Buona sera, vorrei chiedere un’informazione se possibile. Io e mio marito stiamo valutando la realizzazione della nostra casa su un terreno, che appartiene a mia mamma. Ora il terreno è edificabile e la volumetria è anche molta (il geometra parla anche di 3 o 4 villette) ma nella parte bassa del terreno; per intenderci nella parte più alta del terreno si riesce a godere della vista del lago, cosa non possibile nella parte bassa del terreno dove c’è l’edificabilità. Come si può risolvere? Non sono previste variazioni al piano regolatore... a noi tutta quella volumetria edificabile non interessa, non si può cedere in cambio di poter realizzare la casetta nella parte più bella del terreno?
Perdonatemi i termini non son del mestiere
Betty : [post n° 433218]
Terreno edificabile
Gli elementi per inquadrare la situazione sono pochi, ma ho ragione di credere che l'unica strada sia la variante urbanistica (con le tempistiche bibliche che comporta, sempre che l'amministrazione sia disposta a farsene carico). Diversamente, ogni concessione da parte degli uffici comunali andrebbe contro alle previsioni di piano.
Buongiorno. E' lo strumento urbanistico ("piano regolatore") che individua e localizza le aree che possono essere trasformate e quelle che, per motivi diversi, non possono. La possibilità di modificare queste previsioni è prerogativa del consiglio comunale, normalmente su impulso dell'amministrazione (sindaco, e quindi giunta). Ora, non conoscendo nulla del suo caso, la sua ipotesi di cessione della volumetria in cambio di una trasformazione della destinazione urbanistica potrebbe non essere peregrina; ma deve essere sottoposta a sindaco/assessore e poi decisa, come ho detto sopra, dal consiglio comunale con una variazione di piano. I tempi per portare a termine questo percorso possono essere estremamente lunghi (anni).
Il principio generale, che è opportuno spiegare, ha a che fare con la natura del diritto di proprietà: una persona può disporre delle cose di sua proprietà nel modo che ritiene più opportuno, ma in alcuni casi - e tipico è il caso della proprietà edilizia - questo diritto è sottoposto a limiti anche rilevanti, nell’interesse pubblico e per la salvaguardia di valori superiori.
Il principio generale, che è opportuno spiegare, ha a che fare con la natura del diritto di proprietà: una persona può disporre delle cose di sua proprietà nel modo che ritiene più opportuno, ma in alcuni casi - e tipico è il caso della proprietà edilizia - questo diritto è sottoposto a limiti anche rilevanti, nell’interesse pubblico e per la salvaguardia di valori superiori.
A quanto già detto e ferme restando le poche informazioni che abbiamo della zona, aggiungo che potrebbe addirittura esserci un vincolo di una qualche natura, penso paesaggistico, nella "parte alta del terreno" ed è per questo che il geometra ha fatto cenno alla "parte bassa". Cosa me lo ha fatto pensare è il termine "edificabilità" riferito alla parte bassa che usi tu stessa nel tuo post, perché se è vero che posso costruire 3 o 4 villette, è anche vero che posso avere a disposizione l'intero terreno e non una parte di esso (a meno di vincolo). Ovviamente sono solo supposizioni.
Mikors: >>se è vero che posso costruire 3 o 4 villette, è anche vero che posso avere a disposizione l'intero terreno e non una parte di esso>>: le zone di piano prescindono dal lotto, posssibile (specie se in territori delicati) mezzi mappali in A/B/C e mezzi in E/F
Apposta ho parlato di vincolo, presumibilmente, paesaggistico, che prescinde a sua volta, essendo superiore, a qualsiasi piano comunale. Puoi anche avere un lotto di 100 ha, ma di questi solo 2 affacciano sul lago dove, manco a farlo apposta, passa una "striscia" di piano paesistico con vincolo di inedificabilità assoluta.