Simone : [post n° 380277]

Accatastamento bagno

Salve,
ho fatto dei lavori per ricavare un nuovo ambiente nel salone e sono riuscito a ricavare una stanzetta da 6mq con finestra sulla chiostrina condominale. Il geometra mi ha detto che data la metratura e la finestra, l'unico modo per accatastare questa stanza è come bagno (anche se non lo userò come bagno). Non c'è modo di accatastarlo in modo diverso? e se dovessi accatastarlo bagno ed invece ci metto un lettino dentro è considerato abuso in caso di futura vendita? (tenete presente che la stanza tra l'altro è accanto al vero bagno )
Grazie
Simone
gioma :
Ma l'intervento è stato regolarmente denunciato in Comune ?
In caso contrario, quello catastale è un problema secondario.
Simone :
Si è stata fatta una CILA e un nuovo accatastamento.
marS :
L'accesso al bagno non può avvenire da un salone.
Simone :
non avviene dal salone ma dal corridoio. Ho solo ricavato lo spazio dal salone.
eli71 :
Non si può mettere ripostiglio?
desnip :
Nella CILA come è stato dichiarato?
Simone :
Nella CILA è stata messa bagno... Da quello che mi ha detto il geometra non si può mettere ripostiglio perchè ha una finestra.
gioma :
Pratica edilizia ed aggiornamento catastale devono corrispondere.
Se nella CILA questo nuovo vano è stato indicato come bagno, nel Docfa va designato allo stesso modo.
Kia :
se uno vuole il ripostiglio con finestra sarà anche cavoli suoi o no? da me si mette ripostiglio, guardaroba, office. Tra l'altro per fare bagni da voi è come fare un ripostiglio? da me no, per esempio. Bisogna fare richiesta ad un ufficio apposito...
john :
Kia, almeno a roma i ripostigli con finestra hanno dimensioni massime, cosi come le stanze hanno misure minime. Per fare un bagno in più dentro un appartamento da noi sempre la CILA fai in quanto gli abitanti presumibilmente sono sempre gli stessi e quindi non si grava il sistema fognario.

Rimane il fatto che se uno vuole fare il furbo realizzando una stanza da 6 mq che per legge non è abitabile non ci si può lamentare delle conseguenze. Se è stato denunciato come bagno, come bagno deve risultare anche sulla planimetria catastale, quando venderà ci sarà la non conformità catastale in quanto al posto del bagno c'è una stanza

Almeno a Roma proprio per evitare le furbate non possono realizzarsi stanze con finestra comprese tra i 4 e i 9 mq...o fai un ripostiglio VERO o fai una stanza VERA. Stop.
Simone :
Non è un discorso di fare furbi.. è un discorso di spazi, sto chiedendo se al posto di bagno (che ripeto, è stato accatastato così con regolare CILA quindi non capisco perchè john parli di furberie ) posso in qualche modo far risultare in qualche modo più coerente questo spazio.
Quindi dato che mi sembri esperto, a roma, un ambiente di 6 mq con finestra, come lo accatasteresti?
Al momento sulla planimetria catastale è segnato bagno. La mia domanda rimane (la faccio da totale ignorante): dato che i muri sono conformi alla planimetria ma l'utilizzo che ho fatto di questo spazio è differente.. è considerato abuso?
In caso fosse abuso, quali sono i requisiti affinchè uno spazio sia un secondo bagno? solo la presenza di un lavandino?

Kia :
comune che vai....:-))
john :
La risposte è SI...al momento è un abuso.

A Roma non puoi fare stanze con finestra, a meno che non siano appunto un bagno, di meno di 9mq o più di 4mq. Non puoi accatastarla in altro modo che bagno e la destinazione dovrebbe essere un bagno. Ricavare una stanza con dimensioni non abitabili per me è una furberia eccome.

Ribadisco, la questione degli "spazi" ha regole ben precise da seguire e non a caso esistiamo noi tecnici che appunto siamo professionisti esperti. Quindi indipendentemente dallo spazio che hai a disposizione, il regolamento edilizio del comune di Roma ti consente di ricavare:

1) una stanza con finestra minimo da 9mq
2) un ripostiglio con finestra massimo da 4mq
3) un bagno con finestra da 6mq (e un bagno secondo il suddetto regolamento deve prevedere almeno, WC, Bidet, Lavandino)

Tutto il resto è illegittimo e io continuo a considerarla una furberia per avere una stanza in più che non si può ottenere, considerando poi che il "geometra" avrebbe dovuto avvertirti di questo come mi sembra abbia fatto. .
Simone :
Grazie John, ti chiedo solo un'ultima cosa...
ti riporto una riga del regolamento urbanistico di roma:
Art. 41. Cucine, bagni e gabinetti (14)
c) per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo.

Quindi mi viene da dire che se in questa stanza montassi un lavandino (dato che l'altro bagno ha già tutti gli impianti igienici minimi) sarei furbamente in regola... giusto?

Grazie
john :
Il bagno si considera tale per la presenza del WC. senza quello sarebbe assimilabile ad un lavatoio, spogliatoio o simile e quindi assimilabile a ripostiglio. Visto che il regolamento considera ripostigli o simili tutto ciò che non è stanza abitabile o un bagno.

Questa è la mia opinione da tecnico e secondo me il tutto è sanabile solamente se quel vano sarà effettivamente un bagno. Nel progetto depositato, nella realtà e al catasto.
Simone :
Grazie John, chiarissimo.
Mi sembra di capire di aver poche alternative per regolarizzare la situazione:
- o monto almeno un wc e lavandino
- o abbatto il muro per restituire questo spazio al salone facendo una nuova CILA e un nuovo accatastamento.

corretto?
Grazie
Ciao
desnip :
"dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo." significa che deve essere dotato di 4 pezzi igienici (il quarto a scelta tra doccia o vasca).
Quindi non basta il lavandino per fare un bagno.
john :
Simone, si come dice anche desnip, o lo rendi un bagno a tutti gli effetti, con tutti gli elementi o con lo spazio che hai ti rivolgi ad un tecnico e provi, come dicevo, a fare un ripostiglio di massimo 4mq oppure cerchi il modo di ricavare una stanza da almeno 9mq. Se con gli spazi che hai ciò non è possibile, elimini questo spazio da 6mq non abitabile. Rimane il fatto che se vuoi anche tornare come prima dovrai presentare una nuova pratica in comune in quanto l'ultimo stato autorizzato è quello con il bagno da 6mq.
Simone :
Grazie mille... vorrei continuare però a fare l'avvocato del diavolo :-)

Se nella normativa che riporto testualmente:
"...per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti.. " mi viene da interpretarlo come: se in una abitazione è già presente una stanza da bagno completa con tutti i sanitari, la seconda stanza da bagno potrebbe averne di meno... a questo punto rimane sospesa la definizione di stanza da bagno. Ho cercato qualche norma che spiegasse i requisiti minimi per definire bagno, ma purtroppo ho trovato soltanto la UNI 7129:2008 e la successiva 7128:2011 (che da quanto ho capito, sempre da ignorante, non sono delle vere e proprio leggi ma delle "buone norme", quindi mi rivolgo a voi che siete sicuramente più informati di me, se potete indicarmi la legge che definisce una stanza da bagno ) in cui secondo me danno un punto di vista ancora diverso, differenziando tra bagno e gabinetto:

Definizione LOCALE USO BAGNO (secondo la norma UNI 7128:2011): Locale nel quale sono presenti uno o più dei seguenti sanitari: bidè, doccia, vasca da bagno, sauna, bagno turco. Non rientrano nella definizione di locale uso bagno i locali contenenti esclusivamente lavabo, vaso, vaso e lavabo, orinatoio, orinatoio e lavabo, vasca lavatoio o pilozzo (per esempio locale lavanderia).

Quindi, ritornando a noi, da mia interpretazione: se si hanno due bagni di cui uno completo, il secondo per essere definito bagno potrebbe bastare un bidè.

Grazie ancora!
john :
Tornando al quesito iniziale se nel progetto presentato al comune quel vano di 6mq è identificato come bagno lo dovrà essere anche in catasto e nella realtà. Punto. Così com'è non può essere ne stanza e ne ripostiglio, ne al comune, ne al catasto per i motivi già citati. Tutto qua

Per quello che era il tuo problema non serve fare accademia su cosa sia un "bagno". Ci sono i regolamenti di igiene, ci sono le ASL, ci sono mille cose da considerare, e se il dubbio non si sciogliesse diventerebbe competenza di un giudice, indipendentemente dalla tua interpretazione.

Perché sia in regola e necessario che sia un bagno, da progetto al comune, da catasto e nella realtà. Poi se chiudi gli attacchi e ci metti una branda, se metti la vasca e ci dormi dentro è affar tuo.

Simone :
Quel vano di 6 mq è bagno al catasto ma non nella realtà (ma gli attacchi nel muro ci sono). Per questo come giustamente dici, se ci metto una branda dentro sono affar miei, quindi a tutti gli effetti è un bagno.

Grazie
Ciao
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