Cari colleghi,
vorrei una vostra interpretazione in merito a scenari concreti di appalti privati (manutenzioni straordinarie e/o ristrutturazioni edilizie) con opzione cessione del credito/sconto in fattura, nel caso di acquisto delle forniture (pavimenti, rivestimenti ecc.) direttamente da parte del committente e dunque non inserite nell'ambito di un contratto d'appalto (che evidentemente riguarderà prestazioni di sola posa in opera).
Mi domando se, preso atto del prezzo congruo riferito all'opera compiuta del prezzario Regionale o DEI, si debba (possa) tener conto della somma delle prestazioni dell'impresa (manodopera) e del costo di acquisto dei materiali (fornitura) da parte del committente, verificando che il prezzo "ricostruito" per singola voce/lavorazione pagato dal committente, risulti minore o uguale a quello da prezzario, intendendo ovviamente che in caso di superamento di detto limite l'eccedenza non sarà detraibile ed a carico esclusivo del contribuente.
A tal proposito si voleva capire come gestire le fatturazioni e la contabilizzazione separata delle spesa agevolabile e non agevolata.
Sollevo il dubbio perché non è detto che l'impresa sia disponibile (per questioni di liquidità e/o semplicemente "anticipo" dell'iva) ad acquistare in proprio le forniture e ribaltarne il costo al committente.
Grazie a chi vorrà condividere la sua opinione o riferimento.
archspf : [post n° 454186]
Congruità dei costi: Bonus Casa e Acquisti forniture da parte del committente
Buonasera
per quanto riguarda le forniture a carico del cliente con opzione di cessione del credito, reputo che sia possibile valutare l'opzione "prezzi di mercato". Nel momento in cui è presente un ordine di un fornitore con una fattura dove viene identificato in modo univoco un prodotto ( marca-modello e quantità) relativo ad un cantiere ben definito, non vedo perchè un cliente possa detrarre solo il valore di una fornitura base. Facendo l'esempio delle piastrelle, i prezzi variano a seconda del prodotto in modo sostanziale: perchè non poter detrarre interamente un prodotto univocamente definito? la gestione dell'importo della detrazione, 96000 euro, deve poter essere flessibile. Capisco tutto quello che riguarda le opere edili, che devono essere regolarizzate per evitare frodi, ma per la fornitura mi sembra paradossale. Tant'è che se uno optasse per la detrazione in 10 anni, quel particolare prodotto lo può detrarre tranquillamente.
per quanto riguarda le forniture a carico del cliente con opzione di cessione del credito, reputo che sia possibile valutare l'opzione "prezzi di mercato". Nel momento in cui è presente un ordine di un fornitore con una fattura dove viene identificato in modo univoco un prodotto ( marca-modello e quantità) relativo ad un cantiere ben definito, non vedo perchè un cliente possa detrarre solo il valore di una fornitura base. Facendo l'esempio delle piastrelle, i prezzi variano a seconda del prodotto in modo sostanziale: perchè non poter detrarre interamente un prodotto univocamente definito? la gestione dell'importo della detrazione, 96000 euro, deve poter essere flessibile. Capisco tutto quello che riguarda le opere edili, che devono essere regolarizzate per evitare frodi, ma per la fornitura mi sembra paradossale. Tant'è che se uno optasse per la detrazione in 10 anni, quel particolare prodotto lo può detrarre tranquillamente.