Buongiorno,
espongo il mio problema. Ho depositato una Cila in un Comune che utilizza il Regolamento Locale d'Igiene Titolo III° Regione Lombardia del 1990. Nell'appartamento ho ricavato due bagni nello spazio in cui prima ne stava solo uno.
Uno dei due ha superficie 4 mq, ha la finestra con la dimensione richiesta nel regolamento, ha wc, bidet, doccia, lavabo, è disimpegnato su una camera. L'altro è cieco, ha wc, doccia, lavabo, è disimpegnato sul salotto.
L'ufficio tecnico mi ha respinto la Cila sostenendo che il bagno principale, quello da 4 mq, NON può essere disimpegnato sulla camera, ma deve essere accessibile dalla zona giorno. Giuro che non ho trovato scritto niente, nel regolamento, che renda verosimile questa interpretazione.
Mi dareste un vostro parere?
Grazie mille
chenervi : [post n° 461930]
Cila respinta per interpretazione Regolamento Igiene
il regolamento aggiornato è chiaro all'art. 3.4.71. A meno che il regolamento edilizio non sia più restrittivo...
Grazie :)
Il regolamento edilizio non è più restrittivo. Mi dicono, al telefono e via mail personale, che lo dice il regolamento di igiene. Eppure questa cosa che il bagno principale debba essere accessibile dalla zona giorno non sta scritta da nessuna parte.
L'art. 3.4.71 è rispettato e quindi penso il progetto non sia contestabile, però dal Comune insistono a dare questa interpretazione.
Il regolamento edilizio non è più restrittivo. Mi dicono, al telefono e via mail personale, che lo dice il regolamento di igiene. Eppure questa cosa che il bagno principale debba essere accessibile dalla zona giorno non sta scritta da nessuna parte.
L'art. 3.4.71 è rispettato e quindi penso il progetto non sia contestabile, però dal Comune insistono a dare questa interpretazione.
Io sono in Toscana, però di fatto per bagno privato si considera quello con accesso da una camera (anche nel gergo comune si intende questo), quindi a logica quello principale non può avere accesso dalle camere ma da disimpegni, soggiorno...
Fatti dire quali articoli del regolamento di igiene riportano questa interpretazione. Non possono dire genericamente "il regolamento" ma devono motivare nel dettaglio col riferimento preciso
Secondo me non c'è molto da interpretare, è un po' questione di buon senso, se te accedi da una camera è un bagno privato
Sono riuscita a parlare con il responsabile di Ats della zona. Dal loro punto di vista non c'è niente di scorretto. Ats non fa distinzione tra bagno principale è secondario, loro semplicemente considerano bagno 1 e bagno 2; da un punto di vista igienico sanitario non gli interessa se dalla camera di accede al bagno con finestra o al bagno senza, come è logico che sia. Ci sono due bagni, decido io (proprietario), come collocarli. Punto. Meno male, almeno sto serena.
Grazie per le vostre risposte
Grazie per le vostre risposte
Meno me dai! Mi dici per mia utilità eventuale che fai adesso con il comune che ha respinto la Cila per favore? Cioè basta una PEC...
Se intendono fare distinzione fra pubblico e privato all'interno di una casa non hanno le idee molto chiare
accademiablu, in lombardia da nessuna parte nel regolamento di igiene si usa il termine bagno privato. ho riportato apposta l'articolo di riferimento per aiutare il collega, che DEVE farsi dire dal suo UT di riferimento gli articoli specifici per cui non accettano la soluzione progettuale che, per ats, è invece del tutto legittima. non ingenerare confusione: siamo tecnici, usiamo termini appropriati, desunti dalla norma, e non di "gergo comune" (ad esempio, la piantina è quella in vaso...)
Archifra proprio perchè sono un tecnico so che esiste una distinzione tra un bagno privato, quindi ad uso esclusivo di una camera, e bagno "pubblico/comune/principale" o come lo vuoi chiamare, che è il bagno appunto principale dell'abitazione e che deve essere quello munito di tutti i sanitari ed essere conforme alle norme igienico-sanitarie e quindi anche dimensionali. Non serve essere un Tecnico ma usare la logica, ti faccio un banale esempio, se occorresse fare l'adattabilità per i disabili, mi spieghi come la fai di un bagno posto all'interno di una camera (quindi che tu ne voglia dire di fatto ad uso privato di quella camera)?! Comunque bene che abbia risolto. Sono però curiosa di sapere se il comune recepisce e come l'indicazione