Ciao a tutti,
all'interno del mio appartamento andrò a sostituire completamente l'impianto idrico sanitario in quanto vetusto.
Sostituirò le tubazioni con delle nuove, modificherò la posizione dei punti acqua, lo scarico verrà portato da terra a parete e sostituirò tutti i sanitari.
Questa può essere considerata manutenzione straordinaria?
Se mi confermaste che si tratta di manutenzione straordinaria (con rilascio di Dichiarazione di Conformità dalla ditta) potrei accedere alle detrazioni del 50%
Tuttavia, una manutenzione straordinaria del genere, non richiede titolo abilitativo giusto? Non sposterò nessun tramezzo.
Grazie in anticipo
Noah : [post n° 442351]
Manutenzione straordinaria impianto idrico-sanitario
Secondo il TUE il rifacimento dell'impianto idrico-sanitario e del massetto rientra negli interventi di MS e richiederebbe una CILA ma, in
molti Comuni, questi lavori si eseguono in regime di EL.
molti Comuni, questi lavori si eseguono in regime di EL.
Anche se il comune in cui effettuerà l'intervento li considera lavori in edilizia libera, sono comunque interventi di MS e come tali agevolabili
Più volte in questo forum si sono lette indicazioni contrastanti. Io permango della stessa interpretazione e purtroppo devo dissentire per alcune ragioni, magari non da tutti condivisibili, che si fondano su un principio di logicità e di corrispondenza alla norma:
- se l'intervento si configurasse come M.S. richiederebbe sempre e comunque un titolo (Cila), in quanto è prescritto dal T.U. 380/2001, senza eccezioni alla "regola"; Diversamente sarebbe una contraddizione in termini dal punto di vista giuridico-amministrativo, non essendovi deroghe alla fattispecie delle opere che rientrano nella definizione;
- il Glossario di Edilizia Libera cita espressamente il rifacimento di massetti (...sottofondi....) ed impianti;
Da queste due indicazioni sovrapposte e congiunte, si deduce, concordemente con quanto già espresso - anche in questo ennesimo caso - dal Comune, che siamo in presenza di M.O.
La detrazione viaggia per un proprio "canale" dove tale distinzione non è per nulla netta e affatto perfettamente coincidente con la definizione urbanistica: più volte l'AdE si è espressa favorevolmente al fatto che il rifacimento di un bagno (completo), pur rientrando in attività libera, è un intervento agevolabile.
- se l'intervento si configurasse come M.S. richiederebbe sempre e comunque un titolo (Cila), in quanto è prescritto dal T.U. 380/2001, senza eccezioni alla "regola"; Diversamente sarebbe una contraddizione in termini dal punto di vista giuridico-amministrativo, non essendovi deroghe alla fattispecie delle opere che rientrano nella definizione;
- il Glossario di Edilizia Libera cita espressamente il rifacimento di massetti (...sottofondi....) ed impianti;
Da queste due indicazioni sovrapposte e congiunte, si deduce, concordemente con quanto già espresso - anche in questo ennesimo caso - dal Comune, che siamo in presenza di M.O.
La detrazione viaggia per un proprio "canale" dove tale distinzione non è per nulla netta e affatto perfettamente coincidente con la definizione urbanistica: più volte l'AdE si è espressa favorevolmente al fatto che il rifacimento di un bagno (completo), pur rientrando in attività libera, è un intervento agevolabile.
Ciao Archspf,
non mi è chiaro se ho compreso il tuo ragionamento. Per te l’intervento è da considerarsi manutenzione straordinaria? E se è così ritieni che sia giusto il titolo edilizio anche se alcuni comuni vanno in “deroga” ?
Grazie ancora
non mi è chiaro se ho compreso il tuo ragionamento. Per te l’intervento è da considerarsi manutenzione straordinaria? E se è così ritieni che sia giusto il titolo edilizio anche se alcuni comuni vanno in “deroga” ?
Grazie ancora
Da glossario dell'edilizia libera, come ribadito ormai allo sfinimento, si tratta di edilizia libera, ergo manutenzione ordinaria. Non occorre nessun titolo abilitativo.
Per la questione incentivi, direi che, stando a quanto ormai assunto come consuetudine, trattasi di intervento incentivato al 50 % previo dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Anche se, personalmente, il giorno che l'AdE dovesse decidere di raschiare in fondo del barile, con controlli a tappeto, visto e considerato come sia solita cambiare interpretazioni e visioni secondo comodo, considerato anche che ha più volte dimostrato di non capire un c@zzo di edilizia, temo un po' per le conseguenze (ma questo è un problema mio, di mancanza di fiducia nelle istituzioni e nella giustizia).
Per la questione incentivi, direi che, stando a quanto ormai assunto come consuetudine, trattasi di intervento incentivato al 50 % previo dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Anche se, personalmente, il giorno che l'AdE dovesse decidere di raschiare in fondo del barile, con controlli a tappeto, visto e considerato come sia solita cambiare interpretazioni e visioni secondo comodo, considerato anche che ha più volte dimostrato di non capire un c@zzo di edilizia, temo un po' per le conseguenze (ma questo è un problema mio, di mancanza di fiducia nelle istituzioni e nella giustizia).