Ciao! Sono un architetto di Napoli e devo fare un preventivo ad un cliente che mi ha chiesto una CILA per i lavori di ristrutturazione di un negozio e una SCIA commerciale da inoltrare al SUAP per cambiare la tipologia di negozio (da negozio di vicinato diventa ristorante, quindi somministrazione di bevande e cibo).
Considerato che il progetto in sé c’è già, quindi non devo elaborarlo io,
Considerato che non ho partita IVA quindi emetterò una ricevuta di prestazione occasionale,
considerato che quindi quello che dovrò fare sarà:
-Pratica cila
-Accatastamento
-Pratica scia commerciale al SUAP (che è abbastanza complessa)
Quanto dovrei chiedere?
Grazie!
Merytsf : [post n° 472112]
Aiuto per calcolo parcella
Mi spiace ma per firmare la documentazione devo essere iscritto all'albo, e requisito seguente è l'apertura di p.iva. Non puoi usare la ritenuta d'acconto!
allora, ha ragione mitch. non puoi fare proprio un bel nulla senza partita iva.
inoltre da quello che scrivi sei parecchio privo di competenze. già parlare di pratica suap complessa la dice lunga: io sono tecnico del suap (faccio le verifiche di conformità edilizia e urbanistica di tutte le pratiche che transitano da noi) e la scia di somministrazione è di una banalità assurda, come le altre scia commerciali. c'è un elenco di documenti da presentare, requisiti professionali, fine e stop. non serve nemmeno un professionista che la rediga, se non la planimetria di rilievo che deve essere a cura di tecnico abilitato e iscritto all'albo, ma tutto il resto sono semplici documenti che mette insieme il dichiarante e presenta lui se vuole.
piuttosto non mi pare ti ponga il problema del fatto che devi fare il cambio d'uso da negozio a somministrazione con relativi adeguamenti strutturali, quelli sì complessi, ma forse è già implicito nel progetto fatto da terzi (e già lì, non firmerei mai il progetto elaborato da un altro...)
inoltre da quello che scrivi sei parecchio privo di competenze. già parlare di pratica suap complessa la dice lunga: io sono tecnico del suap (faccio le verifiche di conformità edilizia e urbanistica di tutte le pratiche che transitano da noi) e la scia di somministrazione è di una banalità assurda, come le altre scia commerciali. c'è un elenco di documenti da presentare, requisiti professionali, fine e stop. non serve nemmeno un professionista che la rediga, se non la planimetria di rilievo che deve essere a cura di tecnico abilitato e iscritto all'albo, ma tutto il resto sono semplici documenti che mette insieme il dichiarante e presenta lui se vuole.
piuttosto non mi pare ti ponga il problema del fatto che devi fare il cambio d'uso da negozio a somministrazione con relativi adeguamenti strutturali, quelli sì complessi, ma forse è già implicito nel progetto fatto da terzi (e già lì, non firmerei mai il progetto elaborato da un altro...)
