Buongiorno, sto per presentare chiusura avori di una CILA per ridistribuzione interna a Milano, dopo nuovo accatastamento.
successivamente alla chiusura, è necessario presentare altre pratiche? ad es. agibilità o altro (appartamento già precedentemente agibile e conforme sotto ogni punto di vista)
Grazie
Paolo
Paolo : [post n° 446228]
CHIUSURA LAVORI CILA
A seconda della tipologia degli interventi eseguiti, si potranno richiedere, per interessamento del profilo energetico l'AQE e l'AGIBILITA', quest'ultima anche o semplicemente in relazione alla modifica delle condizioni igienico-sanitarie.
Al termine di una ridistribuzione interna, che magari abbia anche toccato aspetti igienico-sanitari (ad esempio rifacimento del bagno), dovrebbe seguire una nuova richiesta di Agibilità.
Ma a Milano, alla mia domanda secca richiesta al SUE, hanno risposto che per interventi così piccoli non serve procedere con una SCA. Per fortuna alcuni Comuni hanno capito che non tutte le norme vanno interpretate alla lettera.
La norma dice una cosa...ma nel pratico è assolutamente impensabile richiedere un'agibilità per un singolo appartamento in un condominio dato che, nella documentazione da presentare, ci sono dei documenti condominiali quasi sempre assenti e irreperibili (i collaudi statici, le DiCo degli impianti comuni etc.).
Documenti senza i quali la sciura Maria del terzo piano e Peppino del secondo campano comunque e che dunque non hanno intenzione di reperire (dunque pagare).
Gli amministratori poi....si adagiano a quello che l'assemblea dice.
Conclusione: presenta una fine lavori dichiarando che le opere rispecchiano il progetto presentato e, qualora avessi toccato gli impianti, con le DiCo in mano che accertano che i tuoi impianti rispecchiano la normativa attuale sei a posto.
Ma a Milano, alla mia domanda secca richiesta al SUE, hanno risposto che per interventi così piccoli non serve procedere con una SCA. Per fortuna alcuni Comuni hanno capito che non tutte le norme vanno interpretate alla lettera.
La norma dice una cosa...ma nel pratico è assolutamente impensabile richiedere un'agibilità per un singolo appartamento in un condominio dato che, nella documentazione da presentare, ci sono dei documenti condominiali quasi sempre assenti e irreperibili (i collaudi statici, le DiCo degli impianti comuni etc.).
Documenti senza i quali la sciura Maria del terzo piano e Peppino del secondo campano comunque e che dunque non hanno intenzione di reperire (dunque pagare).
Gli amministratori poi....si adagiano a quello che l'assemblea dice.
Conclusione: presenta una fine lavori dichiarando che le opere rispecchiano il progetto presentato e, qualora avessi toccato gli impianti, con le DiCo in mano che accertano che i tuoi impianti rispecchiano la normativa attuale sei a posto.