Buongiorno,
Ho chiesto a un architetto di ristrutturare un magazzino e trasformarlo in abitazione (con pagamento già effettuato delle relative pratiche burocratiche in comune e presentazione del progetto). Siamo arrivati al progetto definitivo, ma purtroppo i lavori non inizieranno mai, perché il preventivo era legato a un bonus 110% che non è andato a buon fine, per mancanza di liquidità. Il professionista sarà sicuramente pagato e, oltrettutto, ha ricevuto l'acconto, come da contratto, ma la mia domanda è: per il progetto e per le attività fin qui svolte, quale può essere la parcella dovuta? Senza ovviamente pretendere una cifra esatta, 1000? 5000? 10000?
Aggiungo che il preventivo era di circa 130.000€, cifra che da subito non rientrava nel mio budget, e l'architetto ne era stato prontamente informato, ma ha insistito per andare avanti con il famigerato bonus, rassicurandomi che si sarebbe concluso tutto nel migliore dei modi (non è andata così e questo non è certo colpa dell'architetto, ma su suo consiglio siamo comunque arrivati al punto di non poter procedere, io mi sarei fermato mesi fa, facendo risparmiare a entrambi tempo e energie)
Grazie per l'aiuto,
Manuele
Manu : [post n° 466205]
Lavori mai iniziati
Se, come leggo, c'era un incarico (contratto) sottoscritto dalle parti, presumo prevedesse anche come muoversi e cosa sarebbe accaduto (anche a livello di compensi) nell'ipotesi di revoca o interruzione del medesimo. In caso affermativo, credo fosse sua facoltà/dovere fermare il procedimento quando riteneva non fosse più opportuno proseguire.
Nello stesso conferimenti d'incarico, poi, i compensi dovrebbero essere esplicitati, ergo, risulta inutile discutere se gli importi siano equi, risultando accettati dal momento della sottoscrizione.
Nello stesso conferimenti d'incarico, poi, i compensi dovrebbero essere esplicitati, ergo, risulta inutile discutere se gli importi siano equi, risultando accettati dal momento della sottoscrizione.
E cmq non si può sparare una cifra così, 1000, 5000, 10000.... Dipende dal progetto, dall'importo lavori, ecc.
Sta proprio qui il problema, il contratto risulta molto dettagliato sui compensi dovuti, ma sul tema non dice nulla.
Dopo tante rassicurazioni e tanti "fidati, ho fatto centinaia di pratiche come la tua, tutte a buon fine", sarà la delusione, ma inizio a mettere in dubbio un po' tutto.
Grazie comunque, apprezzo molto le vostre risposte
Dopo tante rassicurazioni e tanti "fidati, ho fatto centinaia di pratiche come la tua, tutte a buon fine", sarà la delusione, ma inizio a mettere in dubbio un po' tutto.
Grazie comunque, apprezzo molto le vostre risposte
Manu, una cifra è impossibile da confermare o meno. Siamo in libero mercato ed i fattori sono molteplici. Se hai firmato un contratto, lo devi rispettare. Tieni conto che se il lavoro era inizialmente previsto per il bonus, la parcella, molto facilmente, rispettava i parametri di legge per l'agevolazione.
mi sembra strano che il contratto non riporti le clausole di pagamento, recesso o altro.
comunque il lavoro eseguito va pagato fino a quel momento.
se compri le mele dal fruttivendolo e poi non le mangi e marciscono, mica ti fai rimborsare.
il bonus non può essere portato avanti, ok, quindi pagherai quanto svolto fino ad ora dal professionista.
sarò il professionista a quantificare il dovuto in base alla complessità e quantitativo di cose fatte, poi se lei ritiene esagerata la parcella può serenamente chiederne la revisione all'ordine di appartenenza del suo tecnico, sapendo però che l'ordine potrebbe deliberare a favore del tecnico
comunque il lavoro eseguito va pagato fino a quel momento.
se compri le mele dal fruttivendolo e poi non le mangi e marciscono, mica ti fai rimborsare.
il bonus non può essere portato avanti, ok, quindi pagherai quanto svolto fino ad ora dal professionista.
sarò il professionista a quantificare il dovuto in base alla complessità e quantitativo di cose fatte, poi se lei ritiene esagerata la parcella può serenamente chiederne la revisione all'ordine di appartenenza del suo tecnico, sapendo però che l'ordine potrebbe deliberare a favore del tecnico
Grazie dell'informazione, non conoscevo questa possibilità. Spero non sarà necessaria, ma la terrò in considerazione
Buona giornata
Buona giornata
Soprattutto, se si tratta di conferimento d'incarico per opere superbonus, dovrebbe (nel senso che conviene a tutti) essere esplicitato cosa succede nel caso in cui non si riesca ad accedere all'incentivo, magari in funzioni delle ragioni che portano ad abortire l'operazione. Quantomeno, un tecnico sveglio, a propria tutela, dovrebbe prevedere uno scarico di responsabilità in caso l'intervento non vada in porto per cause che non dipendono dalla propria volontà (a titolo d'esempio: aumento dei costi e conseguente sforamento budget committenza, cambio delle regole in corso, ecc).
