Ciao a tutti!
Sto facendo un'accertamento di conformità' in sanatoria per difformità da una concessione edilizia degli anni 70 per cui non e' stata presentata la variante in corso d'opera. Le difformità non sono sostanziali (posizione finestre e tramezzi scostati di una decina di cm, alcuni gradini di accesso a una veranda in posizione centrale invece che laterale rispetto alla veranda, una piccola finestra non e' stata realizzata). La mia domanda e' sulla perizia di stima/computo metrico che mi viene richiesto...come fare? Cosa mi viene richiesto esattamente? devo fare una stima dei costi se dovessi eventualmente rimettere in pristino le difformità oppure una stima dell'eventuale aumento di valore venale del bene e del danno arrecato al contesto (siamo in zona a vincolo)? Nel secondo caso io scriverei che non vi sono danni e che non vi e' un aumento di valore in quanto difformità non sostanziali, nessun aumento di volume o sup. e non vi e' stato cambio destinazione, non e' stata interessata la struttura etc......voi che ne pensate? grazie intanto a chiunque vorrà aiutarmi!
aila : [post n° 395333]
perizia di stima per accertamento di conformita' in sanatoria
Prima di fare valutazioni posso chiedere come mai ti chiedono una perizia? L'accertamento di conformità in sanatoria parte dal cliente o dall'ufficio tecnico comunale? Comunque nel caso di sanatoria bisogna fare una vera e propria pratica.
Ciao Dagabo, la pratica la sto facendo e la perizia di stima e' uno degli allegati obbligatori richiesti, ecco perché' la domanda! grazie
a mio modo di vedere bisogna giustificare l'art. di sanatoria (art. 34 o 36 del T.U.) e spiegare un po' l'iter storico (senza citare i professionisti passati) causa "dell'abuso".
Essendo zona di vincolo spiegare se si va contro determinati casi o se si rispettano tali vincoli, insomma spiegare cosa si è fatto e cosa si vuole fare.
Essendo zona di vincolo spiegare se si va contro determinati casi o se si rispettano tali vincoli, insomma spiegare cosa si è fatto e cosa si vuole fare.