Una persona mi dice che hanno fatto tempo addietro lavori in casa, non presentando CILA ma di fatto sostituendo tutte le partizioni verticali interne, che erano in blocchi di lapillo e le hanno realizzate in cartongesso.
Non hanno apportato modifiche rispetto alla pianta catastale, soltanto sostituito e fonoisolato tutte le pareti, ma temono che in caso di vendita possano avere problemi.
Dite sia il caso di presentare Cila in sanatoria?
Perdonate l'ignoranza. Sono quasi certo che legalmente vada fatta, ma è il caso secondo voi? In quanto non hanno realizzato modifiche alla planimetria originale.
Saluti e grazie
Leonardo : [post n° 396036]
Come comportarsi?
Resta sottinteso che hanno cambiato le finiture, ma quelle non sono soggette a titolo abilitativo
Questo è quello che ti hanno detto... Fossi in te farei un sopralluogo con pianta dello stato leggittimo alla mano e verificherei. In caso di differenze anche di pochi centimetri, andrebbe presentata Cila tardiva.
mai fidarsi di quello che dicono i clienti. Fai tutte le verifiche che ritieni opportune. Per quanto riguarda il catasto, per carità va bene raccogliere materiale anche presso di loro, ma non è probatorio. Io lo tengo da conto solo per avere un quadro generale e degli "indizi" per ricostruire la storia dell'immobile ma quello che vale sono le pratiche depositate in comune.
Okok... e se verifico che davvero sono state sostituite le partizioni e rispettano l'ultima pratica depositata? Tra l'altro sono case popolari, ma ben messe, quindi credo proprio che l'ultima pratica sia quella della costruzione...
se lo stato attuale corrisponde all'ultimo atto legittimato (che sia in lapillo o in cartongesso) io non andrei tanto a cercar scheletri nell'armadio...Comunque verifica tutto.
lo credo anche io... soltanto che nell'epoca in cui fu costruito, anni 70, nemmeno c'era il cartongesso... vabbé sto esagerando forse con la pignoleria