Salve, avrei bisogno di un consiglio per una sciocchezza che temo di aver commesso. Nel mese di novembre 2018 ho presentato una CILA al comune di Roma per eseguire i seguenti lavori nel MIO appartamento:
1) Creazione di un soppalco su una porzione di corridoio
2) installazione vetrate antisfondamento sul perimetro del terrazzo
Nonostante la presentazione della CIlA e del relativo pagamento degli oneri, non ho mai proceduto all’esecuzione dei lavori in quanto a seguito di ulteriori valutazioni mi sono accorto che per avere un soppalco funzionale alle mie esigenze avrei dovuto portare l’altezza del corridoio a circa 225cm (quindi al di sotto dei 240cm previsti come altezza minima dalla normativa edilizia)
Ho invece proceduto all’installazione di vetrate antisfondamento “impacchettabili” sul perimetro di un ampio terrazzo.
Ora il punto è che pur avendo eseguito solamente il montaggio delle vetrate (che tra l’altro mi venne spiegato solo successivamente, da un avvocato specializzato in materia edilizia, rientrare in opere di edilizia libera e quindi non soggette a CILA) ho dimenticato di chiudere la CILA entro i 3 anni ed ora accedendo al portale SUET risulta il ritardo di questa pratica.
Cosa mi consigliate di fare? Grazie mille per i suggerimenti
Fabioc. : [post n° 456885]
CILA presentata oltre 3 anni fa ma mai chiusa
A prescindere dal fatto che le vetrate poste a protezione costituirebbero quantomeno variazione di prospetto e mai e poi mai autorizzabili in CILA, menchèmeno edilizia libera (per l'edilizia libera il riferimento è il Glossario, per tutto il resto ci sono i tecnici e non gli avvocati che semmai possono entrare nel merito delle procedure), per quanto richiudibili o di materiale effimero (sull'argomento si veda la giurisprudenza consolidata).
Le consiglio di rivolgersi al professionista incaricato all'epoca dell'apertura della pratica.
Le consiglio di rivolgersi al professionista incaricato all'epoca dell'apertura della pratica.
Suggerirei anche all'avvocato specializzato in materia edilizia, di specializzarsi meglio.