Ho ereditato un'appartamento costruito prima del 1967 e ristrutturato nel 1994.
Le planimetrie catastali sono obsolete e nell'idea di venderlo intendo effettuare l'aggiornamento. Nelle vecchie planimetrie non è presente un secondo bagno (ricavato sempre nel 1994 riducendo le dimensioni di una stanza senza alterazione della volumetria), il comune in cui si trova l'appartamento non riesce a risalire al fatto per cui fosse stata ai tempi presentata una dia in quanto dal loro archivio, pare, si possa risalire a pratiche inoltrate fino a vent'anni fa. Il professionista a cui mi sono rivolto mi ha detto che la cosa migliore sia quella di presentare una scia in sanatoria e così sta facendo. La mia domanda: posso chiedere il bonus del 50% in fattura sulla parcella del Tecnico? Se si, potreste fornirmi qualche riferimento legislativo in materia? Grazie
Tiziano : [post n° 463856]
SCIA e Bonus 50%
Qualora non esista un titolo edilizio la situazione va regolarizzata dal punto di vista urbanistico e solo poi catastale. Non esiste peraltro "aggiornamento" catastale sulla base dell'effettivo stato dei luoghi, se questi non è legittimo.
Non potrà mai richiedere una detrazione fiscale su uno stato irregolare anche se relativa a spese per pratiche di sanatoria.
Il riferimento lo trova nel DPR 380/2001 all'art. Art. 49 (L) - Disposizioni fiscali, ovvero in tutte le guide dell'ADE, ma soprattutto nella giurisprudenza consolidata.
Non potrà mai richiedere una detrazione fiscale su uno stato irregolare anche se relativa a spese per pratiche di sanatoria.
Il riferimento lo trova nel DPR 380/2001 all'art. Art. 49 (L) - Disposizioni fiscali, ovvero in tutte le guide dell'ADE, ma soprattutto nella giurisprudenza consolidata.
quoto archspf e aggiungo che non credo sia stata presentata una Dia nel 1994 (l'introduzione mi pare risalga al 1996).
All'epoca al massimo per opere interne si presentava un art. 26 l. 47/85, ma per opere "minori", non so se la realizzazione di un nuovo bagno potesse rientrare. Probabile che interventi simili richiedessero almeno una autorizzazione edilizia.
Cmq il fatto che un comune abbia un archivio relativo solo agli ultimi 20 anni mi pare davvero assurdo.
All'epoca al massimo per opere interne si presentava un art. 26 l. 47/85, ma per opere "minori", non so se la realizzazione di un nuovo bagno potesse rientrare. Probabile che interventi simili richiedessero almeno una autorizzazione edilizia.
Cmq il fatto che un comune abbia un archivio relativo solo agli ultimi 20 anni mi pare davvero assurdo.