Salve, vorrei capire la legge quanto è "interpretabile" e quanto invece, l'ignoranza fa da padrona, perchè mi trovo bloccato una ristrutturazione dopo l'acquisto di una casa, in quanto il tecnico dell'urbanistica del comune, chiede documenti su documenti al mio architetto, tra l'altro che i comuni attorno non chiedono, confermato di persona dai vari enti direttamente al mio professionista. Arrivo al dunque, stiamo ristrutturando un appartamento in una porzione di villa, non ha affacci sulla strada, semplicemente c'è necessità di una ristrutturazione degli impianti e di qualche parte strutturale interna, una demolizione di scala in cls, e la ricostruzione con senso invertito, un piccolo solaio da fare nuovo, e gli impianti /caldaia e rivestimenti, una tramezza e una modifica delle aperture già ESISTENTI, ovvero una finestrina al p.t che diviene portoncino d'entrata e una finestra di un ballatoio attualmente tra p.t e piano 1 che va traslata al p.1 ( solo alzata di 1 metro in verticale mantenendo le stesse identiche misure e allineamento verticale con la porta al p.t ) Nessuna modifica volumetrica, nessuna apertura "nuova" ( la finestra del ballatoio viene solo spostata più in alto in linea lo ripeto ) .Per queste modifiche, non ci lasciano partire con i lavori straordinari, perchè non è stata presentato lo schema degli impianti firmato dal tecnico che li esegue, nonostante sia una casa di 100 mq lordi e 3 kw, la legge chiede il suddetto documento solo in caso di immobili superiori a 200 mw e 6 kw, poi richiedono una SCIA alternativa al p.d.c perchè secondo loro, nonostante non ci siano cambi volumetrici e modiche di sagoma, quelle modifiche alle aperture necessitano di SCIA Alternativa, mentre i miei tecnici hanno consegnato la SCIA ordinaria in quanto secondo loro più che sufficiente nel caso di aperture già esistenti in una casa degli anni 70/80.
Vorrei capire, anche con la vostra esperienza se questi 2 documenti vi vengono richiesti sempre, e se invece ci si trova davanti ad un abuso professionale.
Grazie
Sandro : [post n° 399133]
Richieste fuori luogo?
l progetto degli impianti è obbligatorio per tutti gli impianti indipendetemente dalle caratteristiche, per alcuni tipologie il progetto deve essere redatto da un tecnico abilitato. in alcuni comuni per gli impianti il cui progetto non deve essere progettato da un tecnico, come suo caso, accettano lo schema con la dichiarazione di conformità a fine lavori, altri vogliono lo schema prima.
Per Scia o scia alternativa, dipende da zona in cui si ricade, regione di appartenenza, quindi non posso pronunciarmi.
Per Scia o scia alternativa, dipende da zona in cui si ricade, regione di appartenenza, quindi non posso pronunciarmi.
grazie per la risposta, la quale mi riconferma che come al solito c' è poca chiarezza, il tecnico a noi ha mandato una PEC con specifica richiesta degli "schemi degli impianti presentati ai sensi dell'art.5 comma 1 d.m.37/2008 che devono essere debitamente firmati dal responsabile tecnico dell'impresa esecutrice" i miei tecnici sono sicuri che invece basta la loro firma, ingegnere e o architetto, mentre da quello che chiede l'ufficio che rigetta la loro osservazione, sembra che la firma deve essere SOLO e UNICAMENTE di chi installerà gli impianti!!! Inoltre per la scia, anche da ciò che dice lei, si conferma un'ulteriore volta che siamo in italia, dove vige la "legge a zona/quartiere", e non una legge inoppugnabile e limpida nazionale. Se la legge dice che la SUPERSCIA serve solo se si modifica la sagoma, e nelle grandi ristrutturazioni o nuove costruzioni, perchè un tecnico comunale si ostina a chiederla a noi senza che sussistano questi aspetti nella ristrutturazione?
I suoi tecnici sbagliano, se il tecnico del comune ha persino citato articolo e comma della legge specifica sugli impianti che dice espressamente ciò che le è stato chiesto, io inviterei loro (e lei) di andare a leggere la suddetta legge. Non c'è nulla di strano in ciò che è stato richiesto.
Forse non mi sono spiegato bene :) Il fatto che i tecnici dei comuni adiacenti al mio di residenza, confermano l'esatto contrario di quello che chiede il tecnico, la dice lunga sulla credibilità di quest'ultimo, e questo è un dato oggettivo, non un opinione, che poi stiano sbagliando casualmente TUTTI gli altri comuni a non richiedere SCIA alternativa e ifirma dell'installatore prima di iniziare i lavori non sta a me dirlo, dato che le leggi che ho provato a leggere, sono a dir poco "confuse".I miei professionisti dicono l'esatto contrario, non è solo il tecnico a leggere le leggi, anzi, loro, proprio consci di saper bene la dinamica e la legge, sostengono la non necessità della firma e della SCIA alternativa.Il fatto che tecnici urbanistici di comuni vicini dicano e chiedano cose diverse, altro dato di fatto, la dice lunga sulla chiarezza delle norme italiane, per questo ho deciso di chiedere qua, visto che la questione sembra nel come "intepreta la chiave di lettura delle leggi" chiedevo ai vari professionisti del sito se, sulla base di esperienze vere e dirette, cosa gli è stato richiesto per casi simili al mio(che ho spiegato nel primo post) . Spero di aver spiegato meglio il senso della mia richiesta.
Posso assicurarle che c'è molto ma molto di interpretabile e opinabile nelle nostre leggi, per mia esperienza ho visto comuni che chiedevano schema, alcuni progetto, altri niente, ma in ultima analisi, le consiglierei, di non impuntarsi, e di assecondare cio che chiede l'istruttore del comune che, in ultima analisi, ê chi le autorizza i lavori..
La ringrazio per la conferma, era proprio quello che volevo sapere e sentire , e che temevo, in pratica mi sono beccato un comune molto burocratico col cittadino al limite del buon senso, asseconderemo il tecnico con tutta probabilità..
l'obbligo di progetto per gli impianti non c'è sempre. Bisogna andare a vedersi il d.m.37/2008 per capire se si ricade nell'obbligo o meno. Ma.....come dice il collega più sopra ogni comune è un caso a parte con le richieste. Spesso sono arrivate richieste prive di fondamento anche a noi e ci regoliamo così: se si perde poco tempo per esaudirle lo facciamo altrimenti se siamo sicuri del fatto nostro si prende appuntamento dal responsabile dell'ufficio tecnico.