Mi si sono presentate due situazioni abbastanza anomale ed ho bisogno di un consulto per la risoluzione:
La PRIMA: Condono Edlizio 724/94 - Ante Operam dalla Concessione Edilizia precedente PT residenziale PP con una camera da letto ed un bagno (18 mq totali), la restante superficie, 26.00 m, non residenziale/sottotetto. Stato di Consistenza, grafico esplicativo quanto viene condonato: il tecnico campisce la camera da letto ed il bagno già legittimati, superficie condonata 25 mq da sottotetto a residenziale. Ora, si evince un palese errore della campitura del tecnico, il quale, poi, nella variazione catastale ha reso tutto residenziale.
La SECONDA (che se avessi la possibilità di aggiungere le faccine wa, userei quella con l'urlo!! e non una sola): Concessione Edilizia per nuova costruzione anno 1991. Realizzazione di un villino unifamiliare su tre livelli, di cui uno interrato, adibito a garage, PT residenziale, PP residenziale e parte sottotetto. Accesso lotto carrabile sulla destra. Interventi, con tanto di documentazione fotografica: il piano interratto è un seminterrato, con tanto di sterro a quota -2.60 m per almeno 3 metri di larghezza. Accesso al lotto carrabile sulla sinistra ..... ACCATASTAMENTO (e qui servono le faccine): 3 unità immobiliari categoria A7/3 posta al PS1 - al PT - al PP con causale nel docfa "COSTRUZIONI AUTORIZZATE CON CONCESSIONE N/91".... che purtroppo coincide con lo stato reale. .... dulcis in fundo ..... esiste l'atto di donazione in cui, senza specificazione delle destinazioni d'uso, il padre cedeva alle figlie, ognuna per la propria parte una unità immobiliare. ....
Questi i casi di studio ..... consigli? Io ho un pensiero su entrambi, ma vorrei prima dei consigli....
Grazie.
maya27 : [post n° 388757]
Come risolvere
ma il tuo problema qual è?
ovvero, cosa devi sistemare? chi ti presenta il problema?
la prima mi pare (da come lo descrivi e se ho ben inteso) un palese errore che si "sistema" con dichiarazione (eventualmente asseverata) anche perchè credo che gil oneri pagati siano per i 25 mq e non per i 18 già sani...
la seconda: come ben saprai il catasto non è probante.... la situazione attuale è ovviamente non conforme alla pratica autorizzata (ignora il catasto che tanto non ha nessun valore per l'aspetto edilizio-urbanistico) quindi, per prima cosa, occorre verificare se la situazione di fatto è sanabile così come si presenta oppure no
buon divetimento ;-)
bye bye
ovvero, cosa devi sistemare? chi ti presenta il problema?
la prima mi pare (da come lo descrivi e se ho ben inteso) un palese errore che si "sistema" con dichiarazione (eventualmente asseverata) anche perchè credo che gil oneri pagati siano per i 25 mq e non per i 18 già sani...
la seconda: come ben saprai il catasto non è probante.... la situazione attuale è ovviamente non conforme alla pratica autorizzata (ignora il catasto che tanto non ha nessun valore per l'aspetto edilizio-urbanistico) quindi, per prima cosa, occorre verificare se la situazione di fatto è sanabile così come si presenta oppure no
buon divetimento ;-)
bye bye
Per il primo il problema è che la superficie canata a prescindere da quella esistente sembrerebbe minore di quella che effettivamente andava sanata. Sto rifacendo i calcoli, in quanto si parla di un progatto "antiquato" disegnato al 200, per cui me lo sto riproducendo per vedere le divergenze.
Per il secondo, non posso applicare la doppia conformità perché l'immobile è costituito da un piano in più fuori terra, ovvero il seminterrato che da progetto è interrato, e dichiarandolo seminterrato avrei 300 mc di straforo rispetto a quelli previsti dalla zona. Per il sottotetto non mi preoccupo più di tanto, perché considerato che il cliente è disposto a tutto per avere 3 unità in regola, e considerato che i due piani seminterrato e sottotetto non sono, al momento, vissuti, pensavo di fargli ripristinare lo stato dei luoghi del progetto e poi applicare con il recupero sottotetto. ... ma per il seminterrato?
Lo so che il catasto non è probatorio, ma l'atto di donazione, le imposte che pagano e le conformità di impianto parlano già dal fine lavori (2003) di tre u.i.u. residenziali.
Per il secondo, non posso applicare la doppia conformità perché l'immobile è costituito da un piano in più fuori terra, ovvero il seminterrato che da progetto è interrato, e dichiarandolo seminterrato avrei 300 mc di straforo rispetto a quelli previsti dalla zona. Per il sottotetto non mi preoccupo più di tanto, perché considerato che il cliente è disposto a tutto per avere 3 unità in regola, e considerato che i due piani seminterrato e sottotetto non sono, al momento, vissuti, pensavo di fargli ripristinare lo stato dei luoghi del progetto e poi applicare con il recupero sottotetto. ... ma per il seminterrato?
Lo so che il catasto non è probatorio, ma l'atto di donazione, le imposte che pagano e le conformità di impianto parlano già dal fine lavori (2003) di tre u.i.u. residenziali.
per il secondo caso: se non hai doppia conformità è un bel problema... non hanno del volume residuo o dei bonus una tantum per recuperare quel volume al piano seminterrato ? (posto che fai, come dici tu, ripristino dello stato dei luoghi rispetto all'autorizzato arrivando al P-1+PT+ sottotetto eventualmente in seguito da recuperare)
neanche del volume in lotti adiacenti da comprare ed asservire?
bye bye
neanche del volume in lotti adiacenti da comprare ed asservire?
bye bye