Buongiorno a tutti,
sono alle prese con i primi incarichi, e mi sono subito ritrovata a dovermi dimettere da un incarico di DL (causa completa incompatibilità con cliente e ditta incaricata). Ora, il punto è: i lavori che sono compresi nella mia pratica (SCIA e variante) sono finiti, ma la cliente vuole fare altre opere, che io non approvo, e quindi ha dato l'incarico ad un altro tecnico. A questo punto, dovrei mandare la fine lavori delle mie pratiche, con aggiornamento catastale, ma così il nuovo tecnico dovrà fare un secondo aggiornamento catastale con le opere seguite da lui (oltre ad un'altra pratica al Comune). La geometra del Comune mi ha detto di fare una fine lavori parziale e poi inviare le dimissioni, ma non capisco perché dovrei fare una fine lavori parziale, se le opere delle mie pratiche sono state eseguite completamente; oppure, mi ha detto di chiedere il subentro nella SCIA in corso, ma così ci sarebbe un "concorso" di responsabilità tra me e il nuovo tecnico, mentre i lavori li ho seguiti io... Premettendo che mercoledì tornerò in Comune a chiedere chiarimenti, voi come vi comportereste?
Lyro : [post n° 410336]
Fine lavori e e dimissioni da incarico
La geometra del comune proprio non la capisco! Io farei esattamente come hai pensato tu: fine lavori e termine dell'incarico. Poi il nuovo tecnico che interviene, se la vede lui con eventuali altre pratiche da presentare.
Infatti, nemmeno io ho capito bene il senso! Comunque sono riuscita a parlare col nuovo tecnico, che concorda con me, quindi farò l'aggiornamento catastale per i lavori che mi riguardano, e invierò la fine totale dei lavori della scia; poi farà lui l'altra pratica e il secondo aggiornamento... Grazie!! :-)
Puoi fare un verbale di sospensione dei lavori. Nel verbale devi fae l'elenco delle opere eseguite dall'impresa e delle prestazioni eseguite da te fino alla data dell'interruzione. Il verbale va fatto firmare dalle impresa, da l committente e da te ovviamente e poi consegnato in municipio o mandato con raccomandata. Questo ti consente di fotografare la situazione attuale, di quantificare con precisione i compensi dovuti a te e all'impresa e di consentire al committente di far subentrare un altro tecnico al tuo posto. dal momento della firma del verbale le tue responsabilità su quanto verrà fatto dopo terminano e passano al committente e quando verrà nominato al nuovo tecnico. Così però eviti di fare un docfa inutile.
io non ho capito una cosa....queste opere che tu non approvi sono legittime? è quello che ti preoccupa?
comunque farei come dice Emanuela. Il subentro di altro tecnico è cosa normale quando i rapporti si deteriorano, l'importante è che sia ben chiaro fino a che punto hai seguito i lavori tu e questo lo si può fare depositando documentazione in comune assieme al subentro firmato da te, committente e nuovo tecnico.
comunque farei come dice Emanuela. Il subentro di altro tecnico è cosa normale quando i rapporti si deteriorano, l'importante è che sia ben chiaro fino a che punto hai seguito i lavori tu e questo lo si può fare depositando documentazione in comune assieme al subentro firmato da te, committente e nuovo tecnico.
Ciao kia e manuela, grazie per le risposte. Avevo già chiesto in Comune se si potesse fare un subentro con una dichiarazione, senza fine lavori e aggiornamento catastale, perché di fatto il cantiere rimane quello, ma mi hanno dato risposte poco chiare in merito. Ne ho parlato anche con il tecnico che mi subentra e ha detto che secondo lui è meglio fare il nuovo DocFa e fine lavori, per evitare fraintendimenti su chi è responsabile di cosa ecc. Alla fine si tratta di 50 euro di diritti catastali e circa 200 per il geometra che mi fa il catasto. Resta comunque il fatto che ho il conteggio dei lavori eseguiti seguiti da me, e quindi per la liquidazione della ditta fino a quel punto non ci sono problemi.
Kia, le opere che non approvo sono sicuramente legittime da un punto di vista normativo, ma, secondo me, da un punto di vista puramente tecnico, influiscono in modo negativo sulla statica dell'edificio se fatte come pretende la cliente. Poi, è una valutazione mia – il nuovo tecnico immagino approvi. Praticamente, la cliente vuole demolire un muro di 10 a mattoni pieni, che ovviamente non è portante, ma da 100 e passa anni è sotto ad un profilo (profilino, direi) di acciaio su cui si impostano le volticine del soffitto, e al piano superiore, in corrispondenza, c'è un altro muro di 10 (sempre mattone pieno), più un'altra paretina che forma un disimpegno; quindi, pur non essendo portante, per inerzia almeno una minima parte di quel peso sovrastante ci è andato a gravare, e di conseguenza serviva un minimo di accortezza nella demolizione, oltre a una piccola ipe che quantomeno ricostituisse le condizioni statiche (oltretutto, è una parete lunga 4 m, non 20 cm, e si sente da come risuona che è in pressione). Lei ha iniziato a offendermi, dicendo che sono un'incompetente (ve la sto infiocchettando eh), dopo che le ho seguito il cantiere tutti i giorni per 6 mesi e le ho risanato degli ambienti che sembravano delle stalle, quindi io sinceramente voglio solo chiudere i rapporti nel più breve tempo possibile, e nel modo più corretto e chiaro. Scusate se mi sono dilungata ma la questione è ancora fresca e mi sale una rabbia a pensarci..........
Kia, le opere che non approvo sono sicuramente legittime da un punto di vista normativo, ma, secondo me, da un punto di vista puramente tecnico, influiscono in modo negativo sulla statica dell'edificio se fatte come pretende la cliente. Poi, è una valutazione mia – il nuovo tecnico immagino approvi. Praticamente, la cliente vuole demolire un muro di 10 a mattoni pieni, che ovviamente non è portante, ma da 100 e passa anni è sotto ad un profilo (profilino, direi) di acciaio su cui si impostano le volticine del soffitto, e al piano superiore, in corrispondenza, c'è un altro muro di 10 (sempre mattone pieno), più un'altra paretina che forma un disimpegno; quindi, pur non essendo portante, per inerzia almeno una minima parte di quel peso sovrastante ci è andato a gravare, e di conseguenza serviva un minimo di accortezza nella demolizione, oltre a una piccola ipe che quantomeno ricostituisse le condizioni statiche (oltretutto, è una parete lunga 4 m, non 20 cm, e si sente da come risuona che è in pressione). Lei ha iniziato a offendermi, dicendo che sono un'incompetente (ve la sto infiocchettando eh), dopo che le ho seguito il cantiere tutti i giorni per 6 mesi e le ho risanato degli ambienti che sembravano delle stalle, quindi io sinceramente voglio solo chiudere i rapporti nel più breve tempo possibile, e nel modo più corretto e chiaro. Scusate se mi sono dilungata ma la questione è ancora fresca e mi sale una rabbia a pensarci..........