Francesco : [post n° 472856]

Fine lavori

buongiorno,
avrei bisogno del vostro consiglio/opinione in merito alla nostra situazione, provo ad essere sintetico.
Lavori di ristrutturazione iniziati a Marzo 2021, andati lunghi per covid ecc (e indubbiamente per mancanze dell’impresa che però nega).
L’impresa mi chiede di firmare il fine lavori la prossima settimana includendo tutto quello che manca per far partire la richiesta di abitabilità (30gg). Ovviamente non intendo saldare quanto dovuto prima della fine di tutto, anche perché sono vincolato all’erogazione dell’ultima tranche di mutuo ristrutturazione che avverrà solo dopo i 30gg dalla richiesta di agibilità. Mancano ancora parecchi lavori: fotovoltaico, serramenti interni e relative rifiniture, ringhiere esterne, citofono e altre piccole cose.
Ha senso firmare ora o conviene attendere che almeno alcuni di questi lavori siano terminati?
Il costruttore li garantisce ovviamente che tutto sarà terminato e che comunque nel verbale segneremo tutto ma io non mi fido molto, mi sto perdendo qualche possibile pratica scorretta che potrebbe attuare?
Grazie a chi vorrà consigliarmi.
ArchiFra :
io non mi prenderei mai e poi mai la responsabilità di certificare il falso. l'impresa si attacca. non stiamo parlando di quisquilie, tipo semplicemente una tinteggiatura alle pareti interne. manca non poco
Francesco :
Grazie per la risposta. Infatti dopo vari consulti non firmeremo nulla e nel frattempo ci siamo rivolti ad un professionista che ci affianchi, sperando di non dover arrivare alle vie legali.
Grazie
desnip :
Ma come "nel frattempo" vi siete rivolti a un professionista? Non c'è un direttore dei lavori???
Francesco :
Si c’è ma fa parte della società costruttrice, c’è un conflitto di interessi evidente ahimè.
Grazie
Archifish :
La fine lavori e con essa l'agibilità, vengono asseverate e firmate dal direttore dei lavori. Appare evidente, che se ciò dovesse avvenire ad opere non ancora concluse, l'esimio collega sta dichiarando il falso.
Si tenga presente, che, per consuetudine, al netto di tinteggiature ed altre "finiture", si possono considerare concluse le opere quando quest'ultime coincidano con il minimo indispensabile per decretare l'agibilità dell'immobile (a titolo d'esempio: porte dei bagni installate, impianti funzionanti e relative conformità rilasciate, ecc).

PS
Probabilmente mi sono già espresso sul tema progettista/DL al soldo del costruttore/venditore anzichè della committenza "reale". Resto dell'idea che sarebbe prassi da vietare legalmente e non soltanto deontologicamente. Per questioni di tutela del del cittadino, per i potenziali conflitti di interessi che si vanno innescando e per l'infima qualità del costruito che ha generato negli anni tale consuetudine.
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