Chiara : [post n° 474361]

Piccolo consiglio

Salve a tutti, sono Chiara. Giro da un po' su questo sito, leggendo pareri e opinioni di altri che si sono trovati nella mia stessa situazione. Adesso vorrei proporre personalmente il mio dubbio/quesito, sperando di trovare qualcuno che, obiettivamente e senza peli sulla lingua, possa aiutarmi.
Ho 26 anni, sono laureata magistrale in comunicazione, pubblicità e marketing, attualmente non lavoro perché laureata da poco. La scelta della mia facoltà è stata un po' un' "alternativa", mi spiego meglio: finito il liceo il mio più grande sogno è sempre stato quello di frequentare architettura, passione che ho sempre avuto e facoltà consigliata anche dai professori stessi, ai tempi. Purtroppo, ricordo che al momento dell'iscrizione ai test di ammissione alla LM-4, fomentata dall'estate appena iniziata post maturità, ho pensato all'iscrizione troppo tardi rendendomi conto che il tempo era scaduto. Scoraggiata, ma non troppo, ho deciso di iscrivermi in triennale in Comunicazione e proseguire con la magistrale. Ma il pallino che ho sempre avuto è stato quello di mollare tutto e proseguire la mia "prima scelta", ovvero architettura, per l'appunto. Adesso mi ritrovo a 26 anni, per carità con un titolo magistrale, è quello che mi piace fare, ma non al 100%. Penso che il 100% possa essere colmato dalla mia "prima scelta", però vedo che sono comunque cinque anni (minimo) belli tosti e duri, non sono più una ragazzina e vorrei trovare un'occupazione che possa permettermi di non dipendere più dai miei.
Che fare? Lavorare e nel frattempo rimettermi in carreggiata con la tanto agognata LM-4 oppure rimuovere questo pensiero dalla testa, restare con quel piccolo rimpianto che spero possa guarire col tempo, e dedicarmi in toto nella carriera della pubblicità?
Scusate per il mega pippone, spero lo leggiate tutto e possiate consigliarmi!
ArchiFra :
se vuoi renderti autonoma dai tuoi genitori, architettura è proprio la scelta peggiore da fare. scusa se sono brutale e se non mi dilungo ma ormai ho perso ogni forza.
Chiara :
Provo a capire la tua frustrazione. Io personalmente non immaginavo così travagliato il percorso per trovare lavoro dopo architettura, anzi, questa descrizione la facevo più simile al mondo della comunicazione e della pubblicità.
Archifish :
Anche nell'ipotesi di completare il percorso di studi in architettura ed inserirti nel mondo del lavoro, finirai per fare quello che ti piace, nella migliore delle ipotesi, al 20% (a meno che la tua passione non sia disegnare conto terzi schiavizzata, compilare modulistica, perdere mesi con beghe burocratiche ed infilarti tra le pieghe di normative assurde).
Chiara :
Dopo questi messaggi mi sto scoraggiando, però allo stesso tempo penso di non aver proprio sbagliato a completare il mio percorso con la laurea magistrale in comunicazione! è così complicato riuscire a "campare" da laureati in architettura?
fulser :
L'equivoco più grande, se posso permettermi (ho una figlia della tua età), è quello che scrivi del "trovare lavoro". Non si fa architettura da dipendenti, per lo meno in Italia. Scusa la brutalità, ma è proprio l'approccio che genera l'equivoco. Che la società italiana non sia pronta e sia refrattaria ad un cambiamento che parzialmente è già in atto in altri paesi è un fatto, ma anche che molti laureati siano in cerca di un lavoro da dipendenti senza pensare al fatto che (seppur in fase di cambiamento!) l'architettura presuppone la libera professione dopo anni di sofferenza come galoppini per qualcuno, io ancora non riesco a capirlo e sento il dovere di avvertirti di questo, visot che non lo sai. Non dico che sia giusto, sia chiaro, ma questo è il fatto ora. Lo dico da dipendente che ha studiato architettura ma NON fa l'architetto, consapevolmente. Se vuoi cambiare le cose benvenuta, sottolineo che altri ci stanno provando da almeno trent'anni e non è che i risultati siano stati chissà che splendore.
Aggiungo che il mercato italiano è pieno di geometri, architetti, ingegneri e periti, tutti come iene su un mercato asfittico, in cui gli architetti non fanno una grande figura e che sono in numero spropositato rispetto alla media degli altri paesi. Una laurea magistrale presuppone un tuo ingresso a 31 anni se va bene. Se hai chi ti mantiene, auguri.
Manuel :
Cerca su instagram la pagina riordine degli architetti e avrai un quadro chiaro sul perché la maggior parte delle persone ti sconsiglierà di fare l'architetto oggi, almeno in Italia.
sclerata :
sarà schematica.
Segui la tua aspirazione se hai almeno una di queste situazione al contorno:
1. sei ricca di famiglia e puoi fare il cavolo che vuoi che tanto vivi di rendita
2. hai chi ti mantiene per X anni mentre aspetti di laurearti e inziare a lavorare
3. hai un parente stretto che ha già uno studio avviato

Diversamente lascia stare.
E' un bagno di sangue, ormai da anni.
desnip :
Chiara, io sono in entrambi i settori: architettura e comunicazione e marketing... Posso dire che in entrambi i casi la situazione è disperata, purtroppo. (Me li sono scelti proprio bene...)
Nel senso che il concetto di "trovare lavoro", come dice fulser, te lo devi proprio scordare, a meno che non ti vada bene essere sfruttata 10 euro al giorno per stipendi da fame.
In entrambi i casi, se non vuoi andare in depressione, devi pensare a costruirti il lavoro da te, in proprio. Ma anche così si fanno i salti mortali per campare per cui, se vuoi farlo, devi farlo soltanto se ti accontenti di non navigare nell'oro e ti da soddisfazione il fatto di non dover dipendere da nessuno.
Perla :
Ciao Chiara, secondo me potresti lavorare con un part-time e studiare. Non sarà sicuramente semplice, spesso sarai stanca però si può fare. Io l'ho fatto. Mi sembri molto motivata per cui se questo è il tuo sogno, seguilo e sii una persona felice. Almeno provaci e non avere rimpianti!
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