Ciao, sono una studentessa di un liceo linguistico
Mi sono ritrovata negli ultimi giorni a dovermi scontrare con "la scelta". Ho capito già da tempo che il mio mondo è l'architettura ma quello che mi preme è capire se questa mia passione è conciliabile con il mondo del lavoro.
Leggo sempre più che ormai per architetti non c'è posto
Certo nei miei progetti ci sarebbe anche l'idea di andare all'estero però vorrei sapere da voi se la facolta di architettura sia una strada conveniente da intraprendere
Confido in ottimi consigli!
Grazie
Gio : [post n° 392244]
Ho bisogno di una mano
cosa intendi quando dici: " il mio mondo è l'architettura", perchè l'architettura è tante cose
Poi che non ci sia posto di lavoro è sempre relativo. Impegnati più che puoi. Non pensare ai voti, ma cerca di dare più esami possibili subito, in modo da avere l'estate libera. Durante questa estate libera inizia a fare tirocinio, già dopo il primo anno. Pure che sia tirocinio in uno studio del geometra del paese, basta che inizi. Però che sia una cosa limitata all'estate, non ti far convincere a restare durante l'anno, nemmeno dai soldi.
Parallelamente all'università, cerca di partecipare a più concorsi per studenti possibili.
Inizia a curare un tuo portfolio il prima possibile. Su linkedin cerca le persone che lavorano negli studi che ti piacciono, su issuu sbirci i loro portfoli e cerchi di fare meglio.
Parti per l'erasmus, se riesci anche due volte, in due paesi diversi.
Se fai tutto quello di cui sopra, riesci ad avere una buona possibilità di lavorare come "architetto", in italia o all'estero.
Altrimenti, ci sono migliaia di lavori che puoi fare con la laurea in architettura, da imprese di prodotti edilizi, a rilievi, da progettazione esecutiva a imprese immobliari ecc.
Parallelamente all'università, cerca di partecipare a più concorsi per studenti possibili.
Inizia a curare un tuo portfolio il prima possibile. Su linkedin cerca le persone che lavorano negli studi che ti piacciono, su issuu sbirci i loro portfoli e cerchi di fare meglio.
Parti per l'erasmus, se riesci anche due volte, in due paesi diversi.
Se fai tutto quello di cui sopra, riesci ad avere una buona possibilità di lavorare come "architetto", in italia o all'estero.
Altrimenti, ci sono migliaia di lavori che puoi fare con la laurea in architettura, da imprese di prodotti edilizi, a rilievi, da progettazione esecutiva a imprese immobliari ecc.
Lo so bene ma non ho ancora le idee chiare su questo
Ho limitato la mia scelta a design e urbanistica nonostante io non sappia completamente cosa queste due branche abbiano da offrirmi!
Ho limitato la mia scelta a design e urbanistica nonostante io non sappia completamente cosa queste due branche abbiano da offrirmi!
Aspirantearchitetta bei consigli ma tu lavori nel settore ed hai uno stipendio che ti permette di mantenerti dopo aver conseguito la laurea?
Ciao Lolo! Maddeche', come si dice qui a Roma, mi laureo domani e nei mesi scorsi non ho fatto nulla tranne la tesi!
Questi consigli diciamo che avrei voluto darli a me stessa quando ho iniziato architettura.. Invece nella realtà ho aperto gli occhi a 24 anni, durante l'erasmus, quando mi sono resa conto di come stanno avanti i colleghi stranieri alla mia età, con 4-5 tirocini alle spalle e un portfolio da paura.
Ora di anni ne ho 26 e sto cercando di recuperare. Per il lavoro ti potrei fare un update tra un paio di mesi, per il momento cercherò a Roma con l'intenzione di non accettare nulla a meno di 800€. Se dopo un mese o due non vedo risultati mi rivolgerò all'estero. Se all'estero non avrò risposte positive (quando ho fatto il placement su 30 cv inviati solo due hanno risposto positivamente), mi butterò a fare un lavoro normale (o mi butto sotto un treno).
Questi consigli diciamo che avrei voluto darli a me stessa quando ho iniziato architettura.. Invece nella realtà ho aperto gli occhi a 24 anni, durante l'erasmus, quando mi sono resa conto di come stanno avanti i colleghi stranieri alla mia età, con 4-5 tirocini alle spalle e un portfolio da paura.
Ora di anni ne ho 26 e sto cercando di recuperare. Per il lavoro ti potrei fare un update tra un paio di mesi, per il momento cercherò a Roma con l'intenzione di non accettare nulla a meno di 800€. Se dopo un mese o due non vedo risultati mi rivolgerò all'estero. Se all'estero non avrò risposte positive (quando ho fatto il placement su 30 cv inviati solo due hanno risposto positivamente), mi butterò a fare un lavoro normale (o mi butto sotto un treno).
Beh aspirantearchitetta in bocca al lupo! Spero tu possa realizzare qualcosa!
Resto ancora molto dubbiosa e spaventata ma userò i tuoi consigli al meglio.. anche se scritto sembra così facile e in realtà io non so bene cosa significhi tutto questo ma avrò modo di imparare a mio tempo
Grazie ancora!
Resto ancora molto dubbiosa e spaventata ma userò i tuoi consigli al meglio.. anche se scritto sembra così facile e in realtà io non so bene cosa significhi tutto questo ma avrò modo di imparare a mio tempo
Grazie ancora!
aspirantearchitetta, se Gio fa il tirocinio dal geometra del paese già al primo anno, mi sa che capirà bene come il lavoro sia ben lontano dal suo "mondo dell'architettura"...
Mah.... io invece la vedo complicata.
Diciamo che mi prendo l'onere di fare l'avvocato del diavolo.
Intanto già prevedo, arrivando da un linguistico, più difficoltà per superare gli esami scientifici (non che non si possa fare, ma i tempi probabilmente si allungheranno). Non dimentichiamo che l'università di architettura è un'università tecnico-scientifica.
Poi il fatto che mescoli insieme architettura, design ed urbanistica denota che ancora non hai le idee chiare, ma soprattutto che quello che sai appartiene ancora ad un'idea romantica del modo dell'architettura, che non esiste più (e forse non è mai esistita). L'urbanistica in particolare credo si possa definire, aimè, agonizzante (purtroppo), se non addirittura già morta.
Non lo dico per scoraggiare, anzi, secondo me una grossa motivazione è ancora la cosa fondamentale in qualsiasi campo, specialmente in questo. Aspirantearchitetta per esempio la vedo ben motivata, poi vedremo come va a finire ma per adesso mi pare che ancora abbia possibilità.
Certo è che l'ambiente è saturo, ma proprio saturo, negli altri paesi meno ma comunque affollato, per cui bisogna veramente eccellere per riuscire. E per eccellere non intendo all'università, quella è solo un corollario.
Diciamo che mi prendo l'onere di fare l'avvocato del diavolo.
Intanto già prevedo, arrivando da un linguistico, più difficoltà per superare gli esami scientifici (non che non si possa fare, ma i tempi probabilmente si allungheranno). Non dimentichiamo che l'università di architettura è un'università tecnico-scientifica.
Poi il fatto che mescoli insieme architettura, design ed urbanistica denota che ancora non hai le idee chiare, ma soprattutto che quello che sai appartiene ancora ad un'idea romantica del modo dell'architettura, che non esiste più (e forse non è mai esistita). L'urbanistica in particolare credo si possa definire, aimè, agonizzante (purtroppo), se non addirittura già morta.
Non lo dico per scoraggiare, anzi, secondo me una grossa motivazione è ancora la cosa fondamentale in qualsiasi campo, specialmente in questo. Aspirantearchitetta per esempio la vedo ben motivata, poi vedremo come va a finire ma per adesso mi pare che ancora abbia possibilità.
Certo è che l'ambiente è saturo, ma proprio saturo, negli altri paesi meno ma comunque affollato, per cui bisogna veramente eccellere per riuscire. E per eccellere non intendo all'università, quella è solo un corollario.
Fulser mi ha messo un po' paura ahahah
La ringrazio per avermi chiarito le idee
So bene che gli esami scientifici sono difficili da superare ma diciamo che me la cavo e che ho molta forza di volontà quindi quell'aspetto è quello che mi preoccupa meno.
Al contrario tutto il resto mi fa troppa paura, quasi sicuramente il mondo che immagino è mille volte meglio di quello reale, è proprio per questo motivo che ho chiesto il vostro parere! Quindi fulser lei cosa mi consiglierebbe?
La ringrazio per avermi chiarito le idee
So bene che gli esami scientifici sono difficili da superare ma diciamo che me la cavo e che ho molta forza di volontà quindi quell'aspetto è quello che mi preoccupa meno.
Al contrario tutto il resto mi fa troppa paura, quasi sicuramente il mondo che immagino è mille volte meglio di quello reale, è proprio per questo motivo che ho chiesto il vostro parere! Quindi fulser lei cosa mi consiglierebbe?
Beh.... così da lontano è difficile. Magari sei la nuova Zaha Hadid..... nessuno di noi lo può sapere. Certo è che, oltre a tutto il resto, c'è ancora chi vede male una donna in cantiere. Fatti un bell'esame di coscienza e una bella lista pro e contro. E' un bellissimo campo da studiare, ma ci sono un mucchio di difficoltà contingenti.
Comunque credo di averlo già detto: talento e impegno non bastano.
Comunque credo di averlo già detto: talento e impegno non bastano.
Immagino che lei sia un uomo fulser
Posso chiederle quanti anni ha e se è diventato quello che aveva sognato di diventare? Spero di non essere troppo invadente, se non vuole rispondere non si preoccupi
Posso chiederle quanti anni ha e se è diventato quello che aveva sognato di diventare? Spero di non essere troppo invadente, se non vuole rispondere non si preoccupi
Ahahah... No, sono una donna ;-))).
Ho circa 50anni e no, non sono diventata quello che sognavo di diventare. E non è che sognavo di diventare architetto "classico", puntavo più ad essere un designer. E adesso non faccio l'architetto, vendo serramenti. Ho una figlia che probabilmente ha la tua stessa età, per quello quando leggo post come il tuo mi sento quasi obbligata ad intervenire... si risvegli il mio senso materno, probabilmente.
Io tornassi indietro probabilmente studierei lo stesso architettura, però non per fare l'architetto. Rimpiango di non aver coltivato una certa abilità manuale che avevo, dovevo fare l'artigiana.
Ho circa 50anni e no, non sono diventata quello che sognavo di diventare. E non è che sognavo di diventare architetto "classico", puntavo più ad essere un designer. E adesso non faccio l'architetto, vendo serramenti. Ho una figlia che probabilmente ha la tua stessa età, per quello quando leggo post come il tuo mi sento quasi obbligata ad intervenire... si risvegli il mio senso materno, probabilmente.
Io tornassi indietro probabilmente studierei lo stesso architettura, però non per fare l'architetto. Rimpiango di non aver coltivato una certa abilità manuale che avevo, dovevo fare l'artigiana.
però fulser mi sento di spezzare una lancia a favore delle nuove generazioni. Questi ragazzi si informano, si confrontano e progettano il loro futuro prima di intraprendere una strada. Ricordo che ai miei tempi venivamo catapultati senza nemmeno saper bene cosa andavamo a fare. Personalmente scelsi architettura solo perchè, a differenza di ingegneria, mi avevano detto che c'era meno matematica.
Poi magari chissà nei prossimi dieci anni tutto cambierà, crolleranno i confini, Trump non sarà rieletto, la Gran Bretagna sarà rientrata in UE e gli architetti italiani circoleranno liberamente nel mondo e potranno partecipare a gare "vere".
In piena sintonia con te in merito all'artigianato, il mio sogno era fare il falegname. Chissà però se avessimo scelto questa strada dove saremmo ora, magari su professioneartigiano.it a lamentarci del lavoro scarso e sottopagato o della concorrenza cinese...:-)
Poi magari chissà nei prossimi dieci anni tutto cambierà, crolleranno i confini, Trump non sarà rieletto, la Gran Bretagna sarà rientrata in UE e gli architetti italiani circoleranno liberamente nel mondo e potranno partecipare a gare "vere".
In piena sintonia con te in merito all'artigianato, il mio sogno era fare il falegname. Chissà però se avessimo scelto questa strada dove saremmo ora, magari su professioneartigiano.it a lamentarci del lavoro scarso e sottopagato o della concorrenza cinese...:-)
"arrivando da un linguistico, più difficoltà per superare gli esami scientifici": questo è l'ultimo dei problemi.
Io arrivavo da un liceo classico, ero completamente ignorante, una vera tabula rasa in molte materie tecnico-scientifiche, ma mi sono laureata ben prima degli amici che venivano dallo scientifico o dal geometra.
Però, oltre alla volontà e a la voglia di studiare, serve anche l'interesse: a me le discipline scientifiche piacevano, per questo sono riuscita a superare il gap.
Io arrivavo da un liceo classico, ero completamente ignorante, una vera tabula rasa in molte materie tecnico-scientifiche, ma mi sono laureata ben prima degli amici che venivano dallo scientifico o dal geometra.
Però, oltre alla volontà e a la voglia di studiare, serve anche l'interesse: a me le discipline scientifiche piacevano, per questo sono riuscita a superare il gap.
mah, ponteggi, qui è Gio che è un po' sveglia, ma non è che siano tutti così. Io invece ti devo dire che ero informatissima ai miei tempi quando mi sono iscritta, e sapevo anche di tutte le difficoltà del caso, e dei problemi della professione. Volevo studiare architettura da quando andavo alle elementari, ma sapevo anche di non voler fare l'architetto classico. Però vedi che non è bastato, perchè ho una certa tendenza alla pigrizia e a non finire le cose. E poi all'università ci dicevano continuamente dei problemi della professione (forse perchè molti docenti erano anche liberi professionisti), adesso credo invece che vogliano più tenersi il posto che preparare veramente gli studenti (oltre a ciò, devo dire che i miei amici insegnanti vivono completamente al di fuori della vita reale). Comunque rimango sempre perplessa quando leggo molti commenti di ragazzi già laureati che solo dopo la laurea si accorgono di quanto sia difficile "fuori".
desnip, confermi indirettamente quanto penso, che conta più la volontà del resto; lo dici anche tu che le discipline scientifiche ti piacevano... invece per esempio ho una sfilza di amici che da liceo aritistico e linguistico non riuscivano a passarli.
desnip, confermi indirettamente quanto penso, che conta più la volontà del resto; lo dici anche tu che le discipline scientifiche ti piacevano... invece per esempio ho una sfilza di amici che da liceo aritistico e linguistico non riuscivano a passarli.
Ciao!
La mia risposta è unica. Non potrei darne altre. Fa ciò che ti fa battere il cuore. Io stesso mi sono laureato in architettura con i miei genitori che mi volevano indirizzare altrove, per questioni lavorative e perché ai loro conoscevano l'ambiente delle costruzioni (non sono però architetti ne laureati). La verità è che la facoltà di architettura resta tra le più belle in assoluto. Infatti ho fatto cambiare idea a molti a suon di esami e voti... il problema come saprai sorge appena metti fuori il piede dalla facoltà e ti spiego:
1. Puoi stare dietro qualche professore universitario per anni, fare il dottorato, ricevere borse e forse a 45 anni ti daranno un posto come ricercatore fisso o docente se ti va bene. Intanto non sai fuori come funziona il mondo e resti in un ambiente abbastanza ovattato. SOLUZIONE OTTIMA se hai le spalle larghe e una famiglia che ti sostiene per anni dopo la laurea.
2. Soluzione 2, amaramente abbandonare la facoltà e tutto ciò che vi è connesso e fare anni di stage/tirocini con compensi ridicoli, o se sei fortunata cominci a guadagnare bene. SOLUZIONE OTTIMA se hai un parente, un amico o qualcuno con un grosso studio già avviato.
3. Provare tutti i concorsi pubblici possibili e immaginabili e ti assicuro che per la laurea in architettura, per fortuna, rispetto ad altre laurea non sono pochi ed escono in Italia all'ordine del giorno (chiaramente concorsi con più di 10-20 posti sono molto meno frequenti)
4. Lanciarti in aziende, facendo un percorso un po' parallelo. Non fai l'architetto che progetta, ma ti servirà probabilmente soltanto l'uso di AutoCAD o programmi di grafica... qui sicuramente guadagnerai di più rispetto a tirocini in studi professionali, ma probabilmente non sarai mai architetto
5. La soluzione 5 è quella vera, dei coraggiosi, degli appassionati e degli irriducibili. BUTTARSI SUBITO NELLA MISCHIA. Le provi tutti, non accontentandoti di briciole e cominci a costruirti una TUA rete di possibilità. Questa soluzione è quella che ti sembrerà più folle di tutte, ma probabilmente dopo 10 anni riuscirai ad aprire un tuo studio e ad avere tue conoscenze che non dipendano da altri.
L'unica cosa che ti consiglio è scappare subito via dagli approfittatori, da chi ti promette 10 e ti paga 2. Da chi ti paga meno di 300 euro al mese per un tirocinio e tu pian piano gli fai tutto il lavoro ma lui continua a pagarti 300 euro come se niente fosse. Sta con chi ci tiene a te e vuole insegnarti qualcosa, indipendentemente dal guadagno. Guarda alle possibilità vere e non a fare il disegnatore CAD meccanico senza un briciolo di decisione e di libertà.
Questo so, a 26 anni, ad 1 anno dalla laurea con 110 e lode dopo un percorso bellissimo e con la consapevolezza che quel percorso è finito e devo ripartire da zero o quasi.
Quindi se vuoi farlo, preparati a vivere anni bellissimi ed intensi, ma poi la situazione non si discosta molto da quella che ti ho descritto...
saluti
La mia risposta è unica. Non potrei darne altre. Fa ciò che ti fa battere il cuore. Io stesso mi sono laureato in architettura con i miei genitori che mi volevano indirizzare altrove, per questioni lavorative e perché ai loro conoscevano l'ambiente delle costruzioni (non sono però architetti ne laureati). La verità è che la facoltà di architettura resta tra le più belle in assoluto. Infatti ho fatto cambiare idea a molti a suon di esami e voti... il problema come saprai sorge appena metti fuori il piede dalla facoltà e ti spiego:
1. Puoi stare dietro qualche professore universitario per anni, fare il dottorato, ricevere borse e forse a 45 anni ti daranno un posto come ricercatore fisso o docente se ti va bene. Intanto non sai fuori come funziona il mondo e resti in un ambiente abbastanza ovattato. SOLUZIONE OTTIMA se hai le spalle larghe e una famiglia che ti sostiene per anni dopo la laurea.
2. Soluzione 2, amaramente abbandonare la facoltà e tutto ciò che vi è connesso e fare anni di stage/tirocini con compensi ridicoli, o se sei fortunata cominci a guadagnare bene. SOLUZIONE OTTIMA se hai un parente, un amico o qualcuno con un grosso studio già avviato.
3. Provare tutti i concorsi pubblici possibili e immaginabili e ti assicuro che per la laurea in architettura, per fortuna, rispetto ad altre laurea non sono pochi ed escono in Italia all'ordine del giorno (chiaramente concorsi con più di 10-20 posti sono molto meno frequenti)
4. Lanciarti in aziende, facendo un percorso un po' parallelo. Non fai l'architetto che progetta, ma ti servirà probabilmente soltanto l'uso di AutoCAD o programmi di grafica... qui sicuramente guadagnerai di più rispetto a tirocini in studi professionali, ma probabilmente non sarai mai architetto
5. La soluzione 5 è quella vera, dei coraggiosi, degli appassionati e degli irriducibili. BUTTARSI SUBITO NELLA MISCHIA. Le provi tutti, non accontentandoti di briciole e cominci a costruirti una TUA rete di possibilità. Questa soluzione è quella che ti sembrerà più folle di tutte, ma probabilmente dopo 10 anni riuscirai ad aprire un tuo studio e ad avere tue conoscenze che non dipendano da altri.
L'unica cosa che ti consiglio è scappare subito via dagli approfittatori, da chi ti promette 10 e ti paga 2. Da chi ti paga meno di 300 euro al mese per un tirocinio e tu pian piano gli fai tutto il lavoro ma lui continua a pagarti 300 euro come se niente fosse. Sta con chi ci tiene a te e vuole insegnarti qualcosa, indipendentemente dal guadagno. Guarda alle possibilità vere e non a fare il disegnatore CAD meccanico senza un briciolo di decisione e di libertà.
Questo so, a 26 anni, ad 1 anno dalla laurea con 110 e lode dopo un percorso bellissimo e con la consapevolezza che quel percorso è finito e devo ripartire da zero o quasi.
Quindi se vuoi farlo, preparati a vivere anni bellissimi ed intensi, ma poi la situazione non si discosta molto da quella che ti ho descritto...
saluti
Spero che tanti pareri contrastanti non ti confondano ancora di più le idee!
Certo, nessuno ha detto che architettura è facile, però dietro una persona che dice "l'architettura è la mia vita" io immagino che ci sia tantissima volontà e motivazione, per cui se è veramente la tua strada, sono convinta che tutto è possibile.
Aggiungo una cosa, considerando il fatto che sei del linguistico, se per caso stai studiando il francese, ti consiglierei di dare un'occhiata alle università francesi: hanno tasse minori che in Italia, agevolazioni sull'affitto e borse di studio. L'università è al passo con i tempi e privilegia l'aspetto creativo, ti stimola a esplorare le tue inclinazioni.
Non ho esperienza diretta di altri paesi, ma potresti valutare altre università in base alle lingue che conosci (eviterei la spagna però).
L'università italiana ti prepara molto bene sul lato delle conoscenze tecniche, ma purtroppo vive in una bolla autoreferenziale, i professori che praticano sono pochissimi e a mio parere è troppo concentrata sul restauro.
Certo, nessuno ha detto che architettura è facile, però dietro una persona che dice "l'architettura è la mia vita" io immagino che ci sia tantissima volontà e motivazione, per cui se è veramente la tua strada, sono convinta che tutto è possibile.
Aggiungo una cosa, considerando il fatto che sei del linguistico, se per caso stai studiando il francese, ti consiglierei di dare un'occhiata alle università francesi: hanno tasse minori che in Italia, agevolazioni sull'affitto e borse di studio. L'università è al passo con i tempi e privilegia l'aspetto creativo, ti stimola a esplorare le tue inclinazioni.
Non ho esperienza diretta di altri paesi, ma potresti valutare altre università in base alle lingue che conosci (eviterei la spagna però).
L'università italiana ti prepara molto bene sul lato delle conoscenze tecniche, ma purtroppo vive in una bolla autoreferenziale, i professori che praticano sono pochissimi e a mio parere è troppo concentrata sul restauro.
seppur diversi dai miei, trovo comunque ottimi i punti di vista sia di Leonardo che di aspirantearchitetta.
Mi allego a quest'ultima per consigliare invece le università tedesche (nordiche in generale).
Mi allego a quest'ultima per consigliare invece le università tedesche (nordiche in generale).
Fulser ahahah mi dispiace di aver mal capito ahah mi fa piacere che lei sia stata tanto schietta con me, è utile avere entrambe le facce della medaglia. E grazie per avermi detto che sono sveglia! Ahahah Ponteggi grazie anche a te, ho capito che non posso prevedere tutto e che quando avrò finito gli studi (7 anni) molte cose saranno cambiate
All'inizio leggendo le vostre risposte ero più confusa di prima ma piano piano sto iniziando a capire che prima di tutto devo ascoltare me stessa.. e devo ancora capire come riuscirci!
Al di la di questo Leonardo ti ringrazio davvero,si riesce a leggere il tuo entusiasmo e spero di averne almeno un po del tuo!
Aspirantearchitetta i tuoi consigli pratici sono ottimi! Io studio francese e spagnolo e naturalmente mi piacerebbe poterli sfruttare al meglio
Mi sono informata sulle università gemellate con la Francia e ci sono tantissimi programmi, spero di essere all'altezza di questi progetti..
Grazie a tutti!
All'inizio leggendo le vostre risposte ero più confusa di prima ma piano piano sto iniziando a capire che prima di tutto devo ascoltare me stessa.. e devo ancora capire come riuscirci!
Al di la di questo Leonardo ti ringrazio davvero,si riesce a leggere il tuo entusiasmo e spero di averne almeno un po del tuo!
Aspirantearchitetta i tuoi consigli pratici sono ottimi! Io studio francese e spagnolo e naturalmente mi piacerebbe poterli sfruttare al meglio
Mi sono informata sulle università gemellate con la Francia e ci sono tantissimi programmi, spero di essere all'altezza di questi progetti..
Grazie a tutti!
Ottima mentalità Gio... avere anche idee contrastanti, è un bene, ti aiuta a vedere le cose con una visione più ampia...
fai la tua scelta serenamente
fai la tua scelta serenamente
Ciao, esco dal coro per sconsigliarti caldamente di intraprendere questa strada. La laurea in architettura e' molto impegnativa per tempo e costi, e quello che ne ottieni e' un pezzo di carta che nel mercato del lavoro attuale vale veramente pochissimo. Sono sicura che hai una visione "poetica" della professione, che assolutamente non corrisponde alla desolante situazione lavorativa attuale...Non rovinarti la vita, fossi in te proseguirei nel mondo delle lingue che offrono molti piu' sbocchi.