Da fine agosto per la cessione del credito dei bonus (in particolare mi riferisco a quello al 50%), Poste ha introdotto un nuvo modulo da aggingere alla documentazione e che deve essere firmato da "Responsabile dei servizi di asseverazione tecnica". Questa figura non è citata da alcun articolo di legge ne da alcuna circolare dell'ADE ma è stata inventata di sana pianta da Poste con la funzione di essere l'interlocutore diretto su cui rivalersi in caso emergessero irregolarità con l'ADE.
Cercando di interpretare chi possa essere la persona che deve ricoprire questa figura di "superasseveratore" non vi è alcuna descrizione chiara di quale tecnico abilitato si parli, potrebbe un architetto come un commercialista. Leggendo il modulo una parte delle richieste è fatta verso i tecnici edili ma altre non sono di loro competenza. Quindi il "superasseveratore" dovrebbe farsi carico dell'intera pratica incluse porzioni appunto che non sono di sua competenza, aggravando la sua responsabilità, che oltretutto non è coperta da alcun tipo di polizza, neanche quella per le asseverazioni. Per cui non esiste tutela alcuna. Purtroppo fin dall'inizio è passata la voce, probabilmente per assonanza che il tecnico che ha svolto l'asseverazione sia d'uopo anche ilsuperasseveratore o meglio il "Responsabile dei servizi di asseverazione tecnica" producendo ulteriore caos su questa figura, che è totalmente scissa dalla pratica edilizia e dall'asseveraziono che a loro fine producono anche il termine dell'incarico da parte del tecnico. Infatti sul modulo di poste vi è scritto che "il soggetto, deve essere “incaricato dal cedente (e a spese del medesimo)” etc. quindi trattasi di nuovo incarico che non fa altro che mortificare la profesisone dei tecnici, anche quelli non edili. Comunque gli Ordini si sono mossi e i l5 ottobre 2022 hanno scritto una lettera di diffida verso Poste con la richiesta di ritirare più presto suddetto modulo perché le asseverazioni già sono garanzia di loro natura.
Detto questo vorrei sapere se qualche tecnico si è trovato nella condizione di dover approntare questo spinoso problema che di certo non va affrontato a cuor leggero.
Io al momento non l'ho firmata e attendo chiarimenti. Anche dal punto di vista assicurativo non si capisce se per questa asseverazione serve la polizza richiesta per le asseverazioni art.119 Legge 77/2020 oppure è "coperta" da quella di responsabilità civile che tutti noi professionisti dobbiamo avere. Stiamo alla finestra ma con tanto magone e incazzatura dei nostri clienti.
Parrebbe che il cessionario, Poste in questo caso, abbia da poche ore sospeso la cessione del credito.
Curioso (o scandaloso) come questo mostro creato dall'incompetenza di chi ci governa(va) finisca sempre per rivelarsi una lama a doppio taglio per chi deve averci a che fare per lavoro e/o per chi vorrebbe usufruirne legalmente ed onestamente. Oltre al danno, la beffa, chi si è tuffato nel meccanismo quale parte "passiva" semplicemente lucrando sulla necessità di cedere crediti, ora tiene il coltello dalla parte del manico, si inventa adempimenti e mette tutti in difficoltà.
Curioso (o scandaloso) come questo mostro creato dall'incompetenza di chi ci governa(va) finisca sempre per rivelarsi una lama a doppio taglio per chi deve averci a che fare per lavoro e/o per chi vorrebbe usufruirne legalmente ed onestamente. Oltre al danno, la beffa, chi si è tuffato nel meccanismo quale parte "passiva" semplicemente lucrando sulla necessità di cedere crediti, ora tiene il coltello dalla parte del manico, si inventa adempimenti e mette tutti in difficoltà.