Buonasera a tutti,
Devo chiudere un passaggio creato anni fa in un muro divisorio tra due appartamenti. Il muro è costruito in mattoni pieni, e i due appartamenti devono tornare separati. Come da buona norma all'epoca furono poste in opera due putrelle affiancate a sostegno della porzione di muro soprastante l'apertura del varco. A filo pavimento fu posta una lastra di marmo a segnare la soglia. Il muro è spesso 23 cm, intonaco compreso. Vi chiedo un consiglio sulla miglior pratica consigliabile per ricostituire la continuità muraria. Ho già parlato con un artigiano (muratore) il quale ha proposto due cortine in blocchi di gasbeton, da incollare direttamente sulla soglia in marmo, senza immorsature nelle spalle murarie, ma vincolate a queste con dei tondini in ferro. Una retina annegata nell'intonaco dovrà infine contenere la fessurazione della superficie finita in corrispondenza del giunto tra vecchio e nuovo.
Anticipo che non mi esalta l'idea del gasbeton, che preferirei usare mattoni pieni come nella parete esistente, da immorsare a filari alterni agli stipiti e riproponendo l'apparecchio esistente. Sono anche in dubbio se rimuovere la soglia in marmo, per appoggiare la parete nuova direttamente sul massetto. Ovviamente il muratore minaccia tempi e costi maggiori, oltre a giudicare inutili gli accorgimenti e i materiali da me proposti. In base all'esperienza, quale ritenete essere la migliore prassi. Scusate la lunghezza, spero di essermi spiegato. Grazie in anticipo.
Massimo
Massimo : [post n° 449117]
Chiusura varco nella parete
Fermo restando che il nodo strutturale dovrebbe essere già stato risolto e si spera con regolare pratica edilizia e progetto strutturale, la migliore soluzione posta non è certo quella di determinare ulteriore discontinuità di materiale (se si intende chiudere permanentemente il vano), bensì quella di realizzare una muratura in continuità con quella preesistente, adottando stessi criteri e materiali ed intervenendo con il metodo "scuci-cuci".
Tanto per chiarire, questa lavorazione, considerata "inutile" dal muratore (che evidentemente non ha cognizione di causa delle motivazioni tecniche ma fa scorta del solo "ho sempre fatto così"), è frutto dell'esperienza pluriennale in progetti di restauro e recupero di edifici storici e di edilizia tradizionale.
Togliere la soglia in marmo, se non per motivi estetici, non porta ad alcun beneficio.
In tutto questo immagino che non si sia affidato ad un professionista.
Tanto per chiarire, questa lavorazione, considerata "inutile" dal muratore (che evidentemente non ha cognizione di causa delle motivazioni tecniche ma fa scorta del solo "ho sempre fatto così"), è frutto dell'esperienza pluriennale in progetti di restauro e recupero di edifici storici e di edilizia tradizionale.
Togliere la soglia in marmo, se non per motivi estetici, non porta ad alcun beneficio.
In tutto questo immagino che non si sia affidato ad un professionista.