Buongiorno,
devo presentare una pratica per la realizzazione di un nuovo impianto termico in un edificio isolato. Il fabbricato passando da rurale a catasto fabbricati è stato accatastato in 2 sub: abitazione al primo piano in cat. A/3 e deposito al piano terra in cat. C/2. La casa non è riscaldata e l'intenzione del proprietario è quella di installare una caldaia a biomassa con impianto di emissione a radiatori. La pratica edilizia dovrebbe essere una CILA in quanto i lavori si dovrebbero configurare come manutenzione straordinaria, e se non sbaglio dovrebbe essere anche prodotta una relazione energetica ex legge 10. Il proprietario vorrebbe installare la caldaia al piano terra (sarebbe la soluzione più ovvia , soprattutto dal punto di vista funzionale) ma è un altro sub. Qualcuno sa dirmi se dal punto di vista burocratico sarebbe fattibile, e in caso come procedere? L'intenzione sarebbe anche quella di accedere all'ecobonus al 50% in quanto, solo per i generatori a biomassa, rientra la nuova installazione. Anche in questo caso come presentare la pratica? Ringrazio anticipatamente
Arch_Luigi : [post n° 439349]
Pratica edilizia nuovo impianto termico
Dal punto di vista tecnico sarebbe possibile installare il generatore in centrale termica, e questo evidentemente potrebbe anche essere compatibile con una diversa suddivisione dei vani C/2, sempreché il sub appartenga allo stesso proprietario (mi pare ovvio): aldilà del catasto che, ricordo, ha solo scopo e natura fiscale, bisogno capire se i locali considerati siano a tutti gli effetti asserviti all'abitazione principale, con vincolo di pertinenzialità.