Buonasera,
stiamo realizzando un intervento di frazionamento e fusione su due unità immobiliari dello stesso proprietario.
Al momento i lavori si stanno effettuando su una sola delle due u.i. Il committente vuole chiudere i lavori sul primo appartamento, metterlo in affitto, e tra un anno iniziare i lavori al secondo.
Al Comune mi hanno detto che devo fare una fine lavori parziale per la prima u.i. e poi continuare i lavori sulla seconda.
Ci sono alcune cose che non mi sono chiare:
- dato che devo fare a tutti gli effetti una fine lavori, completati in forma parziale, per proseguire poi con la seconda unità immobiliare devo fare una nuova pratica?
- non mi è chiaro come procedere per l'aggiornamento catastale.. devo aggiornare con causale frazionamento e fusione, ed indicare soppressione di 2 u.i. e costituzione di 1 u.i., visto che per il secondo appartamento i lavori non sono conclusi?
Grazie a chi saprà aiutarmi.
Claudia : [post n° 469795]
Fine lavori parziale
Di sicuro devi fare una nuova pratica quando inizieranno i lavori del secondo appartamento.
Per quanto riguarda il catasto, non sono una esperta, ma secondo me devi cmq costituire due unità, ma la seconda, non ultimata, dovrà essere accatastata come F4 e quindi senza rendita.
Per quanto riguarda il catasto, non sono una esperta, ma secondo me devi cmq costituire due unità, ma la seconda, non ultimata, dovrà essere accatastata come F4 e quindi senza rendita.
@desnip
La nuova pratica credo occorra solo se le opere da realizzarsi non sono contemplate nel titolo edilizio originale. Se l'intervento è progettato ed autorizzato in toto con il primo titolo edilizio, questo dovrebbe conservare validità (restare "aperto" in sostanza") fino alla conclusione di tutti i lavori. Opere che possono essere "chiuse" di volta in volta con fine lavori ed agibilità parziali.
Il caso tipico è il condominio nel quale si procede con fine lavori parziali qualora, ad esempio, vengano ultimate le opere solo sulle U.I. vendute. In questo caso devono ovviamente essere ultimate le parti comuni, ma possono convivere appartamenti terminati ed agibili, con altri al grezzo.
Ovviamente correggetemi se ho male interpretato qualcosa.
La nuova pratica credo occorra solo se le opere da realizzarsi non sono contemplate nel titolo edilizio originale. Se l'intervento è progettato ed autorizzato in toto con il primo titolo edilizio, questo dovrebbe conservare validità (restare "aperto" in sostanza") fino alla conclusione di tutti i lavori. Opere che possono essere "chiuse" di volta in volta con fine lavori ed agibilità parziali.
Il caso tipico è il condominio nel quale si procede con fine lavori parziali qualora, ad esempio, vengano ultimate le opere solo sulle U.I. vendute. In questo caso devono ovviamente essere ultimate le parti comuni, ma possono convivere appartamenti terminati ed agibili, con altri al grezzo.
Ovviamente correggetemi se ho male interpretato qualcosa.
@Archifish a me sembra che occorre cmq un titolo. Tipo hai un pdc per realizzare tre appartamenti, ne completi solo due e lasci il terzo al "grezzo". Poi, dopo qualche anno decidi di completarlo e lì ci vuole una Scia per completamento.
Ovviamente, anche nel mio caso correggetemi se sbaglio. :-)
Ovviamente, anche nel mio caso correggetemi se sbaglio. :-)
@desnip
quello che dici è corretto, ma credo sia applicabile solo se nel frattempo si è lasciato scadere il titolo abilitativo originario. Se, l'ipotetico PdC è sempre stato "tenuto in vita" con proroghe, si dovrebbe poter procedere con le sole fine lavori parziale ed eventuali varianti contestuali (in caso di modifiche alle singole U.I.).
quello che dici è corretto, ma credo sia applicabile solo se nel frattempo si è lasciato scadere il titolo abilitativo originario. Se, l'ipotetico PdC è sempre stato "tenuto in vita" con proroghe, si dovrebbe poter procedere con le sole fine lavori parziale ed eventuali varianti contestuali (in caso di modifiche alle singole U.I.).
