mia : [post n° 410293]
sanatoria 1986 e autorizzazione paesaggistica
Buongiorno, vi chiedo un confronto su una situazione temo tutt'altro che rara ma che non mi era mai capitata. Il proprietario di una abitazione abusiva e oggetto di condono L.47/1985, ha scoperto oggi che la domanda di condono presentata nel 1986 dal precedente proprietario non è mai stata definita. (nell'atto di compravendita era scritto che il fabbricato risultava sanato). Per chiudere definitivamente la pratica ed ottenere la sanatoria oggi deve fare una serie di integrazioni, tra le quali ottenere l'Autorizzazione Paesaggistica poiché nel frattempo sull'area su cui sorge l'abitazione è stato apposto un vincolo. L'abuso è del 1975, il vincolo del PRP è del 1984 e il Comune lo ha recepito solo quattro anni dopo. Secondo i Beni Ambientali il fabbricato non è sanabile, quindi il proprietario verserà una cospicua sanzione (pari al costo della demolizione), e infine il fabbricato sarà sanato ai fini urbanistici ma non a quelli ambientali. Quindi sarà comunque invendibile un domani. Lui vuole fare ricorso, appellandosi al fatto che il vincolo è successivo alla realizzazione del fabbricato. Vi è mai capitata una vicenda simile?
Purtroppo non ricordo i riferimenti normativi (in particolare si tratta di sentenze), ma il fatto è che in caso di vincoli, questi prevalgono anche se sono successivi.
Grazie desnip. In Comune mi hanno detto la stessa cosa, ci sono diverse sentenze TAR che fanno scuola. Mi spiace per il committente, era davvero in buona fede quando ha acquistato la sua casa.
Non sono d'accordo. Il principio generale è quello del tempus regit actum: mentre il titolo abilitativo edilizio doveva essere acquisito al momento della realizzazione dell'immobile, l'autorizzazione paesaggistica non poteva essere acquisita poiché ne mancavano i presupposti. Sulla tutela del paesaggio c'è molta confusione, anche da parte di giudici del TAR e di funzionari della Soprintendenza. Leggi la nota prot. 13373 del 5 maggio 2016 dell'Ufficio legislativo del MiBACT a fima di Paolo Carpentieri: in materia di tutela del paesaggio, una delle poche sicurezze. In bocca al lupo e persevera.