Salve a tutti,
è la prima volta che mi capita una casistica del genere.
Il cliente ha delle difformità interne ed in prospetto (sanabili con una SCIA art. 37 DPR380/01) e contestualmente dovrebbe realizzare delle opere murarie interne.
Come devo procedere? Presento prima una SCIA per la sanatoria delle difformità e poi una CILA per le opere interne che deve realizzare oppure posso fare un unico procedimento e quindi chiedere la sanatoria con contestuale inizio lavori?
Grazie a tutti.
LittleArch : [post n° 455350]
SCIA art 37 e inizio lavori
Si sana sempre prima la situazione e poi a conclusione o consolidamento dell'iter si procede con nuova pratica. Per dubbi consultare i numerosi post sull'argomento.
Personalmente eviterei il titolo edilizio unico, in favore di due pratiche distinte. E' pur vero che esiste la "sanatoria con opere", ma la ascriverei ai casi in cui si debbano ripristinare abusi non sanabili e contestualmente regolarizzarne altri.
Gli U.T. comunali, il più delle volte, sono delle bombe ad orologeria; complicargli la vita, significa innescarle.
Senza considerare, poi, che da un punto di vista del rigore logico, della "pulizia" procedurale e della semplicità a prova di idiota, è sempre meglio sanare e poi partire con eventuali interventi da uno stato legittimo perfettamente allineato a quello di fatto.
Gli U.T. comunali, il più delle volte, sono delle bombe ad orologeria; complicargli la vita, significa innescarle.
Senza considerare, poi, che da un punto di vista del rigore logico, della "pulizia" procedurale e della semplicità a prova di idiota, è sempre meglio sanare e poi partire con eventuali interventi da uno stato legittimo perfettamente allineato a quello di fatto.
Però seguendo il modello unico, mi permette di segnalare l'inizio lavori (le nuove partizioni che deve realizzare) e dopo di segnalare anche che lo stato attuale è in difformità al titolo precedente.
Nel Comune in cui lavoro non accettiamo accertamenti di conformità con opere. Ma francamente non conosco il riferimento normativo a supporto di questa prassi
E per quanto riguarda l’agibilità (SCA), dovrei farne due o posso farla unica a chiusura lavori?
Confrontati con il tecnico comunale, comunque in caso di sanatoria propedeutica ad un intervento immediatamente successivo solitamente si accetta che la SCA sia fatta a fine lavori; talvolta si chiede una dichiarazione di impegno a fine sanatoria, affinché rimanga traccia che il tema è stato valutato. Non so dirti invece se anche per l'aggiornamento catastale (visto che ha implicazioni fiscali) vada bene procedere a fine lavori o sia necessario farlo anche a fine sanatoria