buongiorno io ho provveduto a spostare la cucina nel salone facendo un angolo cottura
vicino alla cucina c'è una finestra con affaccio in chiostrina e poi ho due grandi finestre nel salone. ho provveduto a fare i lavori ed ora devo sistemare la planimetria ma mi hanno detto che la cucina non può avere un affaccio in chiostrina. è così il fatto che sia nel salone con altre 2 finestre non conta?
sabrina : [post n° 461502]
spostamento cucina con affaccio misto
le consiglio di affidarsi ad un tecnico di fiducia.
dipende da quali modifiche siano state fatte.
le stesse probabilmente dovevano essere comunicate al comune e necessiteranno di una variazione catastale.
il tecnico valuterà se lo spostamento della cucina sia idoneo o se sarà necessario procedere ad accorgimenti ulteriori (es. rilevazione gas ed espulsione cappa).
dipende da quali modifiche siano state fatte.
le stesse probabilmente dovevano essere comunicate al comune e necessiteranno di una variazione catastale.
il tecnico valuterà se lo spostamento della cucina sia idoneo o se sarà necessario procedere ad accorgimenti ulteriori (es. rilevazione gas ed espulsione cappa).
purtroppo non ho un tecnico di fiducia e mi sto affidando all'architetto che è anche agente immobiliare che provvederà a vendere anche la mia casa. ho provveduto a fare un angolo cottura in salone facendo tutto elettrico quindi non c'è gas. e la cosa che mi preme sapere è se questo architetto mi dice che si può fare e presenta il progetto al comune, se dovesse uscire fuori qualche problema di chi è la responsabilità dell'architetto? altra cosa è vero o non è vero che un angolo cottura non può affacciare in chiostrina? questo purtroppo non è chiaro.
mha sull'angolo cottura che non possa affacciare su una chiostrina non l'ho mai sentito dire. forse il problema potrebbe essere l'uscita dei fumi della cappa che eventualmente si potranno mandare altrove sempre non sia una cappa con carboni attivi.
dovrà presentare una CILA in sanatoria per lavori già eseguiti con relativa sanzione da 1000€ e nuovo accatastamento - questo è l'iter.
la responsabilità del progetto è del professionista ma prima di firmare lei il progetto verifichi che corrisponda effettivamente allo stato dei luoghi.
dovrà presentare una CILA in sanatoria per lavori già eseguiti con relativa sanzione da 1000€ e nuovo accatastamento - questo è l'iter.
la responsabilità del progetto è del professionista ma prima di firmare lei il progetto verifichi che corrisponda effettivamente allo stato dei luoghi.
A prescindere dal fatto che un architetto che fà anche agente immobile, non è possibile per conflitto deontologico assoluto (al contrario, un agente che si spaccia per architetto sarebbe anche peggio), la responsabilità è in capo al tecnico che assevera la conformità delle opere ai regolamenti ed alle norme vigenti.
Tuttavia in molte circostanze il problema non si pone poichè non è possibile sanare a monte.
Per rispondere alla domanda occorre conoscere il regolamento locale che il professionista in quanto tale dovrebbe conoscere ampiamente: non si tratta di darLe una opinione, ma un fatto oggettivo.
Tuttavia in molte circostanze il problema non si pone poichè non è possibile sanare a monte.
Per rispondere alla domanda occorre conoscere il regolamento locale che il professionista in quanto tale dovrebbe conoscere ampiamente: non si tratta di darLe una opinione, ma un fatto oggettivo.
Buongiorno si l'iter lo conosco non è quello il problema. Quello che voglio capire io è se la mia situazione è sanabile e che quindi non incorrero in problemi futuri. Io ho tutto ad induzione è tutto elettrico ed ho una semplice cappa. Ne approfitto per chiedere un'altra cosa, se questo architetto mi fa i lavori presenta il progetto e mi sanano la planimetria, dal momento che vendo casa e viene il perito tecnico del compratore può contestare che invece il lavoro non è a norma? Questa storia della cucina che non può stare in chiostrina mi sta facendo impazzire perché c'è chi mi dice una cosa e chi un'altra è ho paura di avere io problemi successivamente. Grazie mille
Perché un architetto non può fare l'agente immobiliare? Anzi io lo vedevo come un valore aggiunto. Comunque che io sappia sono architetti c'è scritto anche sulle loro firme. Quindi questo deve farmi preoccupare? Cosa intende con non si può sanare a monte? E comunque si io non voglio un'opinione voglio capire qual è la regola esatta. Io sono di Roma. Grazie mille
Sabrina, le risposte sono state date.
Non c'è altro da aggiungere, ha nominato un tecnico che avrà modo di sistemare la situazione verificandola con i regolamenti edilizi di Roma.
Se, per qualsiasi cosa, un domani le sorge un problema sarà suo diritto citare il professionista.
Purtroppo qui non abbiamo la bacchetta magica, visto che lo paga saprà seguirla al meglio o almeno si spera.
Non c'è altro da aggiungere, ha nominato un tecnico che avrà modo di sistemare la situazione verificandola con i regolamenti edilizi di Roma.
Se, per qualsiasi cosa, un domani le sorge un problema sarà suo diritto citare il professionista.
Purtroppo qui non abbiamo la bacchetta magica, visto che lo paga saprà seguirla al meglio o almeno si spera.
"Perché un architetto non può fare l'agente immobiliare?" per conflitto di interessi (obbligo deontologico inderogabile).
"Cosa intende con non si può sanare a monte? "
Intendo che senza aver studiato la specifica situazione non vi una certezza assoluta: ogni caso è a sé e va analizzato (fattibilità).
"E comunque si io non voglio un'opinione voglio capire qual è la regola esatta. Io sono di Roma"
La regola "esatta" è che, a Roma, la cucina non può affacciare in chiostrina: non possono esserci "pareri" discordanti poichè è scritto nel regolamento edilizio (art. 33), e pertanto è un fatto oggettivo ed ineludibile.
"Cosa intende con non si può sanare a monte? "
Intendo che senza aver studiato la specifica situazione non vi una certezza assoluta: ogni caso è a sé e va analizzato (fattibilità).
"E comunque si io non voglio un'opinione voglio capire qual è la regola esatta. Io sono di Roma"
La regola "esatta" è che, a Roma, la cucina non può affacciare in chiostrina: non possono esserci "pareri" discordanti poichè è scritto nel regolamento edilizio (art. 33), e pertanto è un fatto oggettivo ed ineludibile.