Buongiorno,
sono una giovane disegnatrice (non ancora iscritta all'albo da Architetto) e sto lavorando in uno studio con tipologia di prestazione occasionale. Ora mi trovo che dovrei aprire partita IVA, ma tra pochi mesi vorrei andare a lavorare all'estero per un periodo (per ora indefinito).
Cosa mi consigliate di fare? Aprire partita iva comunque e poi chiuderla? O posso comunque lasciarla aperta anche se non sono in Italia?
Oppure aspettare ancora ad aprirla?
Grazie in anticipo per qualunque risposta
Licia : [post n° 469741]
Partita IVA e possibilità di lavoro all'estero
Dipende da cosa farai all'estero. Se pensi di essere assunta con regolare contratto all'estero allora non l'aprire. Anche perchè al momento dell'apertura vanno via soldi tra ordine, inarcassa, commercialista ecc.
Infatti il mio dubbio era proprio questo, da quello che ho potuto capire all'estero (dove pensavo di andare) solitamente assumono con contratto regolate da dipendente.
Mi converrebbe non aprire la partita IVA e rimanere a prestazione occasionale anche oltre i 5.000€?
Mi converrebbe non aprire la partita IVA e rimanere a prestazione occasionale anche oltre i 5.000€?
Oltre i 5000€ sei obbligata ad aprire partita iva. Valuta bene, ma se parliamo di un paio di mesi di lavoro non ha senso per cifre piccole.