Archi80 : [post n° 387366]
Variazione catastale per piccole modifiche
Salve a tutti, sto effettuando con una SCIA delle modifiche interne ad un immobile. Si tratta di trasformazione di due finestre in porte, la divisione di un deposito in due ambienti e la realizzazione di un ulteriore bagnetto in un sottoscala. Non vi è modifica nè di sagoma n+ di volume. Nel modulo della SCIA mi viene richiesto di dichiarare se l'immobile necessita o meno di variazione catastale. Voi cose ne pensate?
Senza dubbio, sì!
Sono interventi che modificano lo stato attuale....ogni intervento che non rientra nell'ambito delle manutenzioni ordinarie, sono per legge denunciabili in catasto entro 30 giorni dal fine lavori.
Sono interventi che modificano lo stato attuale....ogni intervento che non rientra nell'ambito delle manutenzioni ordinarie, sono per legge denunciabili in catasto entro 30 giorni dal fine lavori.
Io non mi occupo direttamente di catasto, ma parlando con colleghi ho desunto questo:
- in teoria, se non varia la consistenza catastale (n° vani catastali / mq ), non sarebbe necessario comunicare la variazione al catasto, che ha una funzione prettamente "fiscale";
- il comune però "esige" che la variazione catastale sia fatta ogni volta che si modificano gli immobili.
Se non ci fosse contatto diretto tra i "binari paralleli" di Comune e Catasto, mi pare di avere capito che l'aggiornamento catastale si potrebbe evitare (rimandandolo al momento di eventuale transazione dell'immobile). In realtà credo che da qualche anno i Comuni (almeno in Emilia Romagna) possano avere accesso diretto agli uffici catastali e dunque l'eventualità di controlli è divenuta meno remota.
Questo quello che ho capito....
- in teoria, se non varia la consistenza catastale (n° vani catastali / mq ), non sarebbe necessario comunicare la variazione al catasto, che ha una funzione prettamente "fiscale";
- il comune però "esige" che la variazione catastale sia fatta ogni volta che si modificano gli immobili.
Se non ci fosse contatto diretto tra i "binari paralleli" di Comune e Catasto, mi pare di avere capito che l'aggiornamento catastale si potrebbe evitare (rimandandolo al momento di eventuale transazione dell'immobile). In realtà credo che da qualche anno i Comuni (almeno in Emilia Romagna) possano avere accesso diretto agli uffici catastali e dunque l'eventualità di controlli è divenuta meno remota.
Questo quello che ho capito....
chi ti dice che non cambi la consistenza? Dividendo il magazzino in due e realizzando un bagnetto aumenti il numero degli ambienti, ergo quello dei vari. Si il bagno è un terzo di vano, ma se già avessi una consistenza con un mezzo vano (fai conto 4,5) già solo quel bagnetto grande o piccolo che sia potrebbe fartela aumentare di mezzo punto (quindi nell'esempio arriveresti a 5)....
e poi è proprio la normativa catastale che ti obbliga a denunciare ogni variazione a prescindere dal cambio di consistenza o meno, pena sanzione amministrativa.
e poi, parlo per roma, la planimetria catastale può avere valenza di ante operam in caso di smarrimento del progetto, per cui non è utile solo per la compravendita.
e poi in caso di compravendita, poni tra un anno o tre mesi, se fai l'aggiornamento catastale, come giustifichi che hai chiuso i lavori senza docfa: pagherebbero la mora in proporzione ai mesi di mancata registrazione e poi il cliente avrebbe da ridire "eh ma il professionista non mi ha detto che era obbligatoria!".
è uma variazione planimetrica per diversa distribuzione ed essendoci tale causale andrebbe fatta!
e poi è proprio la normativa catastale che ti obbliga a denunciare ogni variazione a prescindere dal cambio di consistenza o meno, pena sanzione amministrativa.
e poi, parlo per roma, la planimetria catastale può avere valenza di ante operam in caso di smarrimento del progetto, per cui non è utile solo per la compravendita.
e poi in caso di compravendita, poni tra un anno o tre mesi, se fai l'aggiornamento catastale, come giustifichi che hai chiuso i lavori senza docfa: pagherebbero la mora in proporzione ai mesi di mancata registrazione e poi il cliente avrebbe da ridire "eh ma il professionista non mi ha detto che era obbligatoria!".
è uma variazione planimetrica per diversa distribuzione ed essendoci tale causale andrebbe fatta!
Per chiarirti le idee, leggiti la circolare dell'agenzia del territorio n. 2/2010, punto e), sulle variazioni delle unità immobiliari per le quali non sussiste obbligo di dichiarazione.