Buongiorno a tutti,
il committente ha dato incarico ad un'unica ditta per il rifacimento di impianto elettrico ed idrico sanitario. Questa ditta ha anche realizzato un piccolo tavolato interno su suggerimento del committente, generando dunque l'obbligo di una CILA che in questo caso sarà tardiva, in quanto i lavori sono ancora in corso.
Nella Visura Camerale della ditta quest'ultima ha come codice Ateco il num 43.21.01 che non contempla interventi oltre quelli di natura impiantistica. Quindi la realizzazione di tavolati interni non è inclusa nel codice sopra descritto.
Dovendo dunque presentare una CILA tardiva e dovendo indicare la ditta che sta eseguendo i lavori come mi comporto davanti a questa mancanza di requisito tecnico-professionale della ditta per le opere che sto denunciando nella CILA?
La verifica dei requisiti tecnico-professionali è in capo al committente, ma noi progettisti e DL in che misura concorriamo in questa responsabilità?
Grazie in anticipo.
LelloPL : [post n° 461267]
Verifica requisiti tecnico professionali
Una ditta impianti può eseguire solo lavori edili accessori all'attività impiantistica.
Consiglio di far firmare al committente una autocertificazione ITP dell'impresa in questione.
Consiglio di far firmare al committente una autocertificazione ITP dell'impresa in questione.
La pratica CILA da presentare sarà in sanatoria per lavori in corso d'esecuzione (con relativa sanzione a forfait a carico del committente), e l'impresa presente della CILA dovrà essere un'impresa edile. (codice ateco - descrizione visura camerale)
In linea generale l'idoneità tecnico professionale sta in capo al committente che ha la facoltà di scelta a chi affidare i lavori sia cantieristici che progettuali. In caso di presenza di CSP/CSE e responsabile dei lavori sono queste figure reputate a verificare l'idoneità delle maestranze per conto del committente, che in caso di grave carenze lo devono far presente al committente. La legge inoltre prevede in capo al committente "la culpa eligendo" il fatto che si sia affidato a tecnici non adeguati al compito assegnato o che non hanno svolto in modo adeguato la propria attività
In linea generale l'idoneità tecnico professionale sta in capo al committente che ha la facoltà di scelta a chi affidare i lavori sia cantieristici che progettuali. In caso di presenza di CSP/CSE e responsabile dei lavori sono queste figure reputate a verificare l'idoneità delle maestranze per conto del committente, che in caso di grave carenze lo devono far presente al committente. La legge inoltre prevede in capo al committente "la culpa eligendo" il fatto che si sia affidato a tecnici non adeguati al compito assegnato o che non hanno svolto in modo adeguato la propria attività