Buongiorno a tutti! Qualcuno sa dirmi in che circostanze negli anni 70-80-90 era necessario chiedere l'autorizzazione all'ex Genio Civile per la creazione di un varco nella muratura portante? La città è Milano in zona sismica 3.
Es: sto esaminando un appartamento in cui è stato fatto un varco nella muratura portante: è stata presentata una pratica di opere interne secondo l'art.26 della legge 47/85. Questa pratica era consentita per le opere che non "recano pregiudizio alla statica dell'immobile". Secondo che criterio in passato erano identificate le opere che compromettevano la statica o meno? Come faccio insomma a capire quando mi trovo davanti un caso di "abuso" o meno? Sono piuttosto inesperta in materia. Forse qualcuno qui mi sa ben consigliare! Grazie mille!!
AgArch : [post n° 444798]
Apertura muro portante autorizzazione
Ricordo che al tempo era in voga allegare alle "opere interne" un certificato di idoneità statica rilasciato da un collega Ing. per giustificare la manomissione strutturale ...senza un appiglio scritto di questo tipo direi che hanno fatto un abuso ...che poi sia sanabile dipende dal fatto se, sia all'epoca del fatto che oggi, era/è una cosa fattibile
Capire un abuso è abbastanza semplice: si confronta lo stato dei luoghi con i titoli e si fa un riscontro con le norme dell'epoca (locali e di settore).
Una apertura su muro portante, non potendo identificare precisamente l'epoca, se non ha un "titolo" quasi sempre è una difformità e va sanata in Scia art. 37.
Non mi dilungo sulla questione statica poiché siamo in regioni diverse.
Una apertura su muro portante, non potendo identificare precisamente l'epoca, se non ha un "titolo" quasi sempre è una difformità e va sanata in Scia art. 37.
Non mi dilungo sulla questione statica poiché siamo in regioni diverse.