Quanto tempo conservare le pratiche edilizie

Non credo esista un termine massimo di conservazione come per i documenti contabili e fiscali.
Io affido sempre una copia della pratica edilizia (grafici inclusi) al cliente dopo avergli fatto firmare una ricevuta di consegna.
E comunque, in caso di necessità, c'è sempre la possibilità di fare una richiesta accesso agli atti in Comune.

Non penso che abbiamo un obbligo di conservazione. Il mio capo parla sempre di "10 anni", però...ma penso se lo sia dato lui questo termine. Qui in studio abbiamo tuttavia cose vecchissime perchè lui è da 40 anni che lavora quindi anche materiale su lucido. C'è da dire che avere un archivio è una "schiavitù" perchè i clienti (o addirittura i figli!) si fanno vivi dopo millenni e pretendono di avere copie di cose che sono state loro consegnate illo tempore e che poi hanno perso.... A volte si fanno vivi i nuovi professionisti dei clienti che per evitarsi l'accesso atti vorrebbero prendere la roba da archivio nostro. Inutile dire che è una immane perdita di tempo per noi....che poi magari non veniamo manco coinvolti in questi nuovi lavori.....boh, nn so, a volte sarebbe meglio dire che non abbiamo più niente perchè lo scatolone è andato sotto con l'acqua alta e abbiamo buttato via tutto.

ci sono dei precisi termini di legge per quanto riguarda la documentazione fiscale, che arrivano fino ai dieci anni. A scanso di equivoci in ufficio conserviamo tutto (intendo proprio tutto) per almeno dieci anni, anche di più per lavori di una certa importanza.
Personalmente ritengo che questa scadenza dei dieci anni sia un bene rispettarla per tutti i documenti, va da se che se nelle pratiche ci sono lettere ufficiali, documenti con precisi numeri di protocollo, fatture ecc la cosa vale ancora di più. Il fatto di avere dei vecchi documenti mi ha salvato da una lettera scellerata di equitalia, per esempio.