Teo : [post n° 428721]
Banalissima CILA!
Buongiorno, domanda sull'impresa dichiarata nella CILA. Ne ho fatte tante ma, oggi mi succede questo caso: pratica per rifacimento completo di un bagno in un piccolo appartamento (importo lavori 5.000€). Rimozione pavimento e piastrelle lavoro in economia eseguito dal committente. Dall'idraulico ed elettricista mi faccio mandare durc e camera di commercio e nella cila inserisco l'idraulico. Lo contatto per la firma del file (sportello telematico) e lui mi dice che il suo commercialista gli dice di non firmare in quanto è come se tutti i lavori eseguiti sono sotto la sua responsabilità. Mi illuminate? Ha ragione? L'impresa dichiarata deve per forza essere edile? Grazie
In teoria, stando al glossario dell'edilizia libera, il rifacimento del bagno, senza demolizione e/o modifica di tramezzi, quindi con rimozione e sostituzione di rivestimenti ed intonaci, sostituzione dei sanitari, integrazione/rinnovamento/sostituzione impianti (idrico-sanitario ed elettrico) dovrebbe ricadere in manutenzione ordinaria, ergo non c'è necessità di presentare alcuna CILA. Solo per questa ragione, sono ammesse opere in economia eseguite dalla committenza. Per contro, intervenendo 2 (o più) imprese sarebbe necessario ottemperare agli obblighi in materia di sicurezza, ergo nomina di coordinatore e stesura del PSC. In qualità di tecnico sarebbe opportuno informare la committenza di obblighi e responsabilità, pur non potendo imporre nulla, poichè, come tecnico, non si firma e non ci si assume alcuna responsabilità in una procedura edilizia che non richiede titolo abilitativo.
Archifish se non hanno cambiato la legge sicurezza, qui non ci sono condizioni per PSC, ti sbagli, si parla di imprese con unico dipendente.
Imprese con unico dipendente cosa significa? Detto così mi verrebbe da pensare che ci sia un dipendente oltre il datore di lavoro.
Diverso sarebbe se si trattasse di lavoratori autonomi o per meglio dire "ditte individuali" (1 elettricista + 1 idraulico, ad esempio), sebbene la giurisprudenza abbia in certi casi, smentito la consuetudine, soprattutto in funzione della presenza in contemporanea dei suddetti. Nel post di Teo non trovo specificato nulla in proposito.
In ogni caso, nel mio primo intervento ho specificato: "intervenendo 2 (o più) imprese sarebbe necessario ottemperare agli obblighi in materia di sicurezza". Il condizionale è d'obbligo, non conoscendo la situazione delle maestranze coinvolte e lascia intendere che potrebbe o non potrebbe verificarsi l'ipotesi di doversi occupare della sicurezza. Quindi non sbaglio, semplicemente suggerisco di tenere in considerazione l'eventualità.
Resta poi il dubbio se gli autonomi si presentino davvero in cantiere da soli o accompagnati dal "garzone" e/o se effettivamente sia possibile ristrutturare un bagno tenendo i rapporti di lavoro con le maestranze separati fisicamente e nel tempo.
In parole povere, fin che va tutto bene, la legge parla chiaro. Quando qualcosa va storto, le certezze di non incappare in rogne, sono sempre molto labili.
Diverso sarebbe se si trattasse di lavoratori autonomi o per meglio dire "ditte individuali" (1 elettricista + 1 idraulico, ad esempio), sebbene la giurisprudenza abbia in certi casi, smentito la consuetudine, soprattutto in funzione della presenza in contemporanea dei suddetti. Nel post di Teo non trovo specificato nulla in proposito.
In ogni caso, nel mio primo intervento ho specificato: "intervenendo 2 (o più) imprese sarebbe necessario ottemperare agli obblighi in materia di sicurezza". Il condizionale è d'obbligo, non conoscendo la situazione delle maestranze coinvolte e lascia intendere che potrebbe o non potrebbe verificarsi l'ipotesi di doversi occupare della sicurezza. Quindi non sbaglio, semplicemente suggerisco di tenere in considerazione l'eventualità.
Resta poi il dubbio se gli autonomi si presentino davvero in cantiere da soli o accompagnati dal "garzone" e/o se effettivamente sia possibile ristrutturare un bagno tenendo i rapporti di lavoro con le maestranze separati fisicamente e nel tempo.
In parole povere, fin che va tutto bene, la legge parla chiaro. Quando qualcosa va storto, le certezze di non incappare in rogne, sono sempre molto labili.
Per chiarire la questione sicurezza e quindi psc, ecc ecc, le maestranze coinvolte sono lavoratori autonomi/indipendenti (sia idraulico che elettricista). Il punto della mia domanda è un altro....nella cila è possibile o no indicare come "impresa esecutrice" un artigiano che non sia l'impresa edile? Riferimenti normativi? Grazie
Anche il punto della mia riposta è un altro.
Se non abbatti un tramezzo e/o lo sposti, se non cambi posizione ad una porta, se non intervengono modifiche ai tavolati, in sostanza, non serve alcuna CILA (e se vuoi farla comunque, stai ingiustamente costringendo il committente ad un onere che non gli compete).
Se invece esegui, passami il termine "opere murarie" scatta la manutenzione straordinaria, serve la CILA e serve, obbligatoriamente, un'impresa edile (da indicare, sulla modulistica, come "esecutrice" , anche se, per completezza, potresti/dovresti indicare pure idraulico ed elettricista).
PS
tornando in tema di numero di imprese e/o autonomi, accertati della ragione sociale anche del posatore (i pavimenti ed i rivestimenti chi le mette?) e l'imbianchino (se interviene).
Se non abbatti un tramezzo e/o lo sposti, se non cambi posizione ad una porta, se non intervengono modifiche ai tavolati, in sostanza, non serve alcuna CILA (e se vuoi farla comunque, stai ingiustamente costringendo il committente ad un onere che non gli compete).
Se invece esegui, passami il termine "opere murarie" scatta la manutenzione straordinaria, serve la CILA e serve, obbligatoriamente, un'impresa edile (da indicare, sulla modulistica, come "esecutrice" , anche se, per completezza, potresti/dovresti indicare pure idraulico ed elettricista).
PS
tornando in tema di numero di imprese e/o autonomi, accertati della ragione sociale anche del posatore (i pavimenti ed i rivestimenti chi le mette?) e l'imbianchino (se interviene).