Un caro saluto, colleghi.
Una domanda: una demolizione ricostruzione, di cui anche soggetta a bonus fiscali, soggetta al dLgs 192/2005 (edifici nZeb). Se in fase di cantiere, il Cliente si sveglia e decide di non volere (per qualsiasi arcano motivo) il riscaldamento con pompa di calore ed il raffrescamento: oltre che ovviamente ad aggiornare la ex Legge 10, se tale "modifica" non risponde più ai minimi normativi per edifici a energia quasi zero possiamo parlare di "difformità progettuale" e di impossibilità ad ottenere l'agibilità? (a parte tutto il caos di decadenza dei benefici fiscali).
Molti termotecnici dicono che il raffrescamento (non capisco se parlano anche del riscaldamento) non pregiudica l'agibilità. Quindi posso ottenerla ugualmente.
Ma se cambio i connotati al progetto, e senza raffrescamento non rispetto più lo stato di nZeb, allora tutto il progetto diventa difforme e potenzialmente "non utilizzabile" in quanto non rispetta la sopra citata normativa. Questo ovviamente è identificabile dalla ex legge 10 depositata in fase di progetto (ed eventualmente aggiornata in corso d'opera) e dall' AQE / APE in fase di agibilità. Ed ecco perché chiedo se l'agibilità possa ugualmente essere emessa. Perché mancherebbe il presupposto base per il risparmio energetico degli edifici. (??)
Inoltre, senza raffrescamento mi sembra strano che possa essere emessa l'agibilità. Anche perché in caso di demolizione e ricostruzione come si fanno a rispettare tali requisiti? Bisogna essere in una tale zona climatica da rispettare i limiti imposti per rientrare nei parametri. Discorso diverso per una manutenzione straordinaria che non preveda una demo-ricostruzione e che, quindi, è esente dal dlgs sopra menzionato in riferimento dell'art. 4-bis per gli edifici nZeb. Lì, banalmente, basterebbe il salto delle due classi per stare tranquilli con il superbonus. E di conseguenza se a casa mia non voglio il raffrescamento ben venga.
kajinnn : [post n° 472732]
Demo-Ricostruzione + SB110 + nZeb
Ti preoccupi tanto dell'agibilità, ma qui la questione è che ci sarebbe proprio una difformità dal titolo e quindi un illecito edilizio.
Infatti è previsto che siano rispettati non solo i parametri urbanistici, ma anche tutte le normative di settore.
Infatti è previsto che siano rispettati non solo i parametri urbanistici, ma anche tutte le normative di settore.
Sì, difatti se c'è una modifica alla parte impiantistica (parlo principalmente dell'apparato di riscaldamento / raffrescamento e VMC) si debba procedere con un aggiornamento della Legge 10. Qui, di conseguenza, bisogna rispettare gli standard previsti dalla legge sugli edifici a energia quasi zero, parlando di una demolizione e ricostruzioni. Quindi, come hai ben detto, decadono tutte le condizioni di conformità al progetto. Poi, perché un conto è "sistemare" aggiornando i documenti, un altro è non rispettare i parametri normativi. Quindi, sicuramente importantissima, ma oltre alla difformità ed illecito c'è l'impossibilità di ottenere l'agibilità e, ovviamente, l'annullamento dei benefici fiscali.
Forse dopo un paio di giorni di comunicazione con il Cliente sono riuscito a farlo ragionare. Ma che fatica!
Forse dopo un paio di giorni di comunicazione con il Cliente sono riuscito a farlo ragionare. Ma che fatica!