Cari colleghi, mi ritrovo ultimamente con questioni spinose (probabilmente solo perchè ancora mi faccio degli scrupoli) che riguardano fabbricati costruiti con regolare licenza/concessione ma che risultano solo parzialmente "conclusi". Mi spiego meglio.
Il caso vuole che la costruzione (autorizzata) di un complesso di 10 villini a schiera, per varie vicissitudini durate anni, abbia portato il costruttore (se sia stato intenzionale o per reali difficoltà non lo sapremo mai), a costruire solo 8 villini (su tre livelli di cui un seminterrato) dei 10 che costituivano un progetto unitario oltre a 2 box auto che avrebbero realizzato il "basamento" per la parte residenziale delle altrettante unità mancati.
Tale circostanza pertanto non risulta da alcuna variante ma solo ed unicamente come indicazione nella richiesta dell'Agibilità ed, ovviamente, nelle schede catastali.
Peraltro i due villini che non sono stati ultimati (ripeto: c'è solo il piano seminterrato destinato a garage la cui copertura ha assunto la funzione di lastrico solare) sono stati regolarmente venduti seppur nella condizione di autonomi cespiti e non di pertinenzialità.
Ci si domanda (la risposta me la sarei anche data ma attendo altre opinioni) se secondo il vostro parere, si debba ritenere il "progetto" comunque difforme rispetto al titolo anche se ci si dovesse riferire ad interventi sulla singola unità (completa).
Grazie a tutti
archspf : [post n° 448618]
Progetto Assentito e Costruzione Parziale
Ci provo. Caso molto interessante.
Se la parte realizzata è conforme al progetto depositato non credo vi siano gli estremi per ritenere la stessa difforme; semplificando, per analogia la classica villetta lasciata al rustico non è difforme dal titolo originario, ma semplicemente incompiuta.
Il problema del caso esposto credo non sia la difformità della parte non realizzata, ma la definizione del realizzato. Al termine del periodo di validità del titolo edilizio originario è stata depositata una pratica volta a “cristallizzare” la situazione? Senza una definizione precisa del realizzato in corso di validità potrebbe essere molto problematico poter definire la legittimità del costruito.
Se la parte realizzata è conforme al progetto depositato non credo vi siano gli estremi per ritenere la stessa difforme; semplificando, per analogia la classica villetta lasciata al rustico non è difforme dal titolo originario, ma semplicemente incompiuta.
Il problema del caso esposto credo non sia la difformità della parte non realizzata, ma la definizione del realizzato. Al termine del periodo di validità del titolo edilizio originario è stata depositata una pratica volta a “cristallizzare” la situazione? Senza una definizione precisa del realizzato in corso di validità potrebbe essere molto problematico poter definire la legittimità del costruito.
Hai colto in pieno la questione: non esiste infatti una "variante di fine lavori" che testimoni la parziale realizzazione. Di qui ogni dubbio sulla validità del titolo.
Ci provo pure io. Hai controllato il regolamento edilizio comunale cosa indica in merito alle difformità ed alle sanatorie? Intendo che ad es alcuni comuni ritengono che se a conclusione delle opere ( qui seppur parziali) ha ricevuto l'ispezione del tecnico comunale per il rilascio del certificato di abitabilità allora lo stesso certificato vale come conformità. In quanto si considera che il tecnico comunale dell'epoca abbia ritenuto le opere comunque conformi.
Qui il progetto non è stato interamente realizzato ma forse si può considerare che alcuni fabbricati autonomi non siano stati proprio realizzati, garage a parte ?!( come hanno fatto a venderli? Suppongo molti anni addietro)
Qui il progetto non è stato interamente realizzato ma forse si può considerare che alcuni fabbricati autonomi non siano stati proprio realizzati, garage a parte ?!( come hanno fatto a venderli? Suppongo molti anni addietro)