Gentili colleghi, chiedo un consiglio. Devo demolire una canna fumaria in laterizio addossata ad una parete esterna dell'edificio, e sostituirla con una tubazione in materiale plastico. La tubazione sarà inserita in un cavedio tecnico in materiale refrattario, che andremo a ricostruire delle stesse dimensioni e con le stesse finiture della canna demolita. Non ci saranno quindi modifiche di facciata.
Come classifichereste questo intervento, e che titolo richiedereste? Manutenzione straordinaria, o, essendoci demolizione e ricostruzione (se pure di un elemento tecnico), è classificabile come ristrutturazione edilizia?
Grazie mille
Caterina : [post n° 433874]
Demolizione e ricostruzione cavedio tecnico esterno
Direi nessuno dei due!
Tendenzialmente edilizia libera: se la situazione di partenza e di "arrivo" è coincidente per caratteri, tipologie, finiture...
Perchè c'è così tanta confusione sul principio della norma?
Ma la domanda è un'altra: come si fa ad avere ancora dubbi su cosa sia una «Ristrutturazione Edilizia» e cosa implichi per la stessa la classificazione di D/R?
Tendenzialmente edilizia libera: se la situazione di partenza e di "arrivo" è coincidente per caratteri, tipologie, finiture...
Perchè c'è così tanta confusione sul principio della norma?
Ma la domanda è un'altra: come si fa ad avere ancora dubbi su cosa sia una «Ristrutturazione Edilizia» e cosa implichi per la stessa la classificazione di D/R?
Grazie per la risposta archspf. E' stato anche il mio primo pensiero, ma il tecnico comunale mi ha parlato di manutenzione straordinaria e CILA. A quel punto mi sono venuti un po' di dubbi e probabilmente sto avendo un eccesso di cautela dovuto all'inesperienza, per questo cercavo un confronto con voi.
Tecnico comunale non vede, cuore non duole.
Edilizia libera significa che il comune dovrebbe/potrebbe non essere nemmeno al corrente dell'intervento.
Edilizia libera significa che il comune dovrebbe/potrebbe non essere nemmeno al corrente dell'intervento.
Grazie per la risposta Archifish. Non sono così sicura che possa essere assimilato all'edilizia libera... nel Glossario sull'attività edilizia libera, alla voce "Impianto di estrazione fumi" è riportato: "Riparazione, adeguamento, integrazione, efficientamento (comprese le opere correlate di canalizzazione) e/o messa a norma". Non c'è scritto "sostituzione", che è in pratica quello che si va a fare noi (si va a demolire e ricostruire il cavedio, e ad inserire al suo interno una tubazione che prima non c'era). Tu l'assimileresti ad attività edilizia libera evitando la CILA?
Provo a spiegare la mia interpretazione:
se si ricostruisce un elemento con identiche caratteristiche, sulla esatta posizione originaria, con la stessa sagoma e con le medesime finiture, non vi sarebbe nessuna pratica proprio perché la sostituzione non determina una trasformazione rispetto alla persistente situazione dei luoghi.
se si ricostruisce un elemento con identiche caratteristiche, sulla esatta posizione originaria, con la stessa sagoma e con le medesime finiture, non vi sarebbe nessuna pratica proprio perché la sostituzione non determina una trasformazione rispetto alla persistente situazione dei luoghi.
Dal mio punto di vista si rientra a pieno titolo nella casistica di "adeguamento, integrazione, efficientamento (comprese le opere correlate di canalizzazione) e/o messa a norma".
Adeguamento/integrazione/messa a norma perchè si va ad inserire una tubazione che prima non occorreva o non era richiesta e/o obbligatoria. Le opere correlate sono, appunto la demolizione ricostruzione del cavedio (potrebbe essere la formazione e la chiusura di tracce per impianti in spessore di muratura).
Questa, quantomeno, è la mia interpretazione.
Inutile complicarsi una vita (professionale) già complicata, se si presenta l'occasione di "approfittare" di una norma chiara e di facile lettura, anche se questo significa perdere un potenziale introito. Lo reputo un comportamento corretto e moralmente ineccepibile sotto il profilo professionale, visto che, di fatto, si suggerisce al committente la propria inutilità.
Credetemi che sarei il primo, se ci fossero dei dubbi interpretativi, a sostenere l'indispensabilità della mia/nostra prestazione.
Adeguamento/integrazione/messa a norma perchè si va ad inserire una tubazione che prima non occorreva o non era richiesta e/o obbligatoria. Le opere correlate sono, appunto la demolizione ricostruzione del cavedio (potrebbe essere la formazione e la chiusura di tracce per impianti in spessore di muratura).
Questa, quantomeno, è la mia interpretazione.
Inutile complicarsi una vita (professionale) già complicata, se si presenta l'occasione di "approfittare" di una norma chiara e di facile lettura, anche se questo significa perdere un potenziale introito. Lo reputo un comportamento corretto e moralmente ineccepibile sotto il profilo professionale, visto che, di fatto, si suggerisce al committente la propria inutilità.
Credetemi che sarei il primo, se ci fossero dei dubbi interpretativi, a sostenere l'indispensabilità della mia/nostra prestazione.
In realtà mi risparmierei volentieri di fare questa pratica, anche perché chiederò una cifra abbastanza irrisoria essendo il committente una persona a me vicina. Vorrei solo tutelarlo.. mediterò sulla tua interpretazione e magari riparlo con il tecnico del Comune che mi ha insinuato il dubbio. Grazie