Salve a tutti,
non sono un architetto ma un semplice cliente, provo a raccontavi e spiegare la mia storia particolare per ottenere delucidazioni che mi permettano di superare questa situazione.
Ho comprato una villetta a schiera nel Novembre del 2021, con l'intenzione di usufruire del bonus 110 e bonus 50, in quanto trattasi di una casa del 1967. L'immobile è comprende anche un portico e un garage, il portico permette di collegare la casa al garage, una sorta di "corridio" ma di circa 20 mq. Mi sono rivolto ad un architetto per tutte le pratiche e i lavori necessari per la ristrutturazione e soprattutto per una modifica particolare sull'immobile, ovvero trasformare il portico in una cucina. Mi sono stati chiesti poco più di 6000 euro per poter realizzare e consegnare il progetto al comune, ed io, conscio del fatto che avevo consegnato tutta la documentazione all'architetto e che quest'ultimo fosse a conoscenza di tutte le magagne della casa, ho accettato. Dopo una settimana sono stato contattato dal medesimo architetto il quale mi ha riferito la bocciatura da parte del comune sul cambio di abitabilità del portico in cucina, perchè nel 1986 c'era stato un condono sul garage e portico, in quanto al tempo costruiti senza permessi.
Vi chiedo: è corretto che un architetto presenti un progetto al comune senza sapere se ci sono eventuali blocchi/condoni sull'immobile? Non era possibile dedurre la situazione dell'immobile con tutta la documentazione che gli ho fornito (la stessa che aveva il notaio al rogito)? E' possibile richiedere il rimborso della cifra versata?
Ringrazio in anticipo tutti colore che risponderanno
Nexiv : [post n° 473142]
Progetto pagato ma in presenza di un condono
Rispondi Problemi?
Ma scusi, lei ha pagato 6.000 euro all'architetto prima che lo stesso avesse ancora presentato la pratica in comune????
Rispondi Problemi?
Si, mi ha detto che era la sua partcella per realizzare il progetto e senza non avrebbe presentato nulla al comune...
Rispondi Problemi?
Non che in altre circostanze ci siano di mezzo corporazioni o sudditanze, ma questo è uno di quei casi in cui non si può non essere solidali con il committente.
Fermo restando l'accordo per cui sia stata liquidata anticipatamente l'intera parcella (non vietato ma, lo dico contro anche un interesse personale, da evitare), mi sembra che il tecnico non si sia preoccupato di effettuare le verifiche preliminari del caso e, come succede sovente, abbia presentato una richiesta di "permesso", in barba … leggi tutto ▸
Fermo restando l'accordo per cui sia stata liquidata anticipatamente l'intera parcella (non vietato ma, lo dico contro anche un interesse personale, da evitare), mi sembra che il tecnico non si sia preoccupato di effettuare le verifiche preliminari del caso e, come succede sovente, abbia presentato una richiesta di "permesso", in barba … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
Non so voi, ma io non sono mai riuscito a farmi pagare in anticipo. Comunque il collega è stato molto disonesto, anche perché doveva farle presente da subito che sarebbe stato veramente difficile riuscire ad ottenere quanto da lei richiesto, a prescindere dai condoni (e questo sicuramente lo sapeva).
Rispondi Problemi?
Salve, La ringrazio per la sua risposta molto esaustiva. Insieme alla documentazione dell'atto notarile erano presenti anche i documenti della crono-storia della casa, pertanto penso che l'architetto fosse in possesso di tali informazioni. Io non essendo nel campo gli ho semplicemente consegnato la documentazione senza leggerla in anticipo.L'immobile è in un comune di 6mila anime, nessuna difficoltà a fissare incontri e reperire pratiche dal comune.
Ora sono anche il alto mare con il 110, spero … leggi tutto ▸
Ora sono anche il alto mare con il 110, spero … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
Quanto indicato in ulteriore dettaglio, conferma dunque la piena responsabilità del tecnico.
Concordo con il commento di @ponteggiroma.
Anche se off-topic desidero precisare, in proposito del 110 che, relativo a quella che suppongo sia una unità indipendete, le scadenze risultano le seguenti (DL 11/2023):
a) 30 settembre 2023 con aliquota al 110 a condizione che al 30/09/22 siano stati realizzati il 30% dei lavori complessivi
b) 31 dicembre 2023 con aliquota al 90 per interventi iniziati a … leggi tutto ▸
Concordo con il commento di @ponteggiroma.
Anche se off-topic desidero precisare, in proposito del 110 che, relativo a quella che suppongo sia una unità indipendete, le scadenze risultano le seguenti (DL 11/2023):
a) 30 settembre 2023 con aliquota al 110 a condizione che al 30/09/22 siano stati realizzati il 30% dei lavori complessivi
b) 31 dicembre 2023 con aliquota al 90 per interventi iniziati a … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
in aggiunta a quanto sopra che mi trova più che d'accordo... questo in una settimana ha preso incarico, fatto il progetto, presentato in comune e gliel'hanno bocciato.
In una settimana?
E' un fenomeno in tutti i sensi questo collega...
In una settimana?
E' un fenomeno in tutti i sensi questo collega...
Rispondi Problemi?
quoto sclerata: è la prima cosa che mi ha colpito del post... Questo in una settimana non solo ha praparato tutto e l'ha presentato al comune, ma è stato così fortunato da riceverne anche la risposta???
Rispondi Problemi?
desnip.. no perchè sai io qua nel profondo ed efficientissimo nord (seee...) in un paese di 3000 anime, un PDC l'ho aspettato un anno. UN ANNO. ed era tutto a posto...
boh...
boh...
Rispondi Problemi?
@Nexiv
Il cambio di abitabilità del portico a cucina comporta un aumento del volume della sua abitazione, e dipende dal carico urbanistico della sua proprietà (possibilità di poter costruire oltre a quello già fatto e non sempre è possibile), valutazione metrica che necessita approfondimenti in loco e con documentazione alla mano: si faccia spiegare il motivo dell' eventuale diniego dal suo tecnico in alternativa anche il tecnico comunale può esserle d'aiuto nel spiegarle la situazione.
Per la … leggi tutto ▸
Il cambio di abitabilità del portico a cucina comporta un aumento del volume della sua abitazione, e dipende dal carico urbanistico della sua proprietà (possibilità di poter costruire oltre a quello già fatto e non sempre è possibile), valutazione metrica che necessita approfondimenti in loco e con documentazione alla mano: si faccia spiegare il motivo dell' eventuale diniego dal suo tecnico in alternativa anche il tecnico comunale può esserle d'aiuto nel spiegarle la situazione.
Per la … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
Ringrazio tutti per le risposte. Proverò a rivolgermi al tecnico del comune per ulteriori delucidazioni. Spero di riuscire di riottenere, anche in parte, i miei soldi.
Rispondi Problemi?
Vorrei aggiungere una cosa a ciò che già hanno indicato i colleghi. Una pratica non andata a buon fine o respinta per diversi motivi, non per forza sottintende un rimborso da parte del tecnico o uno sconto della parcella. Vanno sempre verificare le condizioni presenti nel contratto d'incarico. Fermo restando che se vi fosse un errore "materiale" da parte del tecnico, allora in quel caso vedrei corretto un rimborso, anche solo parziale.
Rispondi Problemi?