Ciao a tutti,
Dubbio sul recupero di un sottotetto, nel mio caso in Emilia Romagna ma, altezze a parte, è più o meno simile ovunque:
https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assembl…
Il testo recita:
"L'altezza utile media è calcolata dividendo il volume utile della parte del sottotetto la cui altezza superi m. 1,80 per la superficie utile relativa"
La mia domanda, forse stupida, è:
la porzione di sottetto inferiore a 1,80m deve essere chiusa con una parete o può restare aperta, creandosi una divisione "virtuale" tra zona abitabile e non abitabile?
lettom : [post n° 456047]
Recupero Sottotetto
Lavoro nel Lazio ma per "traslazione" di un principio posso indicare che la divisione deve essere fisica e non virtuale, diversamente non avrebbe avuto senso una restrizione di altezza quale "limite" per l'utilizzo funzionale di una superficie sottostante.
Il riferimento a 1,80 ml è relativo al calcolo dell'altezza utile virtuale. Significa che la porzioni di pavimento con altezza inferiore non concorrono al calcolo dell'altezza utile virtuale e tantomeno possono considerarsi abitabili (non avendo i requisiti), ergo non rientrano nel calcolo del contributo di costruzione (di fatto , quei metri quadrati, esistono, ma non vengono recuperati, alla stregua di un sottotetto non abitabile, ma ispezionabile/praticabile).
Ciò premesso, l'imporre una divisione fisica è questione discutibile. soprattutto considerando che tale divisione potrebbe essere costituita da arredi o che, con gli arredi stessi, si potrebbe "riempire" la porzione residuale di volume non abitabile (armadio a muro, armadiatura su misura, nessuno può vietare di stipare cose in un sottotetto non abitabile). In sostanza si potrebbe essere perfettamente in regola delimitando gli spazi con soluzioni che non richiedono titolo abilitativo e rappresentazione grafica.
Personalmente (le mie parole non sono vangelo), se le esigenze della committenza non prevedono una separazione fisica, mi limiterei a delimitare graficamente, con una linea tratteggiata, la porzione di sottotetto priva dei requisiti per il recupero.
Ciò premesso, l'imporre una divisione fisica è questione discutibile. soprattutto considerando che tale divisione potrebbe essere costituita da arredi o che, con gli arredi stessi, si potrebbe "riempire" la porzione residuale di volume non abitabile (armadio a muro, armadiatura su misura, nessuno può vietare di stipare cose in un sottotetto non abitabile). In sostanza si potrebbe essere perfettamente in regola delimitando gli spazi con soluzioni che non richiedono titolo abilitativo e rappresentazione grafica.
Personalmente (le mie parole non sono vangelo), se le esigenze della committenza non prevedono una separazione fisica, mi limiterei a delimitare graficamente, con una linea tratteggiata, la porzione di sottotetto priva dei requisiti per il recupero.