Buongiorno a tutti,
un'impresa mi ha proposto una collaborazione dove il cliente mi paga la pratica edilizia, mentre l'impresa mi paga la direzione lavori ... è una pratica consentita a livello legale?
davide : [post n° 447412]
Direttore lavori pagato dall'impresa
Che sia legale credo proprio di si, poi dirigere chi ti paga se lo fai effettivamente è un po' piu difficile, mentre se lo fai solo sulla carta, va bene tutto...
Ma visto che il conflitto di interessi è evidente, come può essere legale? qualcuno che ha avuto esperienza in questo senso?
spulciando qua e là, mi è venuto in mente di rileggere per l'ennesima volta il codice deontologico. L'art. 14 comma 3, lo consente ma il committente ne deve essere informato. Tuttavia al comma 4 si dice che il professionista non deve ricevere compensi da terzi interessati ... qualche riscontro o altri pareri in merito?
i "terzi interessati" non è l'impresa esecutrice, è pincopallo il vicino di casa, oppure è pincopalla la ditta che ti da la mancia per fare il lavoro lei invece che la ditta selezionata dal cliente.
La direzione lavori nell'appalto privato, è normata dal codice civile e quindi da patti tra i soggetti chiamati in causa (contratto tra professionista e cliente, professionista e impresa o impresa cliente) se nel patto si conviene che la dd.ll viene corrisposta dalla ditta esecutrice, il committente per definizione, avendo firmato il contratto ne è edotto.
se guardi, tanto per citare, al comma 2 del medesimo art 14, tu, secondo quello che è scritto la, dovresti rifiutarti di accettare l'incarico, perchè "e deve rifiutare quelli che non può espletare con sufficiente cura e specifica competenza"... ma non vi è norma cogente (legge, decreto o altra fonte) che te lo impedisca, e lo stesso codice deontologico, non ha di per se valore legale, infatti la sanzione che l'ordine ti da se infrangi una norma deontologica è solo di sospensione dall'iscrizione, e non una "multa" o una "pena", cosa che è demandata alla giustizia civile o penale.
nella sostanza dei fatti, se tu sei pagato dall'impresa, è ovvio, che se fai il tuo lavoro di controllore e rompi le scatole, prima o dopo ti verranno a dire "ma fatti i cavoli tuoi architetto".. ma da qui ad essere o non essere legale il rapporto contrattuale, ce ne passa..
La direzione lavori nell'appalto privato, è normata dal codice civile e quindi da patti tra i soggetti chiamati in causa (contratto tra professionista e cliente, professionista e impresa o impresa cliente) se nel patto si conviene che la dd.ll viene corrisposta dalla ditta esecutrice, il committente per definizione, avendo firmato il contratto ne è edotto.
se guardi, tanto per citare, al comma 2 del medesimo art 14, tu, secondo quello che è scritto la, dovresti rifiutarti di accettare l'incarico, perchè "e deve rifiutare quelli che non può espletare con sufficiente cura e specifica competenza"... ma non vi è norma cogente (legge, decreto o altra fonte) che te lo impedisca, e lo stesso codice deontologico, non ha di per se valore legale, infatti la sanzione che l'ordine ti da se infrangi una norma deontologica è solo di sospensione dall'iscrizione, e non una "multa" o una "pena", cosa che è demandata alla giustizia civile o penale.
nella sostanza dei fatti, se tu sei pagato dall'impresa, è ovvio, che se fai il tuo lavoro di controllore e rompi le scatole, prima o dopo ti verranno a dire "ma fatti i cavoli tuoi architetto".. ma da qui ad essere o non essere legale il rapporto contrattuale, ce ne passa..
@davide: ancora meno utile il tuo commento. Questo è uno spazio libero dove si possono esprimere opinioni (purchè non offensive, ovviamente).
Certo, hai ragione. Ma il tuo commento non apporta nulla di utile. Quindi perché? È così indispensabile? Siamo professionisti seri o siamo qui a giocare e fare commenti da bar e qualunquisti? Un po' di serietà, per favore. Usciamo dai soliti schemi fondati sulle lamentele. Te ne sarà tutta quella Italia che ci crede ancora. Basta poco per fare del web un luogo serio: dipende da ognuno di noi.
Siccome il luogo in questione è ancora fondato sulla libertà... sì, il mio commento è indispensabile.
Ti rendi conto che è come se, nel bel mezzo di una conversazione, avessi detto a una persona: "Zitta tu, che quel che dici non serve a niente!" Ti sembra bello?
Se pensi che il mio commento sia stupido o inutile basta che lo ignori e vai avanti tranquillamente. Sarebbe stato un comportamento da signore, ma tu evidentemente non lo sei.
Ti rendi conto che è come se, nel bel mezzo di una conversazione, avessi detto a una persona: "Zitta tu, che quel che dici non serve a niente!" Ti sembra bello?
Se pensi che il mio commento sia stupido o inutile basta che lo ignori e vai avanti tranquillamente. Sarebbe stato un comportamento da signore, ma tu evidentemente non lo sei.
sei così libero che ti nascondi dietro uno pseudonimo: facile sparare a zero ed offendere. Non ti ho mai detto di stare zitta, anzi. Ho chiesto un parere sulla questione ed ho suggerito di considerare questo spazio come un spazio serio e professionale. Non ho nemmeno detto che il tuo commento è stupido, che sia inutile rispetto al quesito che ho posto direi che è evidente. Ma cosa significa: "comportamento da signore"? visto che tu sei libera di fare commenti fuori luogo, perché io non sono libero di rispondere? la libertà deve essere solo tua? Inoltre dicendomi che non sono "signore" hai evidentemente attaccato me come persona, mentre io mi sono solo permesso di criticare il tuo commento indipendentemente da chi sei. Fai attenzione a quello che scrivi, le parole pesano. Per me questo post è chiuso, a meno che tu non voglia apportare un contributo significativo al mio quesito originale.
Infatti io, a differenza di te, non ho detto che quello che scrivi è inutile o che non devi farlo.
Io sono libera, questo è uno spazio libero, e continuerò a scrivere liberamente quello voglio e a usare uno pseudonimo perchè sono libera di farlo.
Io sono libera, questo è uno spazio libero, e continuerò a scrivere liberamente quello voglio e a usare uno pseudonimo perchè sono libera di farlo.
post scriptum: il bello è che tutto questo scaturisce a commento di un post iniziale nei confronti del quale sono perfettamente d'accordo. Nel senso che anche secondo me non è un comportamento troppo corretto il fatto che il dl dipenda dall'impresa (anche se è consentito dalla legge).
Il mio commento sarcastico era purtroppo che in Italia questo è uno stato di fatto. Ma per qualcuno evidentemente non è consentito esprimere un'opinione liberamente.
Il mio commento sarcastico era purtroppo che in Italia questo è uno stato di fatto. Ma per qualcuno evidentemente non è consentito esprimere un'opinione liberamente.