Buongiorno a tutti,
Sono alle prime armi e avrei gentilmente bisogno di un vostro riscontro.
Mi è stato affidato un lavoro di ristrutturazione in un’unità immobile di inizio secolo, sulla metà della quale, circa 15 anni fa, sono stati effettuati dei lavori di manutenzione straordinaria, con rifacimento dell’ intonaco esterno, e ampliamento di un bagno estendendosi nel pozzo luce privato, ed altre variazioni interne.
Tuttavia nella Dia presentata all’epoca non vi è una pianta dello stato di fatto e di progetto, ma le variazioni interne ( compresa l’estensione del bagno) sono segnalate già come stato di fatto. Infatti nella pratica si parla solo di rifacimento degli intonaci esterni e innalzamento della quota del pavimento.
Ho effettuato la visura catastale e risulta la pianta originaria senza il suddetto bagno e le varie variazioni. Come è possibile ciò? Dovrò sicuramente procedere con una sanatoria prima di avviare la mia pratica, ma quindi nelle pratiche presentate non si dovrebbe avere un riscontro con le piante catastali?
Scusate se la domanda può essere banale, ma magari qualcuno potrà spiegarmi meglio se questa è una normale procedura o no.
Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità.
mare : [post n° 455656]
Info stato di fatto, in realtà di progetto
Purtroppo è evidente che tu sia alle prime armi: il catastale è probatorio solo se di primo impianto (39-42) e comunque in assenza di progetti precedenti. Peraltro gli interventi effettuati 15 anni fà avrebbero richiesto un titolo edilizio.
Consiglio di leggere l'art. 9-bis del DPR 380/2001.
Consiglio di leggere l'art. 9-bis del DPR 380/2001.