Quesito, casa con Concessione edilizia 23.11.1977, due piani: il piano terra adibito a cantina con bagno e taverna, piano primo con i locali abitabili quali soggiorno, camere e bagno. Al piano terra la taverna ha un caminetto, il bagno un radiatore. Su tutto il piano, comunque, anche nei locali cantina sono presenti gli attacchi per i radiatori che, ovviamente non ci sono. Ora mi trovo a dover fare il 110 ma, il termotecnico, giustamente dice che per i locali non riscaldati non si può. Quello che chiedo, il caminetto, essendo un impianto di riscaldamento fisso, rende il locale taverna un locale riscaldato? gli attacchi dei radiatori (e quindi la presenza delle tubazioni necessarie per riavviare l'impianto) rendono locali riscaldati anche tutte le restanti stanze cantine?
Grazie
Yuga : [post n° 448568]
110 locali non riscaldati
Sarò strano io ma dopo un anno di decreti, (pseudo)semplificazioni, webinar, guide, articoli, per non parlare di questioni la cui cognizione risiede non sul bonus in sè ma sull'attività professionale corrente, non vedo come ci si possa ancora porre certe domande.
Scusate la polemica ma spesso mi sembra anche la pigrizia nel cercare risposte già date.
Detto questo, i locali riscaldati lo sono se sono anche assentiti urbanisticamente, diversamente costituisce "abuso" e pertanto non dovresti proprio prenderli in considerazione.
Per la definizione di impianto rimando alla lettura del D.Lgs 48/2020.
Scusate la polemica ma spesso mi sembra anche la pigrizia nel cercare risposte già date.
Detto questo, i locali riscaldati lo sono se sono anche assentiti urbanisticamente, diversamente costituisce "abuso" e pertanto non dovresti proprio prenderli in considerazione.
Per la definizione di impianto rimando alla lettura del D.Lgs 48/2020.
Forse non tutti siamo nati "imparati", forse c'è chi ha iniziato da poco la professione, e si impara man mano, facendo anche domande stupide alle volte, magari arrivare nel mondo del lavoro sapendo tutto. Avevo già letto la definizione di impianto relativa al D.Lgs 48/2020, ma ho a che fare con professionisti che interpretano come impianto fisso il caminetto e chi no. Inoltre, secondo l'Enea, il tecnico che assevera, può attestare anche se l'impianto possa essere riattivabile con un intervento di manutenzione anche straordinaria. Qui il mio dubbio sulla predisposizione degli attacchi dei radiatori in cantina, con presenza di tubazioni sottotraccia.
Ed infatti nessuno è nato imparato, ma si cerca di attrezzarsi ed organizzarsi, studiando strada facendo.
Riguardo l'impianto non c'è interpretazione da fare se si cita il riferimento al D.Lgs 48/2020 giacché la definizione è in esso stessa contenuta: riassumendo l'impianto è un "generatore" fisso alimentato da qualsiasi vettore energetico (quindi una stufa, un camino dallo scorso anno sono equiparabili ad una caldaia purché sia dimostrato termodinamicamente che riescano a riscaldare tutto l'immobile)
Purtuttavia ci si deve dapprima domandare se l'impianto, "riattivabile con un intervento di manutenzione", sia legittimo.
Riguardo l'impianto non c'è interpretazione da fare se si cita il riferimento al D.Lgs 48/2020 giacché la definizione è in esso stessa contenuta: riassumendo l'impianto è un "generatore" fisso alimentato da qualsiasi vettore energetico (quindi una stufa, un camino dallo scorso anno sono equiparabili ad una caldaia purché sia dimostrato termodinamicamente che riescano a riscaldare tutto l'immobile)
Purtuttavia ci si deve dapprima domandare se l'impianto, "riattivabile con un intervento di manutenzione", sia legittimo.