Buongiorno a tutti! Avrei bisogno di voi. Sto progettando una ristrutturazione di un appartamento del primo novecento, diversa distribuzione interna, cambio serramenti ecc.
Attualmente esiste un precario sistema di riscaldamento, una stufa vecchissima collegata in cucina alla canna fumaria condominiale e un generatore a gas con scarico a parete per acqua calda...
Dovendo ribaltare tutto l'immobile per i lavori, si pensava di fare un sistema impiantistico con pannelli a pavimento.Non ne ho mai fatti e mi vengono mille dubbi! A parte che ovviamente chiamerò un termotecnico convincendo la proprietà che non si può improvvisare (ordinaria amministrazione con i miei clienti..), mi picchia in testa un discorso di statica delle solette...Secondo voi, è da prevedere una valutazione strutturale della soletta prima di andare a pensare ad un sistema del genere?
Altro punto, credo che a Milano potrebbe trattarsi di Cila+progetto impianto ricaldamento e L10 da pesentare all'ufficio preposto che hanno creato..qualcuno sa aiutarmi o mettermi altre pulci nell'orecchio? :) grazie come sempre!
tes : [post n° 380477]
Riscaldamento a pavimento
gli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente E che comportino... per definizione gli interventi di ristrutturazione non comportano aumento di volume e sono quindi assoggettati a SCIA, mentre per gli interventi di ristrutturazione che contestualmente prevedono aumento di volume (il classico caso dell'ampliamento con ristrutturazione integrale contemporanea) è richiesto il permesso di costruire..
Ciao :)!non ho capito niente scusa! Diversa distribuzione interna per me era cila, non ci sono interventi su facciata e nemmeno su parti strutturali...interventi minori quindi!
Scusa tes, ho fatto casino con i messaggi, sta mattina la pagina andava veniva si spostava, si vede che neppure il mac voleva andare... se fai un riscaldamento a pavimento sopra il pavimento esistente, direi che il sovraccarico potrebbe essere un problema, se levi pavimenti e massetti esistenti e fai tutto nuovo, no, perchè di fatto il riscaldamento ti va anche ad alleggerire il pavimento se mantieni la stessa quota del finito.
Potrebbe adadare bene anche una CILA, a meno di norme tecniche piu rispettive del comune, farei un giro in ufficio tecnico, per fugare ogni dubbio.
Buon lavoro.
Potrebbe adadare bene anche una CILA, a meno di norme tecniche piu rispettive del comune, farei un giro in ufficio tecnico, per fugare ogni dubbio.
Buon lavoro.
ma grazie a tutti :) !!!
allora, la situazione è borderline in effetti..io ho un impianto ridicolo a stufa a gas, quindi potrebbe forse passare per sostituzione e non nuovo impianto, quindi cila ahahaha!!
a parte questo che verificherò in Comune, confermo che NON vorrei farlo sopra il pavimento esistente :), mi dispiace un sacco perchè è rovinatissimo e in ogni caso andrà rotto per tracce, ma era (originariamente) splendido, cementine esagonani sigh!!
Sicuramente vorrei chiedere soluzioni per massetti minimi per pannelli radianti, ma ho visto che costa uno sproposito...
allora, la situazione è borderline in effetti..io ho un impianto ridicolo a stufa a gas, quindi potrebbe forse passare per sostituzione e non nuovo impianto, quindi cila ahahaha!!
a parte questo che verificherò in Comune, confermo che NON vorrei farlo sopra il pavimento esistente :), mi dispiace un sacco perchè è rovinatissimo e in ogni caso andrà rotto per tracce, ma era (originariamente) splendido, cementine esagonani sigh!!
Sicuramente vorrei chiedere soluzioni per massetti minimi per pannelli radianti, ma ho visto che costa uno sproposito...
cementine esagonali.. bleeee...per fortuna butti via tutto!!.. (è un gusto personale, non una critica).. esistono anche sistemi a secco, per ridurre il peso, o a basso spessore (ma evitare quelli con i tubi a sezione ristretta, perchè presentano problemi di ostruzione. il problema del costo è del cliente, non tuo. tu presenti le varie soluzioni, lui paga e seglie (nella mia piccola esperienza ho capito che deve essere il cliente dove risparmiare, non l'architetto). se tu gliela proponi come migliore soluzione, è lui che decide, a meno che non ti abbia dato carta bianca e un limite di spesa da rispettare..