Buongiorno, come gia' ampliamente discusso poste italiane ha deciso di chiedere ulteriore documentazione e altri adempimenti andando contro quello che la legge prevede.
Allora mi sorge un dubbio dalla richiesta di un mio cliente: Copia dell’asseverazione dei lavori eseguiti cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a poste italiane e non l'asseverazione congruità dei prezzi.
non ho capito cosa devo asseverare sinceramente... :P
paoletta : [post n° 459239]
Asseverazione per poste italiane
Chiedere direttamente a Poste? Non so se sia possibile, perchè con altre piattaforme è praticamente impossibile avere un interlocutore.
Ciao, sono nella tua stessa situazione, ho chiamato il call center di Poste che a domanda "cosa intendete per asseverazione dei lavori eseguiti"? mi ha risposto che nelle loro linee guide così è scritto "l'asseverazione è un'attestazione redatta da un professionista che conferma la congruità delle spese sostenute rispetto alla possibilità di accedere alle detrazioni fiscali". Scritta come da richiesta di Poste è molto vaga e sembrerebbe dire un'altra cosa ma spiegata così è la congruità dei prezzi.
con le poste non sono riuscita a parlare con qualcuno di preparato.
tra l'altro, una banca mi ha respinto l'asseverazione perche' la forma con cui ho scritto non andava bene: "La congruità delle spese sostenute ed effettivamente realizzate come da certificato S.A.L. n. 1 del _ con riferimento all’intervento di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola
pulitura o tinteggiatura esterna, di cui all’articolo 1, commi 219 e 220, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 per euro _ al netto di IVA".
Mi hanno fatto correggere in: "I lavori eseguiti alla data del _ risultano essere pari a euro _ al netto di IVA".
Come si fa a lavorare con diligenza e pazienza con questi soggetti che si intromettono?
tra l'altro, una banca mi ha respinto l'asseverazione perche' la forma con cui ho scritto non andava bene: "La congruità delle spese sostenute ed effettivamente realizzate come da certificato S.A.L. n. 1 del _ con riferimento all’intervento di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola
pulitura o tinteggiatura esterna, di cui all’articolo 1, commi 219 e 220, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 per euro _ al netto di IVA".
Mi hanno fatto correggere in: "I lavori eseguiti alla data del _ risultano essere pari a euro _ al netto di IVA".
Come si fa a lavorare con diligenza e pazienza con questi soggetti che si intromettono?
concordo...e comunque con queste nuove richieste mi pare di capire che è finito lo sconto in fattura (al di là che le banche accettano sempre più solo prime cessione e non da imprese) perchè la prima fattura dell'impresa in sconto in fattura è riferita solitamente ad acconti che, cioè si riferiscono a lavori iniziati ma non completamente già eseguiti...non so più cosa fare! voi come fate?
io sono deciso a fare una richiesta alla associazione consumatori perchè venga fatta chiarezza su questa pretesa da parte di poste .
al telefono chi risponde ti dice che loro seguono solo gli ordini impartiti da poste .
io devo cedere 1250 euro ed ho già speso 50 euro dal commercialista per invio pratica di cessione a poste , le poste si prendono 250 euro e poi ti chiedono dopo l'asseverazione che da un professionista costa 422 euro.
ora mi chiedo come fa uno nella mia situazione a rimetterci più della metà del credito ad operazione eseguita .
poste dovrebbe rendere visibili prima ai cittadini che richiedono sempre questo tipo di documento anche se la legge dice che asseverazione serve solo sulle spese sostenute al di sopra dei 10000 euro.
preferisco a questo punto scaricarli in 10 anni almeno la cifra la prendo per intero ma è fortemente incongruente ed discriminante il fatto che vengono colpiti sopratutto le famiglie che hanno delle piccole spese da cedere, la stessa cifra o poco più viene spesa da una persona che cede 10.000 euro e quindi a confronto una richiesta spropositata
al telefono chi risponde ti dice che loro seguono solo gli ordini impartiti da poste .
io devo cedere 1250 euro ed ho già speso 50 euro dal commercialista per invio pratica di cessione a poste , le poste si prendono 250 euro e poi ti chiedono dopo l'asseverazione che da un professionista costa 422 euro.
ora mi chiedo come fa uno nella mia situazione a rimetterci più della metà del credito ad operazione eseguita .
poste dovrebbe rendere visibili prima ai cittadini che richiedono sempre questo tipo di documento anche se la legge dice che asseverazione serve solo sulle spese sostenute al di sopra dei 10000 euro.
preferisco a questo punto scaricarli in 10 anni almeno la cifra la prendo per intero ma è fortemente incongruente ed discriminante il fatto che vengono colpiti sopratutto le famiglie che hanno delle piccole spese da cedere, la stessa cifra o poco più viene spesa da una persona che cede 10.000 euro e quindi a confronto una richiesta spropositata
salve mi unisco alle vostre proteste , anch'io dopo avere aperto il c/c alle poste , dopo avere speso soldi per inviare la richiesta all'agenzia delle entrate tramite CAAF , dopo avere speso 150 euro per l'invio della documentazione all'ENEA tramite il commercialista , mi ritrovo a discutere con un numero verde delle poste del fatto che non ho l'asseverazione , pure asserendo che la spesa sostenuta per una stufa a pellet è di 5000 euro ,cioè molto inferiore a quanto previsto dalla legge .Penso che seguirò il suo consiglio rivolgendomi ad un'associazione consumatori.
Ben buonasera, gli operatori del numero verde oltre a non saper dare risposte
mi confermano di non conoscere ne la tipologia ne tantomeno la quantità di documentazione richiesta .A loro dire il sistema operativo invia un unico elenco uguale per tutti.
Nella mail ricevuta, riportante i documenti da produrre, vi è un link, sembrerebbe che la compilazione ( del pdf ) anche nel campo b serva per le spese al disotto di 10.000 euro
mi confermano di non conoscere ne la tipologia ne tantomeno la quantità di documentazione richiesta .A loro dire il sistema operativo invia un unico elenco uguale per tutti.
Nella mail ricevuta, riportante i documenti da produrre, vi è un link, sembrerebbe che la compilazione ( del pdf ) anche nel campo b serva per le spese al disotto di 10.000 euro
Buongiorno, l'operatore di poste contattato oggi conferma che tutte le pratiche devono avere l'asseverazione, anche se gli importi sono inferiori o pari a 10.000 ero.Contrariamente saranno respinte
FAQ Agenzia delle Entrate:
"Un contribuente sostiene il 1° dicembre 2021 spese per interventi agevolabili in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro per i quali intende esercitare l’opzione per la cessione del credito. Qualora il 3 gennaio 2022 non abbia ancora trasmesso la relativa comunicazione di cessione all’Agenzia delle entrate è tenuto a richiedere il rilascio del visto di conformità e dell’asseverazione/attestazione della congruità delle spese?
L’articolo 1, comma 1, lett. b), del decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157, ha introdotto l’obbligo del rilascio del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese in caso di esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito anche per i Bonus diversi dal Superbonus. Con circolare del 29 novembre 2021, n. 16/E, è stato chiarito che tale obbligo “si applica, in via di principio, alle comunicazioni trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate a decorrere dal 12 novembre 2021”.
L’articolo 1, comma 29, lett. b), della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022), ha inserito - a decorrere dal 1° gennaio 2022 - nell’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, il comma 1-ter, il quale, alla lettera b), stabilisce che l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese previsto per la cessione del credito o lo sconto in fattura non si applica per i Bonus diversi dal Superbonus «alle opere già classificate come attività di edilizia libera ai sensi dell'articolo 6 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2018, o della normativa regionale, e agli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell'edificio, fatta eccezione per gli interventi di cui all'articolo 1, comma 219, della legge 27 dicembre 2019, n. 160».
L’articolo 1, comma 41, della legge di bilancio 2022, inoltre, ha abrogato il d.l. n. 157 del 2021, precisando che restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e facendo salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge.
Considerato che tale disposizione normativa entra in vigore il 1° gennaio 2022 si ritiene che la stessa trovi applicazione con riferimento alle comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito trasmesse all’Agenzia delle entrate a decorrere da tale data.
Ne deriva che per la spesa sostenuta, anche mediante lo sconto in fattura, il 1° dicembre 2021 per i sopra citati interventi agevolabili in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro (come detto, fatta eccezione per gli interventi ammessi al Bonus facciate), non ricorre l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese se la comunicazione di cessione è trasmessa all’Agenzia delle entrate a decorrere dal 1° gennaio 2022."
"Un contribuente sostiene il 1° dicembre 2021 spese per interventi agevolabili in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro per i quali intende esercitare l’opzione per la cessione del credito. Qualora il 3 gennaio 2022 non abbia ancora trasmesso la relativa comunicazione di cessione all’Agenzia delle entrate è tenuto a richiedere il rilascio del visto di conformità e dell’asseverazione/attestazione della congruità delle spese?
L’articolo 1, comma 1, lett. b), del decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157, ha introdotto l’obbligo del rilascio del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese in caso di esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito anche per i Bonus diversi dal Superbonus. Con circolare del 29 novembre 2021, n. 16/E, è stato chiarito che tale obbligo “si applica, in via di principio, alle comunicazioni trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate a decorrere dal 12 novembre 2021”.
L’articolo 1, comma 29, lett. b), della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022), ha inserito - a decorrere dal 1° gennaio 2022 - nell’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, il comma 1-ter, il quale, alla lettera b), stabilisce che l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese previsto per la cessione del credito o lo sconto in fattura non si applica per i Bonus diversi dal Superbonus «alle opere già classificate come attività di edilizia libera ai sensi dell'articolo 6 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 marzo 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2018, o della normativa regionale, e agli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell'edificio, fatta eccezione per gli interventi di cui all'articolo 1, comma 219, della legge 27 dicembre 2019, n. 160».
L’articolo 1, comma 41, della legge di bilancio 2022, inoltre, ha abrogato il d.l. n. 157 del 2021, precisando che restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e facendo salvi gli effetti prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge.
Considerato che tale disposizione normativa entra in vigore il 1° gennaio 2022 si ritiene che la stessa trovi applicazione con riferimento alle comunicazioni di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito trasmesse all’Agenzia delle entrate a decorrere da tale data.
Ne deriva che per la spesa sostenuta, anche mediante lo sconto in fattura, il 1° dicembre 2021 per i sopra citati interventi agevolabili in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro (come detto, fatta eccezione per gli interventi ammessi al Bonus facciate), non ricorre l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese se la comunicazione di cessione è trasmessa all’Agenzia delle entrate a decorrere dal 1° gennaio 2022."
Confermo stessa situazione. Incompetenza totale di poste che mette a disposizione un numero verde dove quasi mai si riesce a parlare con un operatore e per di più è tutta gente non formata che non sa nemmeno di che cosa di sta parlando. Ripetono frasette fatte e alla minima domanda più specifica iniziano un panegirico inconcludente. Vergognosi, per certi bonus chiedono documenti non previsti dalla normativa e poi non sono a disposizione per dare chiarimenti o per un confronto, uno deve dedurre che non sanno nemmeno loro come li vogliono. Però qualcuno avrà dei parametri per approvarli o meno quando arrivano?? Mi chiedo... Basterebbe saperli In modo da farli conformi senza perdere mesi in attesa di un esito per una pratica che poi sarà rigettata !
Unico modo parlando col commercialista è per quest'anno di fare il 730 e mettere le spese sostenute il prossimo anno quando alle poste avranno capito qualcosa e ci saranno stati sicuramente diverse contestazioni facciamo la cessione per il restante importo
Ciao, ho chiamato anche io più e più volte poste per capire come fare questa asseverazione.
Sono un tecnico , architetto, e proprio per miei famigliari devo fare una cessione a poste relativa a sostituzione di una vecchia caldaia con nuova a condensazione ( con annesse valvole e sistema di regolazione evoluto) . A parte le risposte assurde e spesso da incompetenti ricevute , vorrei sapere anche io come fare tale Asseverazione. Vogliono un computo? o una asseverazione in base a tabella congruità prezzi .... o come supponi anche tu una asseverazione che i lavori sono eseguiti? ... e meno male che lo faccio sostanzialmente per me .... fosse per qualche cliente farei anche una pessima figura. Il bello è che la loro è una pretesa che non solo non è corretta , ma è fondamentalmente discordante da quanto espresso nella legge.
Ma adesso gli enti si fanno leggi ad hoc?
Certo per quest'anno procederemo a detrazione irpef ( e per noi è possibile trattandosi di mini importi ) .... e comunque obbligati per il 2022 ( su spese del 2021) .... perchè poste "salta" il 2022 e quindi si può cedere solo dal 2023 !! Altra assurdità .
Sono un tecnico , architetto, e proprio per miei famigliari devo fare una cessione a poste relativa a sostituzione di una vecchia caldaia con nuova a condensazione ( con annesse valvole e sistema di regolazione evoluto) . A parte le risposte assurde e spesso da incompetenti ricevute , vorrei sapere anche io come fare tale Asseverazione. Vogliono un computo? o una asseverazione in base a tabella congruità prezzi .... o come supponi anche tu una asseverazione che i lavori sono eseguiti? ... e meno male che lo faccio sostanzialmente per me .... fosse per qualche cliente farei anche una pessima figura. Il bello è che la loro è una pretesa che non solo non è corretta , ma è fondamentalmente discordante da quanto espresso nella legge.
Ma adesso gli enti si fanno leggi ad hoc?
Certo per quest'anno procederemo a detrazione irpef ( e per noi è possibile trattandosi di mini importi ) .... e comunque obbligati per il 2022 ( su spese del 2021) .... perchè poste "salta" il 2022 e quindi si può cedere solo dal 2023 !! Altra assurdità .
Ciao Patrizio buonasera.
Come hai risolto alla fine?
Mi trovo nella tua stessa situazione.
Sto cendendo un credito di 1400 euro ma mi chiede l’ asseverazione, anche se per la legge non occorre per lavori sotto i 10000 euro.
Il probelma è che se non carico un file nonnmi fa proseguire.
Come hai risolto alla fine?
Mi trovo nella tua stessa situazione.
Sto cendendo un credito di 1400 euro ma mi chiede l’ asseverazione, anche se per la legge non occorre per lavori sotto i 10000 euro.
Il probelma è che se non carico un file nonnmi fa proseguire.
ciao ,io faccio il 730 e scarico la spesa normalmente , poi il prossimo anno quando anche poste avrà subito qualche lamentela si adatterà alla legislazione , potremo cedere il debito residuo .(ammesso che le spese siano oneste perchè su 1250 nel mio caso poste si tiene 250 e l'asseverazione mi costa 420 .
quindi ora ti prendi la 1 rata e nel 2023 fai la pratica per le restanti 9.
saluti
quindi ora ti prendi la 1 rata e nel 2023 fai la pratica per le restanti 9.
saluti
ho parlato con l'associazione di FEDERCONSUMATORI ,nessuno è in grado di dare spiegazioni perchè nessuno conosce la materia in maniera approfondita ,la risposta è la stessa di tutti, inviare la documentazione in possesso usando la PEC, poi aspettare. Le Poste dopo avere elargito soldi senza documenti ora chiudono tutto con pretesti illegali , che nessuno può contraddire
salve anny , anzichè inviare la documentazione tramite PEC ,ho seguito la procedura che POSTE mi ha inviato con una mail di risposta alla mia richiesta di cessione credito , tutto questo entrando nel sito delle poste direttamente dal mio c/c personale poste.
dovete obbligatoriamente inviare tutto quello che è richiesto dalla mail che poste vi manda altrimenti vi bloccano la procedura e cosa più triste potreste non potere più scaricarla regolarmente dal 730 in caso di diniego da poste .
Buongiorno, mi unisco alla vostra protesta !!
Anche a me l'operatore del numero verde di Poste ha precisato che senza il documento di asseverazione la pratica sara' automaticamente respinta a prescindere dall'importo dei lavori che nel mio caso non superano i 4000 euro per un nuovo impianto di caldaia installato pochi mesi fa.
Come è possibile una simile contraddizione tra la normativa statale e Poste Italiane?
Anche a me l'operatore del numero verde di Poste ha precisato che senza il documento di asseverazione la pratica sara' automaticamente respinta a prescindere dall'importo dei lavori che nel mio caso non superano i 4000 euro per un nuovo impianto di caldaia installato pochi mesi fa.
Come è possibile una simile contraddizione tra la normativa statale e Poste Italiane?
Buongiorno,
Poste Italiane è un intermediario finanziario privato e, nella propria autonomia negoziale, può riservarsi di non accettare l'acquisto del credito o di chiedere la documentazione ritenuta più opportuna, anche oltre ciò che prevede la normativa (quindi, asseverazione o visto di conformità anche per interventi in edilizia libera o al di sotto dei 10 mila euro). Lo stanno facendo anche altri istituti di credito, secondo me per disincentivare le operazioni di cessione dei minicrediti, scarsamente appetibili dalle banche e per i quali, spesso, i costi burocratici rendono non conveniente l'operazione anche per il cedente. Concordo con la soluzione di fruire della detrazione della prima rata sul 730, in attesa che il mercato (concorrenza tra le banche? Speriamo...) ci dia la possibilità di cedere le restanti quote dall'anno successivo.
Poste Italiane è un intermediario finanziario privato e, nella propria autonomia negoziale, può riservarsi di non accettare l'acquisto del credito o di chiedere la documentazione ritenuta più opportuna, anche oltre ciò che prevede la normativa (quindi, asseverazione o visto di conformità anche per interventi in edilizia libera o al di sotto dei 10 mila euro). Lo stanno facendo anche altri istituti di credito, secondo me per disincentivare le operazioni di cessione dei minicrediti, scarsamente appetibili dalle banche e per i quali, spesso, i costi burocratici rendono non conveniente l'operazione anche per il cedente. Concordo con la soluzione di fruire della detrazione della prima rata sul 730, in attesa che il mercato (concorrenza tra le banche? Speriamo...) ci dia la possibilità di cedere le restanti quote dall'anno successivo.
Buongiorno Patrizio, gentilmente sarei interessato a capire in che modo le poste , in caso di diniego , possono bloccare la procedura e non potere più scaricare il 730 , grazie!
Buonasera.Io ho caricato nel form per la asseverazione una autocertificazione di lavoro in edlizia libera e inferiore a 10k euro in cui non era necessaria nessuna asseverazione e la pratica è passata.Ora non e' piu in lavorazione ma è in "attesa cliente in ufficio postale".Devo andare domani per delle firme per il perfezionamento del contratto
ciao le poste non possono impedirti di scaricare nel 730 , le spese che hai fatto , possono solo bloccare la procedura di cessione del credito diretto a loro se la documentazione non è completa .mi pare strano che ( fra ) che scrive sotto che gli è bastata una autocertificazione di asseverazione .
boooo può anche darsi che in questi due mesi sia cambiato qualcosa non ci sono più stato dietro sinceramente per la spesa che devo recuperare io regalare a poste la metà non mi và proprio, e quindi scarico nel 730.mi fido di più dell'agenzia delle entrate , almeno arrivano sicuro e TUTTI ..
saluti
boooo può anche darsi che in questi due mesi sia cambiato qualcosa non ci sono più stato dietro sinceramente per la spesa che devo recuperare io regalare a poste la metà non mi và proprio, e quindi scarico nel 730.mi fido di più dell'agenzia delle entrate , almeno arrivano sicuro e TUTTI ..
saluti
E' ufficiale....!!!! Dopo incontro mercoledi 18 su appuntamento in poste dove mi hanno fptto firmare un questionario, ieri venerdi 20 mi è arrivata mail di poste di accettazione pratica.Quindi basta autocertificazione classica in cui si dichiara che il lavoro è in edilizia libera ( nel mio caso fotovoltaico da 15000 euro) o inferiore ai 10k euro e non necessita quindi di asseverazione di congruita prezzi.Come dati del dichiarante ho messo ovviamente i miei .Non credo che sia stata l'intelligenza di un valutatore in particolare...credo che debbano fare cosi per tutti....Vi aggiorno appena arrivano i soldini....
Ciao buonasera Fra
Dove va fatta e da chi questa “ autocertificazione classica” in cui si dichiara che il lavoro è inferiore ai 10000 euro ??
Dal commercialista?
Dal geometra?
Dove va fatta e da chi questa “ autocertificazione classica” in cui si dichiara che il lavoro è inferiore ai 10000 euro ??
Dal commercialista?
Dal geometra?
Buongiorno Fra,
per autocertificazione classica si intende una dichiarazione sostitutiva di atto notorio?
per autocertificazione classica si intende una dichiarazione sostitutiva di atto notorio?
Come mai l asseverazione ti costa 420€? Il mio geometra mi ha detto che costa il 3% dei lavori fatti quindi a fronte di una spesa di 1250€ dovresti spendere una 40ina di €
Buongiorno una domanda. I bonifici per i lavori devono partire per forza dal conto corrente delle poste oppure possono partire da un altro conto corrente? naturalmente sempre intestato alla persona che esegue i lavori e richiedere il credito d'imposta. Grazie
Fra buongiono.la mia pratica è stata respinta( importo inferiore a 10.000 euro detrazione al 50% per ristrutturazione)causa: documentazione non conforme e non completa.Il numero verde non sa dare indicazioni inerenti alla motivazione .
Se capisco bene non sei ricorso ad un Ing. per asseverare la spesa, ma il documento Copia di una dichiarazione del medesimo Intermediario Fiscale, esclusivamente nella forma reperibile al seguente link e stato compilato dall'intermediario fiscale ( commercialista)riportando i suoi dati
Se capisco bene non sei ricorso ad un Ing. per asseverare la spesa, ma il documento Copia di una dichiarazione del medesimo Intermediario Fiscale, esclusivamente nella forma reperibile al seguente link e stato compilato dall'intermediario fiscale ( commercialista)riportando i suoi dati
guarda c'e anche l'assicurazione da pagare non penso che due professionisti prendano una 40 ina di euro per farti le pratiche a me hanno chiesto questo e non mi sono posto il problema di cercare altrove.
Si. Tutto come richiesto tranne che per asseverazione in cui ho caricato una mia autocertificazione.Pratica accolta
Ciao Fra, potresti riassumere e magari dare delle info sul modello che hai presentato come autocertificazione? Grazie mille
MIEI CARI SERVIREBBE UN POCHINO DI CHIAREZZA ..NON CI STIAMO A CAPIRE NIENTE .
LE POSTE OPERANO IN MANIERA NON CONGRUA VEDO DAI COMMENTI CHE METTETE SAREBBE UTILE CAPIRE SE LO FATE COME PRIVATI O COME AZIENDA .
GRAZIE
LE POSTE OPERANO IN MANIERA NON CONGRUA VEDO DAI COMMENTI CHE METTETE SAREBBE UTILE CAPIRE SE LO FATE COME PRIVATI O COME AZIENDA .
GRAZIE
In generale credo che una class action sia necessaria: le poste rifiutano il credito anche ad un privato e non c'è modo di sapere la motivazione pertanto se il commercialista ha commesso un qualche errore nell'invio o nella documentazione o sui tempi di comunicazione del contratto alle Agenzie delle Entrate non c'è modo di saperlo: io da professionista e con altri clienti che dovrebbero cedere il credito alle Poste sono bloccata e non so cosa fare. arch Rosamaria Sorge
Anche io ho caricato l'autocertificazione al posto dell'asseverazione tecnica e la pratica non è stata accolta per mancanza di asseverazione.
Questa sera ho avuto anche io la "sentenza" da Poste Italiane.Quello che mi fa più rabbia è il fatto che intanto sto pagando da 6 mesi la quota di 6 euro per la tenuta del conto corrente.Moltiplicate per il numero dei correntisti che si sono fatti abbindolare poi ditemi se l'affare lo hanno fatto loro o noi.
@desnip se hai sostenuto la spesa di ristrutturazione detrai nei 10 anni con una quota annuale. La cessione era comoda per avere in un'unica soluzione la somma ..ma a quanto vedo sembra sempre più difficile.