arch. Gloria : [post n° 392308]

MI SERVE UN CONSIGLIO

Mi hanno chiesto una pratica edilizia per una ristrutturazione di un appartamento, sostanzialmente si vuole allargare il bagno per creare una doccia più ampia.
Facendo il rilievo e confrontandolo con il catasto mi sono resa conto che il proprietario attuale ha eliminato la porta tra soggiorno ed ingresso e allargato il passaggio da 80 cm della porta a 176 circa senza presentare alcuna pratica edilizia.
Vi chiedo un consiglio su come procedere.
Grazie
ivana :
Il catasto non ha alcun valore riguardo alla legittimità dei lavori edilizi. Devi confrontare con la documentazione presentata in comune. Solo dopo potrai valutare se ci sono realmente difformità.
alsi :
Quindi avvisa il cliente che devi verificare lo stato dei fatti in comune e che questo richiede tempo.
Spesso il cliente sa giá (anche se non sempre) poi valuta se questo è un tramezzo la cosa sará sanabile senza grandi spese.
arch. Gloria :
In sostanza non vengono modificati nè i rai nè le superfici.
Il soggiorno in origine era separato dall'ingresso con una parete ed una porta.
Il proprietario ha tolto la porta ed allargato il passaggio ma i due ambienti sono ancora facilmente individuabili.
Ho chiesto e mi ha già detto ke aveva fatto questa demolizione senza presentare la pratica comunale.
Quindi secondo te è meglio parlare con il tecnico comunale e poi eventualmente fare una sanatoria?
ivana :
Domanda: Hai confrontato il rilievo con l'ultima pratica presentata in comune?
Se no, fallo. Gli abusi potrebbero essere più numerosi di quanto previsto....
Consiglio: quello che dicono i clienti non vale assolutamente nulla. Solo quello che dicono i documenti ha valore per te
alsi :
Anceh se il cliente è tuo padre devi avere un ante attendibile quindi ottieni queste piante e puoi tranquillamente sanare
Kia :
il catasto non conta. Devi verificare cosa è depositato al comune. Spesso le planimetrie catastali soprattutto quelle fatte nei decenni scorsi sono fatte veramente con i piedi. Ho potuto personalmente constatare in più di una occasione che i tecnici della "vecchia guarda" presentavano delle cose che non stavano nè in cielo nè in terra (muri maestri segnati come tramezzi, finestre dimenticate, ecc.ecc.).
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