Buongiorno , sono in procinto di dividere un immobile commerciale.
La divisione , vista la struttura dell'immobile , verrebbe in parti uguali.
Nasce un problema , sono obbligato a tirare un muro per dividere anche fisicamente la proprietà?
In questo momento è tutto aperto e non vorremmo , ne io ne l'altro proprietario , rinunciare ad un possibile affittuario interessato a tutto lo stabile aperto.Può bastare fare tutti gli atti e dichiarare sulla carta muri di divisione che in futuro , se qualcuno volesse vendere la propria parte , potranno essere realizzati come da documentazione presentata al catasto e/o comune?
Grazie
Luca : [post n° 437954]
DIVISIONE IMMOBILE COMMERCIALE SENZA OPERE
Ovviamente no. Se lo dividete, la cosa deve avvenire in modo anche fisico oltre che burocratico. Non esiste "se qualcuno volesse vendere la propria parte, potranno essere realizzati in futuro..."
confermo pix. siete obbligati a dividere fisicamente e a fare tutti gli adeguamenti impiantistici conseguenti per rendere ogni subalterno indipendente: ricordo che le pratiche in catasto sono sempre successive alle pratiche edilizie, non esiste fare variazioni catastali senza titolo edilizio (parlo di cambi d'uso, partizioni e consistenze).
aggiungo che se un domani trovate l'affittuario che vuole avviare l'attività, il comune gli blocca la scia al suap per abusi conclamati e lui si rivale su di voi chiedendovi i danni, quindi pensateci bene a fare le furbate adesso pensando di risparmiare, perchè spenderete 10 volte tanto in futuro tra avvocati e sanatorie
aggiungo che se un domani trovate l'affittuario che vuole avviare l'attività, il comune gli blocca la scia al suap per abusi conclamati e lui si rivale su di voi chiedendovi i danni, quindi pensateci bene a fare le furbate adesso pensando di risparmiare, perchè spenderete 10 volte tanto in futuro tra avvocati e sanatorie
Confermo quanto detto dai colleghi: le divisioni seguono opere concrete, assentite dapprima con pratiche edilizie e solo poi catastali.
Concordo con i colleghi. Qualsiasi divisione di un immobile, sia commerciale sia con altra destinazione, deve seguire l'iter di: pratica edilizia comunale per divisione immobile ed esecuzione lavori, inizio lavori, esecuzione lavori necessari alla divisione, fine lavori, pratica catastale per costituire due nuove unità immobiliari.
Poi ti sfido a trovarlo il tecnico che si assume la responsabilità di dichiarare "sulla carta" muri di divisione che nella realtà non ci sono
Epppure a me è capitato di vedere planimetrie di un unico immobile commerciale diviso solo catastalmente ai fini della rendita, con proprietari diversi e subalterni diversi. Metà planimetria tratteggiata e metà a tratto continuo.
desnip, tu non hai idea di cosa non dichiarano certi tecnici pur di prendere i soldi. non sai cosa vedo, mi chiedo se credono se in comune siamo tutti deficienti: poi piangono perchè si beccano la denuncia in procura, soprattutto ora con le cila credendo che tanto non vengono controllate o con le scia commerciali, che credono non siano sottoposte a controlli edilizi e urbanistici
Perchè per alcuni casi specifici vi è la possibilità spiegata dalla circolare AdE n. 27/E del 13 Giugno 2016, al paragrafo: "Accatastamento unico e unione di fatto ai fini fiscali"
Quindi se io e mio cugino abbiamo una proprietà in comune ad uso commerciale di 800 metri affittata ad unico soggetto non possiamo fare la divisione cioè stabilire questo è mio e questo è tuo senza tirare un muro a metà?
Anche se facendo questa operazione perderebbe di valore l'immobile?
Il tecnico sosteneva che le opere si potessero prorogare di anno in anno tramite accordo , forse ricade in quella categoria che per prendere i soldi......
Grazie a tutti
Anche se facendo questa operazione perderebbe di valore l'immobile?
Il tecnico sosteneva che le opere si potessero prorogare di anno in anno tramite accordo , forse ricade in quella categoria che per prendere i soldi......
Grazie a tutti
Non confonda la comproprietà (essere proprietari ciascuno per una quota di un unica unità) con l essere proprietari ciascuno al 100% di diverse unità facenti parti di un immobile
Le faccio un esempio pratico
L immobile A è composto da una unica unità A. Voi due siete comproprietari ed eventuali muri sono solo opere interne, l unità resta unica e voi siete sempre comproprietari di tutta l unità A, non esiste questa parte è mia e questa è tua.
Se volete stabilire cosa è mio e cosa è tuo, dovete fare un frazionamento: l immobile A viene fisicamente diviso nelle due distinte unità B e C, prima con la pratica edilizia e poi con quella catastale e con atto notarile che andrà ad attribuire a lei la proprietà di B e a suo cugino quella di C. Nulla vieta di fare la divisione ma di lasciare la comproprietà di B e C a entrambi.
Se in futuro un affittuario vorrà tutto l immobile A come open space, dovrete di nuovo fare la pratica edilizia di demolizione e fusione.
L immobile A è composto da una unica unità A. Voi due siete comproprietari ed eventuali muri sono solo opere interne, l unità resta unica e voi siete sempre comproprietari di tutta l unità A, non esiste questa parte è mia e questa è tua.
Se volete stabilire cosa è mio e cosa è tuo, dovete fare un frazionamento: l immobile A viene fisicamente diviso nelle due distinte unità B e C, prima con la pratica edilizia e poi con quella catastale e con atto notarile che andrà ad attribuire a lei la proprietà di B e a suo cugino quella di C. Nulla vieta di fare la divisione ma di lasciare la comproprietà di B e C a entrambi.
Se in futuro un affittuario vorrà tutto l immobile A come open space, dovrete di nuovo fare la pratica edilizia di demolizione e fusione.