Salve,
devo preparare una SCIA al SUAP del comune di Napoli per una variazione di tipologia di esercizio da negozio di vicinato (alimentari) a pub/ristorante. Dato che il cliente vuole comunque mantenere la vendita di alcuni prodotti (carne o prodotti preparati da loro), mi chiedevo che procedura devo seguire, ovvero:
- chiudo l'attività di esercizio di vicinato e ne avvio una nuova indicando come tipologia di attività sia la ristorazione, quindi somministrazione alimenti e bevande, sia la vendita al dettaglio in esercizio di vicinato;
- oppure effettuo una variazione dell'attività già esistente e avvio una nuova attività di ristorazione (quest'opzione me l'ha indicata la referente del SUAP, ma non mi è molto chiaro)
Grazie in anticipo a chi risponderà
paolag89 : [post n° 473305]
Variazione tipologia esercizio: da negozio di alimentari a ristorante
se il titolare dell'attività è lo stesso io mi muoverei con variazione di attività esistente integrando l'attività di ristorazione.
Attenzione al dm 236/89 e a eventuale legge regionale di recepimento nonché al regolamento edilizio.
I pubblici esercizi a differenza degli esercizi di vicinato devono soggiacere a piena accessibilità nonché a dotazione di servizi igienici, di cui almeno uno accessibile ai disabili, in funzione della metratura della superficie di somministrazione.
Non si può fare la variazione di attività esistente bensì
1. Scia di nuova attività di somministrazione
2. Scia di variazione strutturale del vicinato se cambia la superficie di vendita o il posizionamento della stessa
Prima di presentare la scia di somministrazione verificare cosa prevedono i regolamenti locali, nel mio comune in casi come questo bisogna fare il cambio di destinazione d'uso non oneroso appunto per dimostrare l'accessibilità e il rispetto dei diversi requisiti strutturali mediante titolo edilizio e, nel caso in cui non sia possibile garantire l'accessibilità dell'ingresso, chiedere con atti di assenso la deroga per il ricorso alla visitabilità condizionata mediante apposizione di pedana rimovibile e pulsante di chiamata, dimostrando di rientrare in uno dei due casi previsti dalla legge regionale Lombardia 6/89.
Sono tecnico del suap, vedo quotidianamente casi di questo tipo.
I pubblici esercizi a differenza degli esercizi di vicinato devono soggiacere a piena accessibilità nonché a dotazione di servizi igienici, di cui almeno uno accessibile ai disabili, in funzione della metratura della superficie di somministrazione.
Non si può fare la variazione di attività esistente bensì
1. Scia di nuova attività di somministrazione
2. Scia di variazione strutturale del vicinato se cambia la superficie di vendita o il posizionamento della stessa
Prima di presentare la scia di somministrazione verificare cosa prevedono i regolamenti locali, nel mio comune in casi come questo bisogna fare il cambio di destinazione d'uso non oneroso appunto per dimostrare l'accessibilità e il rispetto dei diversi requisiti strutturali mediante titolo edilizio e, nel caso in cui non sia possibile garantire l'accessibilità dell'ingresso, chiedere con atti di assenso la deroga per il ricorso alla visitabilità condizionata mediante apposizione di pedana rimovibile e pulsante di chiamata, dimostrando di rientrare in uno dei due casi previsti dalla legge regionale Lombardia 6/89.
Sono tecnico del suap, vedo quotidianamente casi di questo tipo.
