Subentro impresa e sicurezza

Così, a sentimento, direi di no. La situazione resta sostanzialmente invariata, non avendo nè presenza, nè tantomeno compresenza di due imprese. Fermo restando che, per tutelare la committenza, servirebbe un'approfondita analisi dell'effettivo "reset" del cantiere.
Faccio esempi a caso. L'uscente si smonta il proprio ponteggio, l'entrante provvede a montarne un altro (sempre di proprietà, perchè se con nolo a caldo, servirebbe e sarebbe servita la figura del coordinatore). Il quadro elettrico di cantiere, se richiesto dalla prima impresa, andrebbe "disdetto" e sostituito da un nuovo quadro con nuovo contratto intestato alla subentrante. Idem per tutti gli altri apprestamenti, cartellonistica, ecc.
Ripeto, sono esempi a caso e se vogliamo al limite della "pippa mentale", ma con l'aria che tira è meglio un eccesso di zelo.

Eh, insomma, hai gli stessi dubbi miei...

Fermo restando che i dubbi sono proporzionali all'entità del cantiere. Se ti ha piantato in asso l'impresa che doveva rifare un bagno è un po' meno preoccupante rispetto all'aver dovuto cacciare una s.p.a. che doveva costruire un polo logistico.

Il dlgs 81.08 utilizza la magica frase "di più imprese anche non in contemporanea."
Quindi si dovresti ottemperare a meno di lavori non ancora iniziati.

@Albo
Nel caso prospettato non ci sono "più imprese", ce n'è una a cui viene revocato l'incarico e quindi ne subentra un'altra. Ragionando per assurdo, ipotizzando di redigere il PSC, farei fatica a coglierne il senso e contenuti.

Infatti è proprio quello che mi fa sorgere il dubbio.

A mio parere con verbale di sospensione del cantiere per motivazioni legate alla revoca del contratto, decadendo di fatto l'esecutività del lavoro, si potrebbe ovviare ai doveri sopraesposti.