Gentilissimo Architetto,
sono proprietaria di un appartamento che ho acquistato due mesi e ho affidato la pratica di ristrutturazione ad un amico geometra. Quest'ultimo mi ha consigliato di effettuare una CILA in quanto i lavori da fare rientrano nella manutenzione straordinaria e saranno i seguenti:
- abbattimento tramezza che separa la cucina dal soggiorno
- assistenze murarie
- cambio caldaia
- installazione condizionatore
- demolizione piastrelle bagno e installazione nuovi sanitari
- cambio tubature dell'impianto idrico poiché vecchie
- cambio tubi impianto elettrico e messa a norma
- sostituizione infissi e serramenti
- parquet
Le opere verranno svolte da una impresa edile e una impresa di impiantisti idraulici ed elettrici.
Il problema è il seguente: dato che le imprese esecutrici saranno due, è necessario inserire nella pratica due durc e procedere con gli adempimenti relativi alla sicurezza?
Il geometra sostiene che possiamo inserire solo il DURC relativo all'impresa edile e questa tesi è stata confermata anche dall'architetto del comune dove è sito l'immobile (Chioggia). Lei ritiene che sia corretto?
Inoltre il Comune consiglia di attendere 30 giorni prima di iniziare i lavori per essere più tranquilli. Hanno ragione?
La ringrazio per la disponibilità.
Alimarina : [post n° 383989]
CILA E DURC
Buongiorno,
premetto che non lavoro a Chioggia e sulle consuetudini del comune non ho informazioni, ma ció che le dice il suo geometra è sbagliato.
1 sicurezza è obbligatoria se ci sono piú di una impresa in cantiere (tranne per imprese autonome, ossia il caso dell'elettricista che ha una impresa in proprio e lavora da solo senza avere dipendenti o assistenti).
Dovrá incaricare un coordinatore per la sicurezza che dovrá preparare apposito piano. Quando si seleziona l'impresa questo è un nodo importante perchè impresa edile piú economica poi costa in oneri di sicurezza perchè non ha dipendenti elettricisti per esempio. Vale la stessa regola per il DURC, in cantiere una impresa senza DURC non deve entrare. Il suo sarà sicuramente un piccolo lavoro semplice e veloce ma se per caso un incidente dovesse accadere e ci sono 2 imprese lei è responsabile in qualità di committente e responsabile dei lavori dello stato di sicurezza del cantiere che si trova a casa sua. O almeno così è fino a quando non nomina un RdS CSP e CSE. Stesso vale in caso di controlli preventivi da parte degli organi preposti (anche questi rari ma possibili).
2 Se non ci sono particolari norme regionali o vincoli come per es. paesaggistici o simili, allora un minuto dopo consegnata la CILA il cantiere è ufficialmente aperto e i lavori possono iniziare.
premetto che non lavoro a Chioggia e sulle consuetudini del comune non ho informazioni, ma ció che le dice il suo geometra è sbagliato.
1 sicurezza è obbligatoria se ci sono piú di una impresa in cantiere (tranne per imprese autonome, ossia il caso dell'elettricista che ha una impresa in proprio e lavora da solo senza avere dipendenti o assistenti).
Dovrá incaricare un coordinatore per la sicurezza che dovrá preparare apposito piano. Quando si seleziona l'impresa questo è un nodo importante perchè impresa edile piú economica poi costa in oneri di sicurezza perchè non ha dipendenti elettricisti per esempio. Vale la stessa regola per il DURC, in cantiere una impresa senza DURC non deve entrare. Il suo sarà sicuramente un piccolo lavoro semplice e veloce ma se per caso un incidente dovesse accadere e ci sono 2 imprese lei è responsabile in qualità di committente e responsabile dei lavori dello stato di sicurezza del cantiere che si trova a casa sua. O almeno così è fino a quando non nomina un RdS CSP e CSE. Stesso vale in caso di controlli preventivi da parte degli organi preposti (anche questi rari ma possibili).
2 Se non ci sono particolari norme regionali o vincoli come per es. paesaggistici o simili, allora un minuto dopo consegnata la CILA il cantiere è ufficialmente aperto e i lavori possono iniziare.
Quoto quanto detto da alsi.
Mi permetto però di fare anche una precisazione: questa non è la rubrica "l'architetto risponde", ma un forum dove architetti si scambiano consigli tra di loro. Ciò non vieta naturalmente di dare qualche spiegazione agli utenti, come in questo caso e in altri.
Ci tengo a precisarlo, perchè non capisco come gli utenti di Internet possano utilizzare delle pagine web, scambiando una cosa per un'altra.
Mi permetto però di fare anche una precisazione: questa non è la rubrica "l'architetto risponde", ma un forum dove architetti si scambiano consigli tra di loro. Ciò non vieta naturalmente di dare qualche spiegazione agli utenti, come in questo caso e in altri.
Ci tengo a precisarlo, perchè non capisco come gli utenti di Internet possano utilizzare delle pagine web, scambiando una cosa per un'altra.