Salve a tutti!Sono un neo-professionista e vi scrivo per un consiglio in merito al mio prima incarico- una perizia tecnica -relativa ai danni causati da un infiltrazione acqua di un appartemento di un condominio.
Chi mi ha contatto è un avvocato.Egli vorrebbe che io stilassi una perizia tecnica in caso colui che ha causato il danno non andrebbe a eseguire i lavori di riparazione.Quest'ultimo sostiene che l'infiltrazione in oggetto non proviene da casa sua, ma bensi da una colonna montante del condominio.
In tal occasione avevo pensato di farmi affiancare da un tecnico che mi esegue una termografia per colmare ogni dubbio, dato che, probabilmente tale perizia, nel caso non dovessero mettersi d'accordo, andrà in tribunale.
Le miei domande sono:
1) mi conviene fare un indagine termografica in tal contesto?
2) la perizia tenica può essere semplice oppure deve essere giurata?
3) in merito alla parcella, quando dovrei chiedere?
Grazie mille!
yung : [post n° 407367]
Perizia danni infiltrazioni acqua.
Solo tu sei in grado di stabilire se l'indagine termografica risulta veramente necessaria, tenendo conto che andrebbe ad incidere in maniera significativa sul costo della perizia.
In merito alla seconda domanda, al contrario del ctu il perito di parte non deve prestare giuramento.
In merito alla seconda domanda, al contrario del ctu il perito di parte non deve prestare giuramento.
Secondo me un’analisi termografica non serve a nulla. Devi capire da dove arriva l’infiltrazione...se si tratta di una colonna montante, probabilmente avrai una perdita costante; se l’infiltrazione non è costante, allora potrebbe essere un pluviale incassato e in tal caso dovresti vedere se l’infiltrazione si verifica quando piove. In sostanza, dovresti fare delle supposizioni logiche e verificarle, per poter dare veridicità alla tua perizia. Come ha detto gioma, la perizia non è giurata. Per la parcella, dalle mie parti per un lavoro del genere si parla di 600/800€.
mi permetto di fare una considerazione cjhe potrebbe sembrare maligna e pedante ma non lo è: quando scrivi la relazione ricordati di usare un italiano corretto. apostrofi, tempi verbali corretti, punteggiatura giusta. perdonami, ma il tuo messaggio è pieno zeppo di errori grammaticali e sintattici, palesemente non refusi di fretta, e ciò non è ammissibile da parte di un tecnico, di una persona laureata e istruita che deve stendere una perizia. che sia tecnica e non un discussione filosofica non toglie che la cura per la corretta forma sia doverosa, sia per dare a te legittimità che per rendere comprensibile quello che vuoi comunicare. ti faccio un esempio banale di come la punteggiatura sbagliata cambi totalmente il senso della frase: "vado a mangiare nonna" è ben diverso da "vado a mangiare, nonna"!