Antonello R. : [post n° 476255]

Pagamento progetto non corrispondente alle richieste del committente.

Buongiorno a tutti. Avrei cortesemente bisogno di un parere sulla seguente questione.
Qualche anno fa un amico di vecchia data, architetto, si è offerto di darmi una mano (lato progettazione) nella ristrutturazione della mia abitazione.
Io sono stato piuttosto chiaro: ho specificato che volevo semplicemente rifare il piano terra (il piano superiore era già stato ammodernato due anni prima) e gli ho comunicato il budget che avevo a disposizione. Gli ho anche chiesto sin da subito e varie volte (anche via mail) un preventivo per il suo lavoro, ma lui è sempre stato evasivo.
Quindi, non solo non mi ha fatto firmare alcuna offerta, ma non mi ha mai comunicato, neppure a voce, il suo compenso.

In seguito, fatti i rilievi e coinvolto un ingegnere strutturista, mi viene presentato un progetto che, oltre al rifacimento dei locali esistenti, prevede la costruzione di altri due locali ad ampliamento del piano terra.
Ho avanzato dubbi sulla possibilità di realizzare il tutto con il budget che avevo a disposizione, ma l’architetto mi ha rassicurato.
Presentata la domanda il Comune e pagati gli oneri di costruzione (sempre senza sapere quanto il progetto mi sarebbe costato!), i tempi si allungano per questioni burocratiche e diatribe fra l’architetto e il Comune.
Alla fine pare che la pratica proceda, ma sono passati 3 anni e io non ho ancora alcun preventivo in mano.
Stanco di aspettare, mi muovo in modo autonomo consultando altre due imprese edili per avere un’idea dei costi di realizzazione delle opere e… scopro che questi avrebbero superato, già in fase di preventivo, quindi senza i costi extra che, inevitabilmente, nascono in cantiere, il DOPPIO rispetto al budget da me comunicato all’architetto (prezzi antecedenti il rincaro post Covid, adesso non oso neppure pensare a quanto ammonterebbero).

Ora, chiaramente il progetto è stato abbandonato, ho, giustamente, dovuto pagare 2.800 euro all’incolpevole ingegnere strutturista ma… l’architetto mi chiede 8.000 euro per il progetto.

Ora, sono libero professionista anche io, spesso quella che per un possibile cliente è “una chiacchierata” per me è lavoro, ma… in questo caso, è giusto che io paghi integralmente la parcella dell’architetto?

Grazie per l’aiuto.
lorenzo_px :
Non c'è preventivo, ne disciplinare. Non è il modo giusto di operare.
Non entro nel merito delle questioni personali, si può arrivare ad un accordo tra le parti in virtù di tale mancanza.
Riga :
concordo con lorenzo. Spezzo solo una mezza lancia: in tre anni, ho visto lievitare i prezzi in una maniera allucinante. Quindi fosse stato fatto anche un calcolo alla perfezione (ma mi pare di capire che anche lì sia rimasto tutto aleatorio) purtroppo è credibile che dopo 3 anni non si stia manco lontanamente dentro i costi preventivati. A volte manco dopo pochi mesi, figurati 3 anni come questi in cui covid, gas, guerra, mancanza di materie prime e bonus hanno causato rincari senza precedenti.
Antonello R. :
Grazie per la risposta. In realtà, il preventivo dei lavori era ANTECEDENTE al rincaro dei prezzi. La mia domanda è: "È giusto che io paghi per un lavoro che non corrisponde a quanto richiesto?". I fatti sono semplici e chiari: un cliente commissiona un progetto dicendo che ha un budget x, in seguito scopre che per realizzarlo serve il doppio dell'importo messo a disposizione...
Il cliente può rifiutare il progetto? e, soprattutto, il professionista ha il diritto di farsi pagare lo stesso anche se il suo progetto non è realizzabile per una sua errata valutazione dei costi?
Grazie.
Riga :
sono domande lecite e capisco la frustrazione, ma la risposta è in realtà complessa, e solo chi ha vissuto appieno la tua esperienza può darti un parere più accurato.

L'unico problema di fondo grave che vedo, come lorenzo, è che il professionista doveva essere chiaro. Capisco che è difficile relazionarsi con amici/parenti e affini, ci siamo passati tutti. Si vuole evitare di chiedere, poi si investe una marea di tempo sottraendolo al proprio lavoro, si tirano le somme, e se non si sono messi bene i puntini sulle "i" impostandolo come lavoro pagato, si rischia proprio questo, di far arrabbiare l'altra parte perchè poi non era quanto immaginava e si sente presa in giro. Io non so dirti da qui se ti ha chiesto molto o poco, non so quanto ha lavorato e cosa ti ha prodotto. Non so se ti ha trattato bene o se non ti ha rispettato.

Rispondendo invece al "non corrispondere a quanto richiesto" perchè non sei andato avanti, non sono d'accordo. Intanto è stata una tua scelta non andare avanti, e poi la realtà è sempre complessa, l'architetto fa un lavoro di consulenza-assistenza e non applica lui i prezzi di mercato, nè è colpa sua se nel proseguo dei lavori spuntano delle differenze tecniche-economiche per cui certe opere si complicano. Può prevenire, può con l'esperienza anticipare i problemi, ma non è sempre possibile. E se ha lavorato, va pagato. Come se un medico ti visitasse e allora se non ti va bene la cura o la diagnosi via via che fai accertamenti vuoi i soldi indietro o non pagarlo... Come campa allora? Mica produce un prodotto industrializzato pronto all'uso, è un servizio.

Ripeto: non so la tua storia bene e non so se questo architetto ha agito male e poteva prevenire, questo può saperlo solo chi è stato lì.

Come dice lorenzo, prova a discutere con lui la parcella, visto che ha fatto l'errore di non mettere mai nero su bianco
desnip :
Scusa, ma se il progetto non corrispondeva alle tue richieste, glielo dicevi PRIMA di presentare la pratica al comune e tutto il resto.
In questo modo hai implicitamente accettato la cosa. Non penso ti abbia puntato la pistola alla tempia per costringerti a presentare un progetto diverso da quello che volevi...
Antonello R. :
Desnip, il problema è che a voce mia ha sempre rassicurato sul fatto che la realizzazione del progetto sarebbe rientrata nel budget. Mi sono fidato. Non mi ha neppure detto che al momento della presentazione del progetto avrei dovuto sostenere degli oneri... lo so a voi farà sorridere, ma io mi occupo di tutt'altro nella vita e non ne avevo idea.
Se avessi saputo che in realtà non aveva idea dei prezzi, perché non realizzava opere di costruzione o ristrutturazione da oltre 15 anni (di fatto svolge un'altra professione)... avrei agito altrimenti!
Per quanto riguarda il tuo esempio, non lo trovo calzante. Se vogliamo farne un altro, penserei a questa situazione: un cliente di rivolge a un designer per il disegno di un cancello semplice e senza decosazioni dicendo può spendere al massimo 1000 euro, e sa con certezza che sul mercato esistono semplici cancelli a quel prezzo. Il designer gli propone un modello di cancello molto più elaborato di quello che aveva chiesto il cliente, dicendogli che non sforerà il budget, poi quando il cliente si rivolge al fabbro, questo gli risponde che la spesa sarà almeno di 2.000-2.500 euro.
Ecco, il cliente deve lo stesso pagare interamente il disegno di un cancello che non può acquistare?
È una questione di principio. Nella realtà so già che lo pagherò, non ho altra scelta, ma mi resta addosso questa brutta sensazione di essere stato danneggiato da un incompetente.
Riga :
a mio parere sì, va pagato. Hai commissionato il disegno, hai chiesto del tempo e quella persona non ti sta vendendo il cancello, ti sta dando il suo tempo e consulenza. Non è lui ad applicare i prezzi e non può sempre prevederli (a volte sono anche questioni interne come: carico lavoro del fabbro che ha troppe richieste, dipendente licenziato o che chiede aumento, prezzo della materia prima che è aumentato, affitto che è stato variato). Altrimenti bisogna dirsi prima chiaramente: se non acquisto il cancello non ti pago il disegno... e allora sta a lui vedere se vuole spendere il suo tempo o no. Ma non credo.
Un idraulico per la sola uscita si fa pagare, perchè dovremmo disegnare a vuoto se non siamo noi che stiamo vendendo un prodotto finito?
Riga :
altro esempio: l'avvocato non ti fa vincere la causa. Ma ha comunque lavorato per te e applicato del tempo. Va pagato. E l'avvocato si fa pagare per anche un minuto di consulenza, per ogni mail o telefonata a cui si risponde, figuriamoci un processo,
L'ha persa per incompetenza? O perchè eri indifendibile? O perchè il giudice è stato imparziale?
Va comunque pagato. Poi personalmente si possono dare feedback e a mio parere è sempre costruttivo mettere l'altra parte in modo da poter discutere chiaramente di cosa si poteva o non si poteva fare meglio - ma quest'ultima cosa è un mio parere soggettivo/umano.
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