Buongiorno,
sono un tecnico incaricato dal proprietario di un complesso immobiliare composto dalle seguenti unità, autonomamente accatastate e funzionalmente indipendenti:
- un’abitazione unifamiliare terra-tetto rurale (classe A4)
- un annesso agricolo terra-tetto (classe C2)
Si intende compiere, per la sola unità immobiliare C2, una serie di opere volte alla trasformazione dell’annesso agricolo in abitativo con contestuale cambio di destinazione d’uso.
Tra gli interventi sono previsti anche lavori di miglioramento sismico, riducendo di due classi di rischio il certificato sismico dell’immobile e usufruendo, per questa quota parte di opere, delle detrazioni previste dal Decreto-legge 19 maggio 2020, (Superbonus).
In merito al mio caso specifico vi sottopongo alcuni quesiti:
1) La scadenza del 31 dicembre 2022 deve essere rispettata per le sole opere di miglioramento sismico, che accedono alle detrazioni previste dal Superbonus, oppure per la totalità degli interventi volti alla trasformazione ed al cambio di destinazione d’uso dell’immobile sopra descritto?
2) Nel caso in cui anche i lavori di miglioramento sismico si protraessero oltre i termini previsti, ovvero del 31 dicembre 2022, sarà possibile accedere alle detrazioni dei bonus ordinari, ovvero del Sismabonus 80%?
3) Se venissero rispettate le scadenza del 30% e 60% dello stato di avanzamento lavori delle opere di miglioramento sismico, che accedono alle detrazioni previste dal Superbonus, ma non quella della fine lavori entro il 31 dicembre 2022, passeranno a detrazione ordinaria, ovvero Sismabonus 80% la sola restante parte di opere incompiute oppure la totalità dei lavori?
Confido in una vostra risposta per avere conferma della mia personale interpretazione del DL in questione.
Grazie
Alfredo M : [post n° 461997]