Buonasera a tutti.
Un cliente che vive a 400 km di distanza, mi ha consultato per delle prestazioni professionali presso la Sua sede. Mi sono recata sul posto tre volte, di cui una per il rilievo. L'incarico si articolava in due distinti contratti, uno per immobile. Di uno nonostante mi sia stato firmato, non ho mai ricevuto acconto. Sono state eseguite prestazioni su questo, persino sollecitate. Le prestazioni relative all'altro sono state onorate.
Tralasciando l'importo delle prestazioni già straordinariamente agevolato, non aver conteggiato ore ed ore di telefonate (il mio avvocato segna pure i minuti di conversazione telefonica...), non aver conteggiato nè il mio tempo nè quello del collaboratore per le trasferte, ho messo in conto almeno il rimborso kilometrico, che mi è stato contestato adducendo che non era riportato in contratto (ma non è un compenso nè è quantificabile prima, giusto? Visto che mi è stato chiesto di volta in volta di recarmi lì). Inoltre nel contratto si parla sempre di compensi, sono elencate le attività e vi è la clausola che "è escluso tutto quanto non espressamente menzionato".
Quindi non me li hanno voluto pagare e siccome ho fatto l'errore che il saldo era del 50% dietro consiglio di un collega, in definitiva non mi hanno rimborsato questi costi vivi.
Gli operai prendono 250 euro al giorno di Diaria, quando sono fuori. Io non ho messo in conto nemmeno il tempo ed i pasti, ma almeno benzina ed autostrada calcolata come tabelle Aci, mi sembrano proprio il minimo oltre che l'ovvio.
Voi come vi regolate? Sia in contratto che dopo come in questo caso?
E per i contratti firmati (ed attività iniziate) ma di cui non arriva acconto e nemmeno saldo?
Io sono aberrata di quanta ingratitudine ci sia in giro. Non solo non volevo assumere questi incarichi lontani, ma di fatto mi hanno anche unilateralmente imposto di rifonderci le spese...
LiberaMa83 : [post n° 462624]
Rimborsi spese
Le spese anche se indicative, forfettarie o secondo specifica modalità di calcolo devono essere comunque sempre esposte nel preventivo/contratto per essere esigibili. Di solito è sufficiente una formula del tipo:
Il COMMITTENTE riconosce a margine degli onorari i seguenti rimborsi relativi alla copertura delle spese (...):
a) un compenso forfettario pari ad un importo/percentuale di ___________ comunque concordato preliminarmente nel preventivo;
b) gli importi effettivi delle spese sostenute ed anticipate dallo Studio, che saranno in tal caso analiticamente dettagliate ed introdotte nelle successive comunicazioni tra le parti.
Senza acconto dell'incarico teoricamente non avresti dovuto nemmeno rispondere alle telefonate, figuriamoci prestare servizi "a domicilio".
Il COMMITTENTE riconosce a margine degli onorari i seguenti rimborsi relativi alla copertura delle spese (...):
a) un compenso forfettario pari ad un importo/percentuale di ___________ comunque concordato preliminarmente nel preventivo;
b) gli importi effettivi delle spese sostenute ed anticipate dallo Studio, che saranno in tal caso analiticamente dettagliate ed introdotte nelle successive comunicazioni tra le parti.
Senza acconto dell'incarico teoricamente non avresti dovuto nemmeno rispondere alle telefonate, figuriamoci prestare servizi "a domicilio".
Io solitamente stimo tutto questo in via preliminare e metto tutto nel calderone, senza fare distinzioni fra prestazione e spese/rimborsi ... si fa sempre fatica a farseli pagare
Quoto archspf: senza acconto non dovevi nemmeno incominciare. Era già un campanello d'allarme.